Grattacielo Polifunzionale | Claudio Romagnolo

Tesi di Laurea di Claudio Romagnolo: “Polifunzionale nell’area del milazzese” - Anno Accademico 1996/97 - Voto finale 110/110 e Lode;

Nata come studio delle piccole realtà urbane e delle problematiche legate alla loro saturazione, questa Tesi di Laurea ha rappresentato un’impegnativa esperienza progettuale nonché un esercizio accademico, in parte, anche provocatorio.

Il sito immaginato per l’intervento è ubicato sulla costa nord della Sicilia Orientale e precisamente nel golfo di Milazzo (ME).
Un grattacielo di 53 piani progettato secondo i criteri della sostenibilità ambientale che si innalza dal cuore di questa penisola siciliana traguardando le Isole Eolie, il vulcano Etna e, al di là della sua stessa area industriale, persino la costa calabrese.

Il ‘waterfront’ orientale di Milazzo, si caratterizza, non a caso, per uno ‘skyline’ che rimanda più a scenari tipici di una Metropoli, che di una Cittadina di Provincia, laddove infatti la copiosa presenza di elementi verticali, sia della Centrale Termoelettrica che della Raffineria, fanno di questo territorio uno scenario ‘smaliziato’ nei confronti di uno sviluppo verso l’alto.

Il progetto, dalle ricadute non solo urbane, organizza un volume monolitico che riduce l’impatto visivo ad un segno puro ed immediato: Un vero è proprio ‘landmark’ pensato come accentratore di tante attività sparse nel territorio, dagli uffici pubblici agli spazi culturali, dagli alberghi alle abitazioni di lusso, dai parcheggi alle attrattive panoramiche e turistiche.

Sviluppandosi da una circonferenza di 40 metri di diametro, la torre rastremata si eleva fino ad oltre 200 metri allineandosi così all’altezza della dirimpettaia ciminiera dell’impianto ENEL. D’altro canto, in quanto ‘oggetto’ rivendicante uno sviluppo verticale sostenibile, l’edificio in progetto prende le distanze da quest’area industriale. Sul piano energetico, una doppia ‘pelle’ di rivestimento garantisce infatti un sistema di ventilazione naturale del grattacielo, massimizzandone illuminazione e climatizzazione naturali.

Sotto il profilo architettonico, i livelli inferiori dell’edificio rimangono a dimensione più umana e sono scanditi da segni architettonici riconoscibili e poco enfatici; la parte alta invece, astratta e riflettente, diverrebbe aperta all’impegno di raccogliere a sé le trasformazioni del paesaggio circostante.

Le forze gravitazionali che agiscono sulle strutture sono enfatizzate dall’inserimento di materiali pesanti alla base, mentre le parti sommitali si assottigliano in giochi volumetrici sempre più leggeri e rarefatti. La pressione del vento è mitigata dal grande foro circolare che, rimandando all’occhio del Ciclope Polifemo (mito greco fortemente radicato tra l’Etna e le Eolie), rappresenta al contempo una vera e propria finestra sul cielo.

E’ un’architettura che stride con l’immagine tradizionale della Città Mediterranea ma, più in generale, si tratta di un momento di riflessione rivolto all’ambigua natura dei grattacieli che sta nella loro relazione tra la Città ed il cielo, nel bisogno di esistere e nell’aspirazione alla rarefazione, nella concretezza della loro materia e nella sfida alla gravità, rappresentando al contempo isolato e territorio…
Copyright: Claudio Romagnolo Architetto. Tutti i Diritti riservati.