DOMUS ULTIMI VALIS | Camilla Leonardi

progettazione di spazi per il ricordo e per l'anima

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La morte è un argomento difficile da affrontare poiché ci porta a confrontarci
con una serie di ostacoli, dai nostri stati d’animo interiori e le nostre paure,
a ciò che socialmente e culturalmente ci viene insegnato.
Il bagaglio storico del tema è altrettanto denso di motivi per cui noi dovremmo
temere la morte e questo stato di impotenza e irreversibilità mi ha portata a
riflettere su quali siano i bisogni e le esigenze dei dolenti, di cosa oggi viene
offerto loro come servizio commemorativo e assistenziale.
Osservando anche gli esempi di strutture adibite nel mondo e le realtà italiane,
ho voluto realizzare una struttura che accogliesse i dolenti sia da un punto di vista
psicologico che pratico, con l’intento di divenire non solo una struttura adibita a
fornire un servizio, ma un centro con funzione sociale.
In tale struttura vi sono due edifici adibiti a distinte funzioni. Il primo è adibito
all’accoglienza dei cari, alla celebrazione del rito e all’assistenza psicologica e
laboratoriale sia di adulti che di bambini.
Nel secondo edificio sono esplicate tutte le funzioni accessorie che si presentano
ai cari del defunto come incombenze di tipo organizzativo, burocratico e di
accoglienza dei parenti venuti, spesso anche da lontano,
a dare un ultimo saluto. Un’area ristoro con servizio caffetteria e catering risponde
a tali esigenze, servendo sia la zona uffici/amministrativa adiacente, che gli alloggi
posti al piano superiore e i parenti presenti nella struttura celebrativa.
Tutto il complesso è immerso nel verde poiché, come provato scientificamente, il
verde riduce gli stati d’ansia e stress e, grazie alle enormi vetrate che permettono
alla struttura di scomparire, donano la sensazione di mistica compenetrazione tra
architettura e natura.
Il mio obbiettivo era comunicare, attraverso lo stile e i materiali utilizzati, un senso
di spiritualità e non una troppo marcata religiosità, affinché ogni culto o rito civile
potesse trovare il suo accomodamento all’interno della struttura e, piuttosto,
personalizzare la zona dedicata alla veglia del defunto con aspetti che ne ricordino
religiosità e ruolo sociale.
La progettazione è stata inserita in strutture, un po’ come fossero delle scatole, ma
ciò che conta è il loro contenuto e come sono state risolte problematiche
(strutturali e psicologiche) ad oggi lasciate in sospeso in un contesto in cui nulla o
nessuno dovrebbe sentirsi lasciato solo in balia degli eventi.

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    La morte è un argomento difficile da affrontare poiché ci porta a confrontarci con una serie di ostacoli, dai nostri stati d’animo interiori e le nostre paure, a ciò che socialmente e culturalmente ci viene insegnato.Il bagaglio storico del tema è altrettanto denso di motivi per cui noi dovremmo temere la morte e questo stato di impotenza e irreversibilità mi ha portata a riflettere su quali siano i bisogni e le esigenze dei dolenti, di cosa oggi viene...

    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Cemeteries and cemetery chapels / Shrines and memorials
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