La fabbrica biodinamica | Salvatore Cozzolino

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La nuova sede della GMA, azienda leader del settore aerospaziale, è un progetto collettivo di miglioramento sociale ed economico attraverso il lavoro, in un'area industriale particolarmente degradata.
Si è voluto ottenere un ambiente di lavoro favorevole al dinamismo fisico e cognitivo, incline ad una dimensione serena e compiaciuta della permanenza, che non induca allo smarrimento e alla dispersione, ma che consenta un’immediata comprensione dello sviluppo degli ambienti e di conseguenza un facile orientamento.
Per le modeste caratteristiche ambientali, si è deciso di costruire un edificio tutto rivolto all’interno che determini una continua introspezione tra i reparti, un raccordo visivo filtrato da consistenti aree naturalistiche. Quindi il centro fisico della “fabbrica dell’artificiale” è la natura mutevole e suggestiva, che qui non è ostacolo per l’attività industriale, ma è complemento di un paesaggio artificiale, in cui si lavora bene e si vive meglio. Una metafora del chiostro che nell'architettura religiosa è il centro della vita monacale e che anche qui concentra ogni aspetto della comunità lavorativa. Gli unici affacci sull'ambiente circostante, sono costituiti da tre bow window metallici che, alla maniera delle finestre claustrali, mitigano la vista verso l'esterno e filtrano quella verso l'interno.
Sul fronte principale del lotto figura una collina artificiale, realizzata con la tecnica dell'ingegneria naturalistica, che permette di raggiungere il primo piano degli uffici. Il rilevato si è reso necessario per collegare i due livelli senza eseguire alcun manufatto edilizio, secondo le prescrizioni dell'area industriale, ma realizzando un fronte vegetale che caratterizza l'intero prospetto e culmina con una quercia rossa, simbolo della fabbrica.
Una consistente parte del progetto è rivolta alla sostenibilità ambientale:
- la componente vegetazionale è stata intensamente impiegata per la correzione climatica degli ambienti. Gli alberi caducifoglie del grande giardino schermano la radiazione solare sulle vetrate dei reparti di produzione e degli ambianti collettivi al piano interrato durante il periodo estivo e, al contrario, consentono una adeguato soleggiamento, con benefici termici e di illuminazione, durante quello invernale. Allo stesso modo nei microgiardini ai piani superiori, piccoli alberi e arbusti, svolgono un’azione regolatrice della luce e del clima per i reparti specialistici e gli uffici;
- gli spessori dei componenti edilizi volutamente massimizzati e l’uso dei coibenti naturali, ha ridotto la trasmissione termica e aumentato l’inerzia in una tipologia edilizia dove storicamente non è mai perseguito il risparmio energetico, ma solo l’aumento della produzione.
Il progetto, ispirato ai principi della Bioarchitettura applicata ai luoghi di lavoro, realizza un grande giardino impossibile nel cuore della produzione industriale, mitiga lo stress della luce artificiale con grandi aree soleggiate, realizzando un sistema naturale di luce biodinamica mutevole.
Tra le soluzioni di tecnica edilizia più interessanti figurano:
- la scala principale, realizzata in acciaio con una struttura ispirata al sistema di chiglia e centine tipica delle barche, sia per ottenere una grande leggerezza, sia per una più rapida ed economica esecuzione;
- le pareti dello stabilimento sono ottenute con uno stampo elastomerico che crea una trama e fa vibrare la superficie sotto la luce del sole;
- il ponte a sbalzo verso il piano degli uffici è di cemento armato appositamente sotto-calcolato per determinare una freccia in testa che evidenzi l’elasticità, spesso dimenticata, di ogni struttura;
- diversi presidi per l’assorbimento dei rumori di officina segnano il paesaggio interno con numerose “spugne acustiche”.
Sul versante impiantistico si evidenziano due aspetti originali:
- con una soluzione che rappresenta una rarità nell’architettura industriale, i reparti di produzione sono tutti riscaldati con radiatori a soffitto;
- l’illuminazione degli ambienti, con valori espressamente calcolati in rapporto alle attività, è stata messa a punto con la collaborazione di iGuzzini illuminazione.

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    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2013
    • Main structure Reinforced concrete
    • Cost 6.000.000,00
    • Status Completed works
    • Type Industrial facilities
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