Residenza sul Monte Pelmo | mmpstudio martinelli monti pesavento

Montebelluna / Italy / 2015

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Siamo state contattate per modificare gli interni di questa casa, nonostante fosse già arredata con arredi di qualità, perché i proprietari la trovavano poco accogliente e non pienamente conforme alla loro personalità.


Per rispondere a questa esigenza, come primo approccio abbiamo elaborato degli schizzi inerenti la zona del pranzo con l'intento di individuare lo stile adatto a loro per poi declinarlo nel resto della casa.
Considerando l'ambiente circostante e gli arredi esistenti abbiamo chiesto ai clienti di valutare due interpretazioni di stile:
Mantenere gli arredi di maggior pregio abbinati ad altri dal gusto prettamente nordico (vedi schizzo 1).
Mantenere i mobili esistenti abbinati a elementi di sapore classico ma dalle linee pulite, alternandoli con materiali caldi come il lino e il legno (vedi schizzo 2).


Hanno scelto la seconda alternativa perché è stata sentita come la più aderente alla loro idea di Casa.


Ci siamo concentrate sull'uso di materiali dall'aspetto materico, opaco e “vissuto” per contrastare l'effetto di eccessiva durezza dato dal pavimento quasi specchiante e dagli arredi esistenti costituiti da superfici riflettenti (vetro e metallo). Il tessuto di lino utilizzato ha infatti una trama molto larga, il legno è consunto, le finiture murarie proposte sono costituite da intonachini minerali lavorati in modo tale da rendere le superfici “vibranti”.


Per quanto riguarda le lampade il cliente desiderava un lampadario importante in cucina.
A tal proposito abbiamo pensato potesse essere interessante creare un dialogo tra il pranzo del soggiorno e quello della cucina, introducendo in quest'ultima il lampadario in cristallo disegnato da Tobia Scarpa, lo stesso autore che ha progettato il tavolo Doge collocato nella prima zona.


Considerato che la cucina era l'unica stanza in cui il legno era predominante la scelta ci è sembrata ideale.
La difficoltà si è posta nel momento in cui si è dovuto scegliere come illuminare il pranzo: vista l'importanza del lampadario già utilizzato volevamo evitare l'eccesso.
Per contrasto ci sarebbe piaciuto usare una sorgente di luce nascosta dietro alle travi ma i clienti desideravano una soluzione più canonica e più decorativa. Per questo motivo la forma di semisfera perfetta del lampadario di Flos che nasconde al suo interno un decoro di antica memoria ci è sembrata il giusto compromesso.


A completamento del lavoro sono infine stati scelti numerosi tappeti persiani destrutturati nei toni del grigio e i quadri dell'artista Olimpia Biasi.

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    Project details
    • Year 2015
    • Work finished in 2015
    • Status Completed works
    • Type Interior Design
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