Riqualificazione del padiglione d'ingresso al quartiere fieristico di Messina | Santi Albanese
...in silenzio, nel rispetto dei più grandi Messina / Italy / 2008
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Percorrendo il fronte a mare attraverso la via Vittorio Emanuele e la via Ammiraglio Rizzo, sotto un cielo cristallino, mentre i traghetti collegano l’isola alla Calabria e al resto d’Italia, scopriamo alla nostra sinistra un sistema di case basse, a destra lo stretto, in fondo a questa passeggiata la massa d’alberi secolari del giardino a mare.
Giunti su via libertà siamo arrivati al giardino che in questo tratto si allarga, le masse d' alberi dentro questo spazio urbano diventano “megaforme” che si stagliano verso il cielo e mitigano i raggi del sole cocente, costruendo nella pavimentazione della villa zone d’ombra e di luce diretta.
Sotto le fronde, all’altezza dei fusti, s’intravedono i cancelli del quartiere fieristico di cui si "legge" solo la fascia basamentale; solamente in prossimità della torre monumetale di ingresso si vede il padiglione nella sua interezza. Lo spigolo dell’ edificio è l'unico elemento visibile dal marciapiede che costeggia il giardino a mare, perché lì le essenze vegetali sono palme e lo stelo lascia intravedere quello che sta dietro. Il padiglione costruisce, con il suo prospetto di una lunghezza di circa 80 passi, il fronte su via Libertà (strada di attraversamento carrabile e pedonale parallela all’edificio). L’edificio è dignitoso, il suo principio insediativo nei confronti della città e del quartiere fieristico è di indubbio valore ma, nel suo insieme, questa architettura è un palinsesto in continua trasformazione, un'insieme di stratificazioni che hanno fatto perdere l'essenza del progetto originario.
Giunti su via libertà siamo arrivati al giardino che in questo tratto si allarga, le masse d' alberi dentro questo spazio urbano diventano “megaforme” che si stagliano verso il cielo e mitigano i raggi del sole cocente, costruendo nella pavimentazione della villa zone d’ombra e di luce diretta.
Sotto le fronde, all’altezza dei fusti, s’intravedono i cancelli del quartiere fieristico di cui si "legge" solo la fascia basamentale; solamente in prossimità della torre monumetale di ingresso si vede il padiglione nella sua interezza. Lo spigolo dell’ edificio è l'unico elemento visibile dal marciapiede che costeggia il giardino a mare, perché lì le essenze vegetali sono palme e lo stelo lascia intravedere quello che sta dietro. Il padiglione costruisce, con il suo prospetto di una lunghezza di circa 80 passi, il fronte su via Libertà (strada di attraversamento carrabile e pedonale parallela all’edificio). L’edificio è dignitoso, il suo principio insediativo nei confronti della città e del quartiere fieristico è di indubbio valore ma, nel suo insieme, questa architettura è un palinsesto in continua trasformazione, un'insieme di stratificazioni che hanno fatto perdere l'essenza del progetto originario.
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Percorrendo il fronte a mare attraverso la via Vittorio Emanuele e la via Ammiraglio Rizzo, sotto un cielo cristallino, mentre i traghetti collegano l’isola alla Calabria e al resto d’Italia, scopriamo alla nostra sinistra un sistema di case basse, a destra lo stretto, in fondo a questa passeggiata la massa d’alberi secolari del giardino a mare.Giunti su via libertà siamo arrivati al giardino che in questo tratto si allarga, le masse d' alberi dentro questo spazio urbano diventano “megaforme”...
- Year 2008
- Client Autorità portuale Messina
- Status Competition works
- Type Office Buildings / Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Museums / Concert Halls / Trade Fair Centres / Art Galleries
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