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Concorso internazionale di progettazione per la Riqualificazione di ''Piazza Liria '' Durrës / Albania / 2008

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PORTA TRA ORIENTE E OCCIDENTE: LA RINASCITA

La città di Durazzo, ed in particolare il suo centro storico, dispone di un notevole patrimonio storico-culturale a testimonianze delle differenti culture che l’hanno abitata nei diversi periodi storici. L’identità della città è fortemente legata al suo fronte d’acqua che lungo la storia fu un elemento vitale nella formazione della sua morfologia urbana.

Infatti, la via del Commercio, perpendicolare alla linea di costa, rappresenta la matrice generatrice della città storica che collegava le due porte della città, a sud la porta del mare e a nord la porta grande. Oggi questa via, la principale arteria del centro urbano, collega due importanti spazi pubblici, il parco costiero di carattere ludico e ricreativo e la piazza della Libertà di carattere simbolico e rappresentativo.

Un sistema che può diventare un vero motivo qualificatore dell’ambiente urbano capace di ristabilire l’atteso legame con la storia urbana di Durazzo. La piazza in questo sistema svolge un ruolo fondamentale, quello di articolare il centro storico “intramura” a sud con il resto della città a nord. Un’articolazione necessaria che sia capace, contemporaneamente,
di collegare i vari episodi culturali e storici circostanti, tra cui, le aree archeologiche, il castello, i tessuti ottomani esistenti, la moschea, ecc.

Negli ultimi anni, tuttavia, la città ha assistito ad un aumento di costruzioni, spesso oggetto di speculazione, dove la ricerca formale dell’oggetto in sé prevale sulle relazioni contestuali. La Piazza della Libertà e il suo intorno è l’esempio di questo fenomeno che nonostante i vari interventi e progetti non è riuscita ad acquistare un carattere
formale e spaziale stabile, risultato anche di successive aggiunte, modificazioni e demolizione.

La sua fisionomia, infatti, deriva da numerosi e diversi momenti di formazioni ma è nel 1963 che si è cercato di definire il lato nord della piazza con la realizzazione del Palazzo della Cultura e posteriormente con il Palazzo della Prefettura. Una soluzione parziale che ha dato origine a due spazi continui ma con direzioni distinte, tuttora irrisolti.
Già nel piano di 1942, l’arch. Leone Carmignani, tentava di risolvere il problema proponendo un nuovo edificio cerniera di fronte all’attuale Palazzo Municipale che delimita i due spazi, una piazza e una rotatoria per risolvere il traffico di quel tempo.

Oggi, la stessa area si presenta come un ampio spazio dove la scarsa articolazione e il conflitto tra il pedone e il traffico veicolare persistono. Con la limitazione del traffico veicolare della via del Commercio e del centro storico in generale, d’accordo con il piano urbanistico del 2007, infatti, lo slargo perde il suo senso. Se propone, pertanto, una nuova piazza come alternativa all’attuale slargo.

La nuova piazza di carattere culturale insieme alla piazza rappresentativa esistente formano un unico spazio pubblico, capace di ristabilire un’articolazione adatta alla complessa struttura urbana della città e alle nuove esigenze contemporanee. L’obiettivo primario del progetto diviene allora la ridefinizione e l’articolazione degli spazi che compongono la piazza attraverso il suo perimetro, oggi scarsamente definito, e le relazioni con le aree circostanti.

LO SPAZIO PUBBLICO
Con la realizzazione di un plastico di studio capace di rappresentare e descrivere le caratteristiche morfologiche, volumetriche e spaziale dell’area d’intervento, si è sviluppata una prima proposta progettuale che prevede tre elementi essenziale:

1- Percorso Coperto
Una linea d’ombra che nasce dell’intenzione di ricucire le relazioni fisiche con le aree circostanti di interesse storico, culturale e paesaggistico, articola i due spazi della piazza, oggi scarsamente articolati tra loro. Un segno che si concretizza in percorso coperto, percorre e delimita tutto il lato est dello spazio pubblico, sul quale si sviluppa un’area di cerniera tra i due spazi. Qui si prevede un’ampia copertura sospesa disponibile ad accogliere molteplici programmi di appoggio quali,caffè-bar, ristorante, punto di informazione turistico o semplicemente un’area ombreggiata.

2- La scalinata
Una imponente scalinata sul perimetro ovest raggiunge la quota della Moschea e del verde pubblico per consentire una maggiore integrazione con la piazza. In questo modo
la piazza e il giardino della Moschea formano un unico continuum di carattere pubblico. La scalinata invita anche ad un utilizzo informale.

Un nuovo volume posto sul fronte opposto della Prefettura permette di delimitare lo spazio della piazza e valorizzare le interazioni tra i diversi edifici esistenti. Un edificio a destinazione pubblica di altezza non superiore a quello della Prefettura. Si propone lo spostamento della biblioteca per il nuovo edificio. Sul lato opposto, invece, si propone
il nuovo Museo della Città sull’attuale edificio. Queste due nuove destinazioni d’uso insieme al Palazzo della Cultura costituiranno un importante polo culturale della città.

VIABILITA'
La proposta prevede la pedonalizzazione dello spazio pubblico attraverso il riordino del traffico veicolare. Si propone, quindi, come alternativa alla via del Commercio e alla via '>http://H.Troplini'> la deviazione del traffico per le vie perpendicolari alla via Aldo Mouro, che raggiungendo la via Egnatia, collega tutta l’area portuale. In questo modo, l’area d’intervento trasferisce la sua funzione attuale di snodo del traffico per aree limitrofi, diventando finalmente un vero spazio pubblico rappresentativo, simbolico e culturale della città.

È garantita comunque l’accessibilità ai residenti, mezzi di soccorso e manutenzione con opportune demarcazioni nella pavimentazione del nuovo spazio pubblico.
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