WWC - Wine Culture Center Negrar | ia2 studio associato

Verona / Italy / 2013

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La principale sfida del progetto è omogeneizzare i dissonanti stili e le molteplici forme dei vari volumi della cantina che oggi appare come un agglomerato irregolare e non uniforme.
Il progetto si propone di rivestire i fronti della facciata principale con pannelli in CortTen preforati e di ridurre l’impatto estetico delle facciate laterali con l’utilizzo di intonaco bianco. La parte superiore dei pannelli è decorata con motivi preforati ispirati all’Architettura Gotica Veneziana, mentre la parte inferiore presenta una serie di poesie e testi riferiti al vino intagliati nei pannelli in forma di iscrizioni. La presenza di queste decorazioni diventa più evidente di notte grazie ad un sistema di retroilluminazione. Un brise-soleil in legno inserito nel portale di ingresso della facciata principale nasconde le pareti vetrate retrostanti e le partizioni verticali, rendendo un’immagine più uniforme e semplificata del volume principale in cui sono ospitati gli uffici e l’attuale museo.
Le facciate lungo l'asse viario presentano a loro volta un brise-soleil in legno, un materiale caldo e intrinsecamente legato al vino: le facciate sono progettate con una forma organica e moderna, rimandando all’architettura vernacolare. Queste facciate possono assumere, allo stesso tempo, infinite forme in uno spazio a quattro dimensioni attraverso immagini, luci, linee virtuali e ombre grazie alla tecnologia delle Proiezioni Mappate che permette di introdurre messaggi e motion graphics. Con queste tecnologie la cantina diventa un’architettura comunicativa e attrattiva, in grado di trasmettere l’immagine di qualità e creatività dell’Azienda ai consumatori.


All’interno della cantina, piccoli padiglioni connessi tramite passerelle sospese al soffitto, definiscono un itinerario turistico ed educativo, come richiesto dalla committenza.
Questi padiglioni hanno lo scopo di illustrare e mostrare l’intero processo di vinificazione, dall’essiccazione all’imbottigliamento, attraverso installazioni scenografiche e tecnologie emozionali. Il tour termina in una nuova area degustazione che si presenta come un box che sfonda la facciata, come un punto di vista privilegiato sul paesaggio agricolo circostante.


Con l’utilizzo delle biomasse derivate dai residui di lavorazione si alimenta la produzione di energia elettrica e il riscaldamento, sostituendo fonti non rinnovabili e riducendo i costi. In questo modo gli uffici e il museo si rendono autosufficienti e l’Azienda si può imporre sul mercato come firma ecologica valorizzando la sua immagine.

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    La principale sfida del progetto è omogeneizzare i dissonanti stili e le molteplici forme dei vari volumi della cantina che oggi appare come un agglomerato irregolare e non uniforme.Il progetto si propone di rivestire i fronti della facciata principale con pannelli in CortTen preforati e di ridurre l’impatto estetico delle facciate laterali con l’utilizzo di intonaco bianco. La parte superiore dei pannelli è decorata con motivi preforati ispirati all’Architettura...

    Project details
    • Year 2013
    • Client Cantina Sociale Valpolicella
    • Status Competition works
    • Type Exhibition Design / Showrooms/Shops / Pubs/Wineries / Wineries and distilleries / Building Recovery and Renewal
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