Impianto sportivo Mezzaluna Fertile | Filippo Martines

Rome / Italy / 2011

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Il pregio dell’attuale edificio è di essere semplice e lineare. La sua forma è quella tradizionale degli impianti sportivi lungo il fiume, sorti per il rimessaggio delle imbarcazioni da canottaggio, che sono caratterizzate dalla lunghezza come “l’otto con il timoniere”.


Il progetto che si presenta prevede una composizione di elementi lineari semplici, così da non prevalere nel paesaggio verde del Tevere. I volumi sono molto capienti come si vede dalle piante, ma privi di quegli elementi di prospetto che ne danno la misura: visti da lontano, grazie alla scelta di materiali, legno e superfici marmorizzate lucenti, appaiono meno ingombranti. Anche la consistenza della vegetazione ripariale e l’estensione dei campi sportivi giocano a favore di un buon inserimento nel paesaggio.


Un elemento nuovo, rispetto all’impianto esistente, è la passerella di accesso, in quota con Lungotevere Dante: essa rappresenta l’impegno del nuovo centro per le persone che possono fare sport anche con disabilità, per gli abitanti e studenti di Roma Tre che possono passeggiare come su un prolungamento di Lungotevere.


Anche i pilotis, scelti per garantire la nuova costruzione dalle esondazioni, contribuiscono all’inserimento, per l’idea di leggerezza, per l’immagine simile a un pontile fluviale.


La passeggiata culmina nella hall, realizzata su tre livelli, che offre diverse prospettive di percezione dell’impianto sportivo, del Tevere e delle sponde. Questa hall è pensata come un punto di arrivo di diversi percorsi, come la hall di un’imbarcazione: offre il divertimento di diverse prospettive dentro/fuori e di vedere le competizioni come le partenze dalla hall di un aeroporto. La grande vetrata di giorno rispecchia l’ansa del Tevere, mentre di sera illuminata diventa il riferimento topografico e la migliore pubblicità del nuovo centro sportivo.


Dall’analisi sulla particolare posizione naturalistica dell’area di progetto, dalle considerazioni di carattere sociale e sportivo, dal tema dell’accessibilità per le persone diversamente abili, infine dalla sostenibilità ambientale ed energetica, scaturisce l’idea di progetto. La zona è soggetta a esondazioni del Tevere: per evitare danni e consentire l’utilizzo del nuovo edificio anche durante le piene, è stato scelto di posizionarlo su un piano a pilotis, cioè su palafitte. Il Tevere si trova in quel punto a


circa 2 m s.l.m., l’area di progetto a 10 m s.l.m., mentre il Lungotevere Dante a 14.50 m s.l.m.


L’accesso pedonale all’area, verso la club house si sviluppa su una passerella a quota 14.50 m s.l.m., che collega direttamente la strada con il nuovo edificio. La giacitura di questa passerella è ortogonale alla strada ed è pensata come una promenade con spazi di sosta per traguardare i campi sportivi e le competizioni. Nelle ore notturne questo luogo si trasforma, grazie ad una illuminazione d’effetto, in un ingresso importante, di rappresentanza, che conduce alla club house. L’accesso attuale viene invece rimodellato con una nuova pendenza dell’8%, ottimale per permettere l’accesso anche a persone diversamente abili; resta adibito al transito di auto e pullman verso il parcheggio e di mezzi di servizio diretti al nuovo edificio (carico e scarico merci, smaltimento rifiuti), infine per i pedoni direttamente verso i campi. Il


nuovo impianto sportivo presenta 5 campi (rugby con spalti, 3 calcetto e 1 polifunzionale con spalti) serviti ognuno da 2 spogliatoi dimensionati per accogliere


squadre numerose: è possibile lo svolgimento contemporaneo di 5 competizioni sportive.


La qualità del paesaggio ha suggerito che i nuovi campi, realizzati in erba sintetica, poggino su una fondazione in terra stabilizzata e armata, e non sulla platea in cemento armato: questo per evitare il più possibile di alterare il micro ambiente naturale e ottenere una struttura altrettanto funzionale e sicura ma anche del tutto reversibile e quindi sostenibile. Inoltre al di sotto del terreno stabilizzato dei 5 campi è prevista l’installazione di un sistema di captazione geotermico di superficie. In questo modo e in maniera del tutto gratuita si può condizionare l’intero edificio durante il periodo sia invernale che estivo e produrre acqua calda. Infine anche il soleggiamento diretto sull’erba sintetica contribuisce al surriscaldamento per irraggiamento del liquido frigorigeno che passa all’interno delle serpentine di captazione: nel periodo invernale questo liquido riscalda gli ambienti interni, nel periodo invernale attraverso una pompa di calore e un inverter si raffrescano gli spazi interni (questo sistema è molto simile al ciclo frigorifero: le serpentine esterne si surriscaldano mentre all’interno del frigorifero si arriva ad una temperatura di 4°).


Un sistema di canalizzazione per tutta la superficie dell’intero impianto sportivo convoglia l’acqua piovana in due cisterne di raccolta. La prima servirà come riserva per i VV.FF., mentre la seconda per l’irrigazione del parco e per lo scarico dei servizi igienici: questo per evitare l’utilizzo di acqua potabile, garantendo quindi un enorme


risparmio in termini di costi e risorse. Infine c’è la possibilità di installare un semplice sistema di compostaggio dei rifiuti organici provenienti dalle cucine e dalle potature del centro sportivo stesso, ottenendo quindi ottimo concime e minimizzando gli scarti diretti in discarica, ridotti a solo materiale secco.


Anche il nuovo fabbricato ha giacitura ortogonale alla strada e dunque parallela al passaggio in quota 14.50 m s.l.m., offrendo al pubblico prospettiva principale quella sui campi, stando comodamente seduti alla club house o sulle terrazze panoramiche. Il programma funzionale individua una importante disponibilità di spazi serviti e serventi. La zona uffici/direzione/stampa, alloggio del custode, centro di primo, servizi per i campi e la hall d’ingresso si trovano al primo piano pilotis. La hall si sviluppa su tre livelli, quota terreno, q.ta 14.50 e q.ta 19.50, in un volume completamente vetrato e orientato verso sud, che nelle ore notturne, attraverso il sistema di illuminazione, si trasforma in uno spazio di rappresentanza, di elemento di richiamo, come un totem luminoso. Nel periodo invernale questo volume funge da serra, accumulando il calore per irraggiamento solare, ridistribuendolo gradualmente agli spazi circostanti. Durante il periodo estivo un sistema di lamelle orientabili (brise-soleil) evita il soleggiamento diretto, costituendo una seconda pelle intorno a questo volume, mantenendolo quindi fresco. Infine la copertura di questo volume è costituita da un piccolo impianto fotovoltaico e pannelli solari per la produzione di energia elettrica e acqua calda.


Al secondo piano si sviluppa la grande sala polifunzionale che può ospitare pranzi e cene fino a 100 persone, riunioni, premiazioni, performance di ballo, eventi enogastronomici. Un sistema di pareti scorrevoli per ripartire lo spazio interno permette il contemporaneo utilizzo di questo spazio, ottenendo aule più piccole per proiezioni, riunioni di squadre con il proprio allenatore, momenti didattici e di avvicinamento allo sport per tutte le età e per persone diversamente abili.

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    Project details
    • Year 2011
    • Client Vo2Max S.A.S. - Dipartimento Sport, U.O. Gestione impianti sportivi, Comune di Roma
    • Cost 3.000.000,00 €
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Theme Parks, Zoos / Sports Centres / Sports Facilities / Bars/Cafés / Restaurants / Discos, Clubs / Interior Design / Leisure Centres
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