Riqualificazione e valorizzazione del territorio comunale prospiciente il lago di Caldonazzo

Pergine Valsugana / Italy / 2012

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PREMESSA Le idee e le proposte progettuali sono state da noi sviluppate tenendo conto del PRG vigente, della variante urbanistica e delle considerazioni esposte dal Comitato Cittadini per San Cristoforo relative al progetto dell’architetto Pizzi e non solo. Sono stati inoltre compiuti vari sopralluoghi per conoscere la realtà territoriale sotto tutti i suoi aspetti e sono state prese in considerazione una serie di analisi sul territorio atte a valutare cosa serve davvero a riqualificare il contesto. Abbiamo quindi tenuto conto (oltre agli aspetti urbanistico-paesaggistico-ambientali) delle necessità ed esigenze di un turismo sia da fine settimana sia stagionale, ma anche e soprattutto, dei bisogni di tutta la popolazione residente sul territorio. CONSIDERAZIONI ED INDIVIDUAZIONI DEGLI INTERVENTI L’area di San Cristoforo è quella che presenta l’intervento di riqualificazione più importante e significativo, è il fulcro dell’intervento sia per importanza che per vastità. La frazione è delimitata a sud dal lago di Caldonazzo, a est dalla strada statale n. 47 della Valsugana e a ovest dalla strada provinciale SP1 e dalla ferrovia Trento - Venezia. Detti confini inscrivono S. Cristoforo in un triangolo che è diventato il limite fisico al suo sviluppo, ma anche, proprio per questo, la sua salvezza. È comunque importante, già in questa fase, prendere in considerazione la necessità di spostare la strada provinciale a ovest, per allontanare maggiormente parte del traffico dal centro abitato. La frazione di San Cristoforo presenta delle incongruenze e delle mancanze sia funzionali (dal punto di vista dei servizi) sia architettonico-urbanistico-paesaggistiche. Il tessuto urbano è composto da un’edificazione spontanea, priva di connotati caratterizzanti e di genius loci: alle casette uni/bi-familiari anni ’70 quasi fronte lago - tutte inserite in appezzamenti di terra analoghi e realizzate per lo più con elementi prefabbricati a tipologia similare - si contrappongono edifici di varia natura e dimensione, inseriti in un tessuto rado a cui la frammentazione stessa dei vuoti sembra non abbia offerto opportunità né di sviluppo né di completamento. Alcuni fabbricati del periodo Liberty e/o asburgico denotano che nel passato, all’inizio del secolo scorso, la zona era ambita e conosciuta oltre che da un turismo internazionale anche da una committenza variegata e di prestigio. Anche il piccolo borgo (di particolare pregio storico-ambientale), che si inerpica sulla via Del Dos e che comprende in cima al rilievo la chiesetta S. Cristoforo di origine medievale, è sicuramente la parte più interessante del territorio preso in esame, dopo il lago. Sottostante il borgo troviamo il centro CUS con pontile e fabbricato per rimessaggio natanti e lì vicino casupole in legno sempre con la funzione di deposito imbarcazioni. Nell’altro lato vi sono un lido fatiscente, un’area parcheggi, dei campi adibiti ad attività sportive e un edificio, utilizzato come hotel ora in disuso, tutti in stato di abbandono. Nella zona centrale risiede il campeggio privato S Cristoforo, con piazzole per tende e roulotte con area parco giochi, piscina e ristorante interno. Nella parte alta, verso il vertice del triangolo, è ubicata un’area libera adibita ad “attrezzature pubbliche e di uso pubblico d’interesse urbano”, nella quale è in fase di realizzazione un edificio destinato a centro medico per complessivi 3.000 mc. Perpletto sulla scelta di non porre l’edificio in questione come parte di un intervento urbanistico di più ampio respiro, che non venga cioè inglobato in un’operazione più vasta di riqualificazione di tutta l’area presa in esame. Agli estremi della frazione ci sono due aree di biotopo chiaramente da ripristinare e valorizzare. In questa realtà, malgrado tutto, si possono cogliere potenzialità di recupero e di sviluppo notevoli, grazie ad interventi opportuni e mirati. Questi dovranno in primo luogo concentrarsi sul riordino ed il ripensamento delle attività presenti, e contestualmente, dovranno definire nuove attività con nuovi spazi e opportuni volumi edilizi, che completino e favoriscano un nuovo assetto urbano più consono al luogo ed al contesto. Il progetto dovrà pertanto essere radicale, dovrà cioè riqualificare la frazione di S Cristoforo in maniera sostanziale. Questo non significa fare tabula rasa: l’unico edificio che riteniamo debba essere demolito è quello del lido, per posizione e per volume complessivo troppo invasivo e troppo vicino al lago. Il leit motiv che ha determinato le nostre scelte è innanzitutto il collegamento di tutte le zone con un percorso pedonale-ciclabile, che metta in comunicazione il lungo lago, da Valcanover a Ischia con al centro San Cristoforo, che così diventa il fulcro dell’intero intervento, di natura paesaggistica prima ancora che architettonico/funzionale. L’altra esigenza è stata quella di creare dei poli, dei centri servizi di varia natura, dei punti focali che, messi in comunicazione ed integrati con l’esistente, rivitalizzino il tessuto urbano offrendo nuove opportunità e creando un nuovo disegno di carattere ben definito. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI - Collegamento e potenziamento della pista pedonale-ciclabile del lungo lago: dal lato est (da Valcanover, Castagnè e Canale) al lato ovest di Ischia, passando per San Cristoforo, dove si connettano tra loro le zone più rappresentative e si realizzino alcune aree bike-rent per affittare le biciclette e trovare assistenza meccanica. Il lungo lago lato ovest (zona di Ischia) è quello che necessita di operazioni più radicali: va ampliata la pista pedonale e nel contempo realizzata quella ciclabile, affiancandola dove possibile a quella pedonale o ristudiandola parallelamente a quella esistente, laddove la stessa non possa essere allargata. Tutta la pista ciclo/pedonale, esistente e quella in progetto, va sviluppata con opportune aree di sosta e con la creazione di elementi ripetuti: noi abbiamo pensato a serpentine in ferro colorate di rosso, a mo’ di schienali delle sedute in pietra, e come elementi decorativi di una direttrice che collega ed unisce le varie zone e marca il tracciato da percorrere. - Estensione del lido su quasi tutto il lungo lago di San Cristoforo, dal biotopo lato est al biotopo lato ovest, e relativo fabbricato dedicato, con bar, attività per il lido, spogliatoi e servizi igienici. - Realizzazione di un edificio ad uso sala espositiva e biblioteca itinerante, per il prestito di libri da sfruttare durante le passeggiate nei parchi e sul lungolago. All’esterno si implementa un’area delimitata da piante, intervallate da sedute disposte a semicerchio, che favoriscono la lettura nella quiete del luogo, con viepiù la possibilità di esporre opere di artisti locali e non. - Creazione di un teatro esterno a semicerchio (fronte lago) in parte incassato nel terreno, per spettacoli serali e con funzione solarium diurna, delimitato, sempre a semicerchio, da una fila di piante che ne tracciano l’area ed evidenziano parte del percorso vita, che si sviluppa nella parte alta al di là della pista ciclabile. - Realizzazione, a fianco del teatro, di una struttura in ferro verniciata di rosso, quale prolungamento della pista ciclabile fin dentro l’acqua, primo cannocchiale visivo rialzato vista lago e punto di avvistamento. Stilisticamente ricorda la prua di una imbarcazione pronta ad essere varata. - Realizzazione di un centro sportivo con campi di varia natura (2 da tennis, 1 multifunzione -calcetto, pallavolo, basket, etc.-, 2 campi da bocce e tavoli da ping-pong) in grado di soddisfare le esigenze sportive di un pubblico sia giovane che meno giovane. All’interno del centro sportivo viene costruito un edificio adibito a bar, dove il barista abbia anche la funzione di custode e addetto all’impianto. - Recupero dell’hotel esistente dismesso e riqualificazione di quelli esistenti oggi operativi, come del resto qualcuno ha già provveduto a fare. - Realizzazione di una piscina, coperta-scoperta a seconda delle stagioni, con spiaggia verso il lago e casette in legno verso l’interno che delimitano una piazza incassata nel terreno; nella stessa piazza, al di là della passerella, cubotti di ferro rosso con funzione di seduta ed allo stesso tempo un’oasi, un’area di sosta, inserita nel percorso ciclo-pedonale. Le casette in legno ospiteranno mercatini temporanei di prodotti locali ed artigianali e fuori stagione dei mercati veri e propri. - A fianco della piscina un porticciolo per imbarcazioni da diporto con centro nautico e canottaggio e altre attività nautiche con annessi locali di rimessaggio e servizi alla nautica. Si può anche prevedere la demolizione del vecchio ed obsoleto CUS per far posto ad un porticciolo con relativo centro nautico, più adatto alle esigenze attuali e più completo di servizi e di attività nautiche inserito in un contesto più consono. Sul piano superiore un ristorante con una grande terrazza vista lago al quale si accede, oltre che dal centro nautico, da una passerella in ferro, sempre verniciata di rosso, che parte dalla piazzetta lì vicino e rialzandosi di un piano arriva sin dentro il ristorante e si prolunga nella parte inferiore, diventando un pontile e il secondo cannocchiale visivo sin dentro il lago. - Recupero delle casette in legno che sono sul lungolago con funzione di rimessaggio e riqualificazione del fabbricato comunale in legno, da poco ristrutturato, da riutilizzare con nuova funzione, per esempio come museo del lago, dove raccogliere ed esporre, oltre la flora e la fauna, una mostra fotografica che ripercorre le epoche e le tradizioni locali. - Nella parte a nord di S Cristoforo, tra la SS47 e la SP1, abbiamo creato una collinetta che scherma i rumori provenienti dalla strada provinciale e realizzato piste ciclabili e pedonali, che la delimitano e la sormontano, andando a finire nella piazzetta con gradinate, che ripropongono e inglobano le linee di livello della collina. Il tutto ad uso pubblico e gioco dei ragazzi. - Realizzazione di due edifici: il primo con funzione commerciale e/o residenziale, il secondo come centro servizi per la cittadina di varia natura. Nell’interrato un teatro/cinema, una sala riunioni o conferenze e sale per la danza; al piano terra una sala della musica e della banda locale con ristorante nella parte alta verso la collina. La copertura dell’edificio centro servizi, partendo da quota 0 ed arrivando a quota + 7 mt., diventa essa stessa percorso pedonale e ciclabile all’interno dell’anello progettato e l’altro cannocchiale visivo con vista di 360 gradi sul territorio circostante. Se non ci fosse stato il centro medico in via di ultimazione - l’edificio triangolare in costruzione - l’intervento sarebbe stato più completo e coerente dal punto di vista urbanistico/paesaggistico. Infatti la collinetta avrebbe delimitato tutto il lato che affianca la strada provinciale, quale barriera antirumore, ed il centro medico sarebbe stato realizzato in uno degli edifici da noi proposti, risultando così organicamente inserito nell’esistente. - Verso il limite a est una zona destinata agli orti botanici con fiori e piante autoctone (lacustri e montane) e magari anche esotiche. - Recupero delle due aree di biotopo, ad est e a ovest della frazione, con realizzazione di pista ciclabile e pedonale che le delimita. Quella ad est, la più estesa, con percorso pedonale-ciclabile nella parte superiore e solo pedonale tra il lago ed il canneto, con relative aree di sosta per il relax, la meditazione o la lettura. Il tutto sempre decorato da elementi in ferro colorati di rosso che la contraddistinguono, quasi fosse un nuovo filo di Arianna che non permette di smarrirsi nel labirinto dei percorsi pedonali/ciclabili. - Serie di parcheggi di dimensioni ridotte, sparsi su tutto il territorio e vicini alle zone di maggior utilizzo, per un totale di circa 410 posti auto (compresi quelli della stazione e quelli al di là della ferrovia). Tali posti auto saranno monitorati e numerati, per sapere il numero esatto di veicoli che vi sostano e per dirigere le autovetture, nel caso siano completi, verso quelli liberi nelle vicinanze. Un’area dedicata al parcheggio dei camper ad ovest con i relativi ed opportuni servizi necessari atta a contenere 36 automezzi. CONSIDERAZIONI FINALI E’ chiaro che il Comune da solo non può sostenere gli oneri di un intervento così vasto ed articolato. A parte le piste ciclo/pedonali, i parcheggi, l’edificio multifunzionale, la biblioteca, il teatro all’aperto ed il museo del lago, che per la loro funzione pensiamo debbano essere di natura pubblico/comunale, tutte le altre opere possono essere realizzate o date in gestione al privato o eventualmente pensate in un’ottica mista pubblico/privato . La piscina, il porticciolo con centro nautico, i mercatini, il centro sportivo e l’orto botanico possono essere gestiti da convenzioni pubblico-private, mentre gli hotel sicuramente dati a gestione privata. La sostenibilità tecnico-ambientale è stata rispettata sia dal punto di vista della normativa vigente, sia per quanto riguarda l’inserimento degli interventi nel preesistente. In relazione all’aspetto economico-amministrativo, riteniamo che gli interventi proposti siano commisurati alle possibilità di un comune di 20.000 abitanti e alle potenzialità del relativo tessuto imprenditoriale, in termini di risorse attivabili. Qualora ad oggi non ci fossero le risorse economiche sufficienti (sia da parte pubblica che privata) l’intervento, che è di così vasta portata, per come è stato pensato si presta ad essere realizzato anche in fasi dilazionate nel tempo, in quanto composto da una serie di poli di diversa natura, che non necessariamente devono essere edificati contemporaneamente. Questa considerazione non deve però portare a scomporre il progetto nelle sue componenti, perché ciò snaturerebbe la sua coerenza stilistica, mentre assume valore nella sua completezza. Abbiamo inoltre verificato la fattibilità procedurale urbanistica con il P.R.G. vigente, constatando, come del resto era prevedibile, che alcuni interventi da noi proposti necessitano di una variante urbanistica al P.R.G. Più precisamente: la piscina, il porticciolo, con il relativo ristorante che abbiamo inserito nell’area per attrezzature parco balneario, la biblioteca, parte del fabbricato riguardante il nuovo lido e il centro sportivo, che sono stati da noi collocati su verde pubblico. Tutti gli edifici realizzati ben si inseriscono nell’esistente, grazie anche a una dimensione di volume e di altezza non eccessivi. Infatti, come si può verificare dalle tavole allegate, non superano i due piani, ad eccezione della piscina che per forza di cose ha una altezza media di otto metri. Il progetto qui esposto è la sintesi di un percorso che ha voluto seguire la seguente finalità: “ Ripensare in modo prioritario alle esigenze e alle funzioni necessarie per far tornare S. Cristoforo una stazione balneare degna di questo nome, ma allo stesso tempo, offrire agli abitanti del luogo ed alle persone che ne usufruiranno, una serie di servizi e infrastrutture che rivitalizzino e riqualifichino il contesto oltre che dal punto di vista funzionale, anche da quello paesaggistico-morfologico, creando nuovi spazi, nuove opportunità di aggregazione con nuovi volumi che ben si inseriscano ed interagiscano con l’esistente.”

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    Project details
    • Year 2012
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Sports Facilities / Tourist Facilities / Bars/Cafés / Restaurants
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