Bar Caesar | Michele Mundo

Bitonto / Italy

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Premessa


L’intervento di ristrutturazione e restyling del bar Caesar Cafe risponde alla richiesta di un completo rifacimento dell’aspetto del locale in virtù della restituzione di una nuova immagine, più moderna ed al passo con le nuove soluzioni di design ed arredo tipico dei locali commerciali di nuova generazione.


Per ottemperare a tale richiesta, la progettazione dei rivestimenti e dell’arredo non può prescindere dal considerare ogni singolo elemento dell’ambiente oggetto delle opere. La parzializzazione, la realizzazione in piccoli lotti funzionali di importanti porzioni di lavorazione e rifinitura non garantirebbero l’immagine unitaria che si è voluto dare a questa soluzione di interior design.


E’ necessario premettere che le scelte di natura funzionale ed organizzativa sono state dettate da una attenta analisi delle richieste pervenute sia dagli addetti ai lavori, sia dai clienti che sono stati “intervistati” in merito alle più evidenti esigenze per l’ottimizzazione degli elementi funzionali allo svolgimento delle mansioni lavorative nel miglior modo possibile e per la gestione degli spazi pubblici.


Tutte le scelte adottate sono funzionali all’ottimizzazione dei tempi necessari per lo spostamento delle vivande da parte del personale preposto per rendere più prestante il modus operandi degli stessi, fornire un servizio di qualità più alta, restituire al bar Caesar Cafe e a tutta la gestione della Mercurio srl un ancor maggior prestigio e visibilità di quanto già non sia allo stato attuale. L’efficientamento energetico dell’impianto elettrico è resa necessaria affinchè i consumi del gestore siano ridotti al minimo, senza dispendio di risorse che potrebbero, ai fini del miglioramento continuo del servizio fornito, confluire in altri investimenti.



 


Descrizione sintetica del progetto (Soluzione 2)


1.         Rivestimento della parete prospiciente il pubblico.


Il progetto prevede la demolizione, comprensiva di trasporto in discarica autorizzata, di una porzione del tramezzo esistente tra la parte anteriore dell’ambiente di utilizzo pubblico e la parte posteriore degli addetti alla ristorazione, per permettere una maggior velocità nel servire pietanze calde soprattutto nei momenti di maggior afflusso della clientela. L’apertura verrebbe tamponata da un vetro one-face, opaco dal lato prospiciente la clientela e completamente trasparente dall’altro, comprensivo di cornice in alluminio per l’ancoraggio al tramezzo.


Tutta la parete del retro-bancone necessita dello svellimento del rivestimento esistente costituito da una mosaicatura immersa in una resina di rivestimento che cattura le polveri che viaggiano verso le aperture lasciando un alone di “sporco”, di macchie di umidità che restituiscono al cliente l’erronea immagine di ambiente non curato. Il semplice lavaggio abrasivo non basterebbe ad eliminare in maniera definitiva lo “sporco”, si è per cui pensato ad un nuovo rivestimento che sostituisce completamente il primo per tutta la sua lunghezza in merito alla parete d’ambito prospiciente alla clientela. Si ritiene necessario lo smontaggio poiché si potrebbe incorrere nel rischio della presenza di vuoti d’aria (quasi inevitabili, se la stesura dell’intonaco e del rivestimento non è eseguita al millimetro), che potrebbero creare delle zone di fragilità in corrispondenza del centro delle lastre di rivestimento portandole a rottura. La demolizione e la sostituzione prevede la costruzione di un nuovo intonaco portante il rivestimento in gres del tipo Scrapwood di Italgraniti con tozzetti di colorazione differente disposti ortogonalmente rispetto al pavimento ed al soffitto. Tale rivestimento deve altresì portare una struttura di mensole in legno teak o similare resistente e duraturo, ideale per oggetti esposti ad una forte usura. Ovviamente la nuova struttura a mensole sostituirà la precedente. La nuova struttura è costituita da un sistema di mensole orizzontali controventate da assi disposti secondo angoli di 10-15-20 gradi rispetto al piano orizzontale. Il sistema “mikado” è utilizzato per le librerie disponendo i piani di appoggio con angolazioni diverse: in questo caso il piano di appoggio rimarrebbe orizzontale senza alcun rischio di scivolamento per le bottiglie di alcoolici che su di esso saranno esposte. La quantità di bottiglie esposte è fondamentale ai fini della restituzione della immagine di un ambiente accogliente, fornito e ordinato. Il sistema espositivo così pensato deriva da una attenta analisi di marketing commerciale con il comprovato risultato di invogliare, per mezzo della sola vista della grande quantità offerta, il cliente all’acquisto di bevande ed alcoolici.


 


2.         Fornitura di mobili e cassettiere


Elemento fondamentale della progettazione è la costruzione del sistema di mobili bassi del retro-bancone, in legno teak o similare con cardini in alluminio rinforzato adatti al sostegno di grandi quantità di materiale che i singoli comparti devono contenere. I mobili sono pensati tutti in legno scuro laminato e rivestito e maniglie in alluminio, o in alternativa incassate nel fronte principale del carrello scorrevole, che scivola attraverso un sistema di binari rendendo più agevole la manovra da parte degli addetti ai lavori e riducendo i carichi e gli attriti derivanti dallo scorrimento orizzontale.


Tale sistema, comprensivo di piani di appoggio è fondamentale per una corretta disposizione dei materiali ai fini di una maggior velocità di classificazione e di individuazione degli oggetti necessari in un particolare momento dell’attività lavorativa in corso. Inoltre si prevede di ridurre l’altezza del piano di appoggio della macchina da caffè per consentire agli addetti una maggior rapidità nell’esecuzione delle lavorazioni, ottimizzando i tempi necessari per servire al cliente un prodotto di qualità il più velocemente possibile.


 


3.         Impianto elettrico integrato


Integrato al sistema di fornitura è prevista la realizzazione ex novo dell’impianto elettrico, le cui canalizzazione sono da disporsi tra la parte retrostante del banco principale ed i mobili, mascherando tutto il sistema di cablaggio necessario a portare la rete elettrica ai singoli punti di presa del tipo 10/16A o interbloccata 16A/230V 3P+T, a seconda degli elettrodomestici a disposizione della committenza.


 


4.         La pavimentazione


La sostituzione della pavimentazione attuale di colore in parte verdognolo ed in parte bluastro, che prevede la demolizione del rivestimento esistente e di una parte del massetto, si ritiene essere necessaria per ottemperare al principio guida di tutto il progetto di restyling: la creazione di uno stile unico ed unitario. Si è scelta la pavimentazione del tipo Blendart di Sant’Agostino, un marchio di qualità e garanzia. Il materiale presenta le stesse identiche fattezze che si possono trovare in una porzione di tronco ligneo, nella sua parte corticale con volute imperfezioni che gli attribuiscono la qualità del verosimile.


 


5.         Il rivestimento dei pilastri


Il rivestimento in legno dei pilastri è demolito e sostituito da un articolato sistema costituito da una struttura portante in acciaio che sostiene lastre di vetro di dimensione 50/52 cm x 100/120 cm ancorate ad un sistema bloccante puntuale di blocchetti circolari. Tutto il sistema è fissato alla base ed al soffitto con un asse verticale e una cerchiatura in acciaio. L’intercapedine che si viene a creare tra lo spessore strutturale del pilastro 30x30 cm ed il sistema di lastre in vetro portate 50x50 cm è riempito con pietrame grezzo o in alternativa con tappi di sughero.


 


6.         Illuminazione


Il sistema di illuminazione prevede la riduzione di punti luce nella zona del “corridoio” tra bancone e parete, in favore di una illuminazione maggiormente concentrata sui piani di lavoro a più stretto contatto col il cliente. Le lampade scelte sono del tipo Foscarini, con un sistema a sospensione sino ad un intradosso di 220 cm o 120 cm dal piano di lavoro. Il corpo illuminante è realizzato con la sempre più diffusa tecnologia LED con colore caldo della luce 4000K (Warm White Light), che permette di avere un effetto più accogliente differente dall’effetto “ospedale” che si ottiene con i comuni faretti e luci neon classiche.


 


7.         Controsoffittatura e rivestimenti in cartongesso/legno


I condizionatori disposti lungo l’asse dei pilastri, privi di corpo esterno, ma solo di corpo macchina danno all’ambiente un aspetto un po’ troppo “industriale”. Per ottemperare a questo inconveniente si pensa alla realizzazione di un controsoffitto leggero in cartongesso con prese d’aria in corrispondenza delle macchine, lasciando ad esse la piena funzionalità per le quale sono state create.


Inoltre si prevede di creare un sistema di mensole-scaffali espositivi in prossimità della macchina per la distribuzione delle sigarette, mascherandone il colore giallo-arancio che non si sposa ottimamente con il resto del progetto. La graficizzazione dell’idea può essere realizzata in una seconda fase.


8.         Bancone – fronte principale


Il bancone prospiciente il pubblico, se pur in buone condizioni, necessita di una rivisitazione, in funzione dell’unitarietà del progetto. La difformità di colorazione e di materiale con il resto dell’ambiente darebbe al cliente l’immagine di scollamento tra le parti ed uno spiacevole effetto collage mal riuscito. Si opta dunque di eliminare il piano principale di appoggio sostituendolo con un ricomposto di colore bianco e rettificando i piani inclinati laccati verticali, con l’eliminazione delle vecchie decalcomanie anni ’90, in favore di un logo secondo gli standard del minimal design da progettarsi in seconda fase.


 


9.         Conclusioni


Per concludere, l’intero progetto di interior design è da intendersi come un atto progettuale unico, non scorporabile in parti o porzioni di interventi: ciò facendo si andrebbe a snaturare l’immagine collettiva ed unitaria. Come già descritto in premessa, tutte le scelte sono state effettuate in virtù di una miglior resa qualitativa e di un maggior risparmio energetico e dei materiali. Tutte le scelte sono state effettuate sulla base della reversibilità e della durabilità. Infatti l’illuminazione minimizza i costi fissi della gestione attraverso l’utilizzo della tecnologia led, i materiali per il rivestimento e per la costruzione dei mobili pur avendo un costo iniziale alto sono ammortizzabili nel corso degli anni per mezzo della loro durevolezza legata all’infrangibilità, alla particolare qualità di ottenere l’effetto legno-vivo anche se scheggiati (vedi pavimentazione Blendart). Il sistema di mensole è facilmente smontabile e ricomponibile.

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    Project details
    • Status Completed works
    • Type Bars/Cafés / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
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