ristorante palazzo petrucci | alfredo galdi

Naples / Italy / 2015

0
0 Love 1,500 Visits Published

 


 Il ristorante Palazzo Petrucci, una stella Michelin, con lo chef Lino Scarallo,  è uno dei ristoranti più “in” di Napoli, contraddistinto da uno stile semplice e raffinato (come i piatti presentati), ubicato nello storico Palazzo Petrucci in piazza San Domenico Maggiore.


Quando Edoardo, il proprietario, mi ha chiesto di progettare la nuova sede del ristorante (trasferita c/o Villa DonnAnna a Posillipo), sono stato lusingato di aver ricevuto quest’incarico, ma ho subito capito che mi era stato affidato un compito non facile.


La location, radicalmente diversa dalla bellezza “monumentale” di San Domenico, rappresenta un altro tipo di “bellezza” partenopea, forse quella più famosa nel mondo … una scenografia da cartolina.


Il locale affaccia direttamente sulla spiaggia di Posillipo con una vista mozzafiato: partendo da Palazzo DonnAnna sul lato desto, si apre una arco panoramico verso sinistra che abbraccia Capri, la penisola Sorrentina, il Vesuvio, Castel dell’Ovo, Mergellina.


Cosa fare di fronte a tanta bellezza? Come “entra” il design in tutto questo? Come fa il design a rappresentare un’emozione?


Dopo notti insonni, ho capito che non dovevo fare “nulla”, o per meglio dire, dovevo pensare ad un progetto che invece di “mettere”…“togliesse” che si inserisse in questo contesto in punta di piedi, senza alterare quel perfetto equilibrio.


Ho pensato di immergere il cliente in un mondo di sensazioni e di emozioni, dove i cinque sensi diventano note di una stessa armonia, parole di una stessa poesia, dove assaporare il piatto, sentirne il profumo, guardare l’orizzonte ascoltando lo sciabordio delle onde, magari sfiorando la persona cara, diventa un’esperienza sensoriale unica che per essere compresa, deve essere vissuta.


Il locale viene spogliato da tutte le decorazioni in legno preesistenti, in modo da ottenere un ambiente più semplice possibile in cui gli unici protagonisti sono il piatto ed il panorama.


Soffitti lineari con semplici faretti (senza corpi illuminanti d’impatto), pareti lisce con colori caldi pastello (senza colori scontati tipo celeste o blu), un pavimento semplice a lista, magari di grande formato proporzionato alla sala( senza decori o intarsi).


In questa semplicità, vengono inseriti degli elementi simbolici che uniscono insieme il mare e la terra, dei quadri che rappresentano queste opere d’arte della natura, in un linguaggio espressivo in cui, elementi diversi si uniscono per comunicare un’unica esperienza sensoriale che trova il suo culmine nel piatto presentato.


Il mare è stato rappresentato da una scenografia posta sulla parete di fondo della sala che interpreta in forma stilizzata e tridimensionale, delle vele, realizzate con pannelli in obs al naturale che sembrano prolungare la linea d’orizzonte fin dentro al locale.  Esse vengono incorniciate con una lamiera di acciaio come un quadro, come un’opera d’arte che ricorda le barche dei pescatori di Posillipo adagiate sulla spiaggia in attesa di riprendere il mare, simbolo di tante opere della tradizione pittorica partenopea.


All’interno della cantina, visibile dalla sala attraverso una parete vetrata, anch’essa incorniciata come un’opera d’arte, viene rappresentata la terra dall’albero della “vite”. La terra, madre della vita, generatrice del cibo che mangiamo e del vino che beviamo, viene rappresentata da una pianta di vite stilizzata, realizzata intorno ad un pilastro esistente con pannelli in obs al naturale. L’albero rappresenta il simbolo della fecondità della terra, celebrato nell’antica Neapolis greca con il culto di Dioniso, poi in età romana con il culto di Bacco ed infine, con l’avvento del cristianesimo, trasformata in evento religioso con la famosa festa di Piedigrotta.


Il simbolismo è stata l’unica strada progettuale che potevo intraprendere in questo caso specifico, ogni altra soluzione sarebbe risultata un orpello superfluo ad un  contesto che già dice tutto.


Citando il famoso motto di Goethe …”vedi Napoli e poi muori”, mai frase è più appropriata per descrivere in sintesi il cambio di prospettiva del ristorante Palazzo Petrucci …”una stella”....sospesa tra cielo e terra.


 

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

       Il ristorante Palazzo Petrucci, una stella Michelin, con lo chef Lino Scarallo,  è uno dei ristoranti più “in” di Napoli, contraddistinto da uno stile semplice e raffinato (come i piatti presentati), ubicato nello storico Palazzo Petrucci in piazza San Domenico Maggiore. Quando Edoardo, il proprietario, mi ha chiesto di progettare la nuova sede del ristorante (trasferita c/o Villa DonnAnna a Posillipo), sono stato lusingato di aver ricevuto...

    Project details
    • Year 2015
    • Work started in 2015
    • Work finished in 2015
    • Status Completed works
    • Type Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
    Archilovers On Instagram