Vash e Rem | Stanislao Spezziga
installazione / elemento d'arredo Valledoria / Italy / 2013
Soffriva di claustrofobia. per lei l'aria, la mancanza di aria, era peggio della morte stessa. e alla morte ci pensava sempre, costantemente, ogni giorno.
Viveva sola, nessun'altro. voleva che le cose (piuttosto che perderle, prima o poi) non avessero una vita. non fossero vive. e quindi non potessero morire.
Così un giorno costruì una gabbia intorno ad una rosa bianca appena sbocciata, inapassibile, a significare l'eternità. vi mise poi due pappagalli, Vash, rosso come il geranio, e Rem, blu come il mare d'inverno.
Era un sublime paradosso: i due pappagalli erano al contempo prigionieri e chiave della gabbia, insieme. e lei per una volta credette davvero di esser riuscita ad afferrare l'immortalità.
Ma Vash e Rem, essendo forgiati dal senno di lei, si portavano addosso le sue stesse paure. non potevano sopportar l'idea di restare neppure per una piccola parte della loro breve esistenza lì dentro. il dolore di questa claustrofobia era così forte e insopportabile che i due pappagalli decisero di cavarsi gli occhi a vicenda, l'un l'altro, per non vedere, per non vedersi.
ma lui, sentiva ancora lei così infelice. così sprecata..
così, un giorno
Vash uccise Rem..
e rimase solo.
Soffriva di claustrofobia. per lei l'aria, la mancanza di aria, era peggio della morte stessa. e alla morte ci pensava sempre, costantemente, ogni giorno. Viveva sola, nessun'altro. voleva che le cose (piuttosto che perderle, prima o poi) non avessero una vita. non fossero vive. e quindi non potessero morire. Così un giorno costruì una gabbia intorno ad una rosa bianca appena sbocciata, inapassibile, a significare l'eternità. vi mise poi due pappagalli, Vash, rosso come...
- Year 2013
- Work started in 2013
- Work finished in 2013
- Status Completed works
- Type Custom Furniture
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