Edificio Residenziale | Giuseppe Cappuccio

L’edificio è inserito in un lotto di forma completamente irregolare, assimilabile all’intersezione, con fulcro in un trapezio, tra un rettangolo allungato e un triangolo equilatero. Ad aumentare le difficoltà d’inserimento planimetrico, si associa anche il rispetto delle norme sulle distanze, sancite dai regolamenti edilizi.

L’innestarsi nello spazio residuale, derivato dal rispetto di tutti i limiti urbanistici, all’interno di un lotto così conformato, da vita a un impianto planimetrico sinusoidale, quasi un lombrico che si muove cercando di venire fuori dal terreno.

L’interveto s’inserisce in una situazione particolare a ridosso di una zona ex industriale, alla quale è annessa un’area satellite nella quale trovano ubicazione le abitazioni dei dipendenti. Tale area è  caratterizzata da palazzine bifamiliari e quadrifamiliari con annessi orti, e con particolari elementi tipologici e formali che ne rappresentano le peculiarità. Il nuovo intervento è pensato tenendo presente il contesto, pertanto le scelte formali e tipologiche si proiettano in una direzione che consente un inserimento nel preesistente, a basso impatto.

Le scelte architettoniche, vicino all’area preesistente strizzano l’occhio ai caratteri formali esistenti, riproponendo alcuni elementi del tutto simili a quelli esistenti. I colori chiari e le texture in mattoni di cotto, montati a lista, restituiscono al riguardante la memoria storica di un sito che trova origine nella matrice industriale.

L’inserimento di vetri colorati, quasi come coriandoli sulle facciate, si esaltano in un ambiente dove emerge il tessuto verde, ricco dei colori variabili, nell’alternarsi delle stagioni, dai toni del verde, ai variopinti e violenti gialli-rossi e viola estivi, ai romantici giallo-bruni e rossi autunnali.