Houses GA | Giuseppe Todaro

Private Houses Erice / Italy / 2014

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L’intenzione progettuale vuole amplificare le componenti di un luogo dove la percezione del paesaggio diviene motivo delle soluzioni architettoniche. Il progetto instaura un rapporto dialettico fra il Monte Erice, grazie alla sua posizione elevata rispetto al mare, le saline di Trapani e le isole Egadi.


Queste emergenze paesaggistiche caratterizzano le scelte formali e le soluzioni relazionali fra gli elementi che definiscono la composizione finale. Il luogo viene catapultato dentro lo spazio costruito diventandone quinta essenziale: interno ed esterno dialogano continuamente.


Il punto di partenza è l’interpretazione del baglio cercando di frammentarne le componenti attraverso la scomposizione della forma ad L e la rivisitazione della corte in una terrazza aperta sul paesaggio.


I due edifici sono collegati visivamente fra loro con delle travi che ad altezze differenti partono dagli stessi e vanno ad ancorarsi a terra e sui gradini riuscendo in tal modo a dare una idea di continuità e contemporaneamente indicando l’accesso al sistema.


Queste travi molto larghe con i loro pilastri echeggiano l’idea di portico e ritagliano la veduta sulle isole Egadi. I due corpi giocano nel creare fra loro tensioni reciproche facendo perno sul grande piano orizzontale rialzato di qualche gradino attraverso il quale avviene la scoperta del genius loci.


L’edificio allungato è costituito da due unità dove lo spazio abitato viene ottimizzato nelle piccole dimensioni secondo una lettura delle esigenze del committente. La zona giorno si apre all’esterno con un piccolo piano rialzato rispetto alla quota esterna, una veranda sospesa, e la zona notte cerca un dialogo con l’esterno con un volume aggettante finestrato presente anche al piano superiore dell’abitazione di testa, nella quale lo spazio a doppia altezza diventa cerniera della fruizione del medesimo, ma più forte nell’espressione per la posizione sul lato corto.


Il volume è avvolto sul lato maggiormente esposto all’irraggiamento solare da una parete ventilata che ritaglia l’accesso alle abitazioni dalla corte aperta sul paesaggio la quale tende ad uscire oltre le travi di collegamento dei due edifici scivolando lungo il medesimo fronte.


I volumi aggettanti della zona notte sul lato lungo scalarmente vanno diminuendo l’aggetto in contrapposizione all’inclinazione della copertura. Differentemente da questo edificio che oltre l’ingresso alle abitazioni non ha nessun rapporto con la grande terrazza il secondo edificio si apre totalmente ad essa.


Il piano terra della zona giorno è quasi totalmente finestrato cercando di creare una continuità funzionale fra interno ed esterno: il piano esterno diventa estensione dell’abitazione. La casa poggia su un basamento leggermente rialzato in marmo di Custonaci che penetra nello sviluppo nell’abitazione e dialoga con la piscina a sfioro e con una pavimentazione in teak che segna l’utilizzo della stessa nel rapporto con l’abitazione mentre la restante parte del piano esterno è in resina.


La parete finestrata è rientrata rispetto il filo esterno per accentuare questa compenetrazione di spazi e il basamento diventa estensione del piano terra amplificandone le potenzialità. Una scala parzialmente coperta dal volume aggettante conduce ad una cantina interrata su tre lati che si apre sul paesaggio con un volume aggettante che richiama quelli dell’edificio allungato.


Esternamente l’edifico è costituito dalla composizione di volumi semplici dove la zona giorno è riconoscibile per l’inclinazione della copertura e la sospensione. Questa inclinazione come nell’edificio allungato accentua il dialogo dell’intervento con il paesaggio: da forza ad una direzione, sottolinea l’intenzione del progetto.


Nella zona giorno una scala porta ad un soppalco che si apre all’orizzonte con una da una grande finestra rettangolare e dal quale si accede al tetto sovrastante la zona notte con possibilità di utilizzo dello stesso.


Lo spazio a giorno è un volume unico che va degradando lungo la direzione sulla quale si affaccia il soppalco e frontalmente ad esso un camino ritaglia la parete finestrata denunciando la sua presenza all’esterno in un ruolo formale importante nella composizione esterna e nel richiamo del focolare domestico.


Nella composizione d’insieme il progetto indaga aspetti tradizionali in chiave moderna, gioca sull’aggregazione di volumi semplici e tensioni planimetriche il tutto in un rapporto dialettico fra interno ed esterno, fra architettura e paesaggio nella risoluzione di un connubio fra natura e artificio.


Design team: Giuseppe Todaro Architect
Erice – 2014
Renderings: S. Marceca

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    Project details
    • Year 2014
    • Status Unrealised proposals
    • Type Single-family residence / Multi-family residence / Interior Design
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