Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Napoli "Federico II"

Progettazione architettonica definitiva per l'intervento di realizzazione della struttura universitaria nell'area dell' ex complesso industriale a San Giovanni a Teduccio - Napoli.

Arch. Francesco Scardaccione con Ishimoto Europe s.r.l. ,

Ishimoto Architectural & Engineering Firm, inc. ,

Corbellini s.r.l.

L’ex complesso industriale era identificato come uno spazio fisicamente isolato senza alcun rapporto con il tessuto circostante.  L’idea è stata quella di ristabilire le connessioni con le infrastrutture esistenti aprendo il sito al pubblico e rendendolo un importante nodo di attività urbane per tutti i cittadini in modo da configurare l’area di San Giovanni a Teduccio come nuovo centro accademico della citta di Napoli.

La progettazione si è sviluppata tenendo conto di 3 obiettivi:

1)     Aprire il sito al pubbilco: La progettazione degli spazi aperti è stata condotta con il fine di ottenere una superficie altamente percorribile in tutte le direzioni che potesse essere fruita non solo dagli studenti ma anche da tutte le categorie d’utenza.

2)      Attenta collocazione degli edifici: I corpi di fabbrica sono stati collocati lungo le strade esistenti in modo da integrarsi con il tessuto edilizio esistente e allo stesso tempo generare una gerarchia di spazi diversi.  La disposizione dei plessi è stata pensata  in modo da creare due zone pubbliche principali (Zona delle Piazze e Zona della Corte a Parco).

3)     Relazioni tra le piazze ed il parco:  La zona dell Piazze è stata suddivisa in ulteriori due categorie (piazze d’ingresso e piazze interne) ognuna con caratteristiche proprie ma interconnesse dalla posizione degli edifici in modo da arricchire l’esperienza di chi percorre il campus e creare spazi di relazione per gli studenti e la città.

Il complesso si compone di  diversi edifici  dove all’interno si articolano le varie funzioni. Una parte è  dedicata alle aule e ai laboratori per la didattica e la ricerca. Un altro plesso ospita il grande centro congressi, la libreria e  la caffetteria.

All’esterno si alternano materiali  materici come la pietra vulcanica che riveste il basamento fino ai primi piani ed è collegata qualitativamente all'idea della “terra”, la parte alta invece,più leggera, rappresenta il collegamento con il “cielo” ed è caratterizzata da una struttura tecnologicamente più innovativa. La massività della pietra lascia spazio a forme più leggere fatte di acciaio e vetro colorato secondo le tonalità del blu e dell’azzurro, che, amalgamandosi con i colori del cielo contribuiscono ad aumentare la naturalezza del nuovo inserimento all'interno del contesto esistente riducendo l'impatto visivo. Nello schema tridimensionale, l’intersezione dei volumi che costituiscono l’intero sistema di edifici crea una sequenza di spazi, passaggi ,piazze, porticati, vuoti e tagli, sapientemente composti , da cui si stagliano gli elementi naturali del parco e creano vere e proprie cornici all’interno delle quali viene inquadrato il tessuto urbano circostante.