MODULA | Pietro Colonna Architect

Modula è una libreria che trae il suo nome dal linguaggio di programmazione sviluppato alla fine degli anni settanta dallo svizzero Niklaus Wirth.
La principale innovazione del linguaggio Modula rispetto al suo diretto discendente, il Pascal, fu l’introduzione di un sistema governato da un principio ordinatore chiamato, appunto, modulo. Nel 1976 furono pubblicate le specifiche di questo linguaggio in un testo intitolato “A language for modular multiprogramming ” ma, successivamente alla sua pubblicazione non fu mai rilasciato alcun brevetto e, di conseguenza, lo sviluppo del linguaggio venne interrotto.

La libreria Modula recupera il concetto di adattabilità a realtà multiprogrammatiche e sviluppa le potenzialità del linguaggio sopradescritto all’interno dello spazio costruito. Modula, infatti, offre possibilità di configurazione pressocchè infinite, adattabili perfettamente a qualsiasi tipo di spazio ed esigenza.

Realizzata con la collaborazione di artigiani locali, l’esperienza Modula tende a riavvicinarsi, con naturalezza e, forse, anche per necessità legate all’attuale momento storico, al movimento artistico Arts and Crafts di fine ottocento, in cui veniva rivalutato il valore del lavoro artigianale dell’uomo alla galoppante produzione industriale in serie.