PING PONG HOUSE | STUDIO STRATO

In una piccola oasi all'interno del quartiere Esquilino a Roma, così caotico e multietnico, in pieno fermento creativo, si trova l'appartamento dell' architetto Martino Fraschetti e della compagna Livia Morellini, impegnata nel mondo della comunicazione. 130 mq al primo piano di un grande edificio umbertino, ampie sale e soffitti alti, molta luce grazie alle finestre con vetri soffiati che donano un tocco retrò. Poche le demolizioni, finalizzate a sublimare la natura austera dello spazio. Punto di forza della casa, la parte conviviale, il salotto affacciato sulla piazza, con una parete interamente destinata a libreria, a mo' di quinta teatrale sulla zona pranzo, con tavolo da ping pong disegnato dall'architetto, utilizzato anche come tavolo per pranzi placèe. La cucina in stile inglese con il lavello in ceramica sotto la finestra, pensili realizzati in legno grezzo, lungo piano di marmo e pezzi provenienti dalla casa di campagna di famiglia. Nei bagni come in altri particolari ambienti, scelti materiali di recupero, piastrelle esagonali di cemento, vecchi specchi scoperti in un cantiere dismesso nella periferia della capitale. Migliorata la funzionalità dei volumi, le porte dei bagni in legno grezzo, non aprono sul corridoio ma in un contemporaneo anti bagno.