The Opposite House | Kengo Kuma and associates

Beijing / China / 2008

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L’architettura esterna dell’hotel è disegnata da una facciata continua in vetro smeraldino che intende offrire una interpretazione in chiave moderna del tradizionale paravento cinese. Anche all’interno, texture e colori nascono come vivace commistione di moderno e tradizionale. Una “esperienza spaziale” di luce ed estensione che trasforma completamente l’hotel dal giorno alla notte.

“La scatola verde smeraldo che racchiude l’interno – spiega l’autore del progetto - rappresenta la calma di una foresta urbana all’interno del vivace scenario di Sanlitun”.
“Un piccolo lussuoso hotel contemporaneo – continua Kuma – è un equilibrato insieme di pubblico e privato. Deve offrire un rifugio confortevole e al tempo stesso creare un’atmosfera vibrante per una fluida fruizione degli spazi pubblici. È a tal fine che abbiamo addolcito ogni netta demarcazione degli spazi”.

The Opposite House accoglie 99 stanze su una superficie complessiva di circa 14mila metri quadrati distribuiti su otto livelli. Dieci le suite, ampie 70 metri quadrati ciascuna.
“L’architettura dell’hotel – spiega Kuma – è stata sviluppata partendo dalla tradizionale pianificazione cinese di abitazione a corte, che contiene spazi privati con un cortile centrale. In una analoga distribuzione, tutti gli spazi dell’albergo si sviluppano attorno ad un ampio atrio centrale”.
Il nome stesso del progetto - The Opposite House - deriva dalla traduzione di un termine cinese con cui viene storicamente indicato un edificio, situato sul lato opposto di un’abitazione disposta a corte, destinato ad accogliere ospiti importanti.

Il “cavernoso spazio pubblico” che accoglie gli ospiti al livello del basamento è diviso in cinque ambienti, esteticamente diversi, con ristoranti e bar di design.
Passando dall’area pubblica alle stanze degli ospiti, si può percepire la continuità della sequenza spaziale attraverso una serie di pareti luminose realizzate con materiali differenti.
Un ascensore conduce in uno spazio denominato “The Egg”, la cui volta ellittica offre ai visitatori la sensazione di fluttuare nell’aria.

Tutte le stanze sono state immaginate come open space, con pavimenti in legno e inondazione di luce naturale. Tocchi di décor cinese tradizionale come le cassapanche di quercia antica riportano la mente a Pechino. Risultato dell’incontro fra due tradizioni diverse, anche i bagni: vere micro-spa, con vasche da bagno scavate nella quercia e avvolgenti docce rain-shower.
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