RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MERCATALE - Partecipazione

Concorso internazionale di idee per la riqualificazione di Piazza Mercatale a Prato - Arch. C. Lo Curto, Arch. E. R. Mazzola, Arch. V. Minutella Prato / Italy / 2002

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RELAZIONE TECNICA


 



Principi generali del progetto


Sottratta all’alveo del fiume Bisenzio, Piazza Mercatale nel passato è stata oggetto di successivi interventi volti a ridimensionarne, in modo diverso, la sua interezza: la costruzione dei tiratoi al centro della piazza, alla fine del 500, e il ridisegno, nel 1783, ad opera del Valentini. Questi diversifica l’intervento progettuale con due differenti geometrie frammentando l’unitarietà della piazza.


Nella piazza Mercatale è possibile ancora oggi riconoscere i caratteri di uno spazio urbano singolare capace di assorbire per la sua dimensione la eterogeneità architettonica degli elementi che la costituiscono.


Le Case Nuove, i Tiratoi del 1783 non più esistenti, lo stesso sistema tipologico di aggregazione delle singole unità edilizie sono esempi di un corretto modo di rapportarsi a scala adeguata alla dimensione della Piazza per definire il perimetro edificato senza costruire relazioni forti tra le parti più significative.


Dopo la perdita della sua originaria funzione di luogo del mercato e della rappresentazione la Piazza Mercatale è stata oggetto di una continua perdita di valore fino ad essere destinata, oggi, a parcheggio pubblico urbano.


Per il Mercatale abbiamo inteso progettare una “non piazza” un luogo non più destinato ad accogliere grandi folle di persone, cosi come tradizionalmente avveniva, ne tanto meno uno spazio metafisico la cui suggestione per l’assenza dell’uomo e la presenza delle sole architetture ci ricorda alcuni quadri di De Chirico, quanto piuttosto uno spazio che della piazza sappia recuperare la ricchezza delle relazioni tra le singole architetture, coerentemente all’uso a cui esse sono destinate e, che sia capace, di rimando, di evocare immagini di grande forza espressiva al fine di rafforzare il carattere memorabile e di unicità che il Mercatale già in sé possiede.


 



Il giardino


Intendiamo progettare un giardino, non un giardino alberato costituito da una ricca varietà di essenze arboree, ma un grande piano erboso, posto ad una quota più bassa, rispetto alla quota attuale della piazza. Il giardino, ripartito da una griglia di sentieri con parterre geometrici attraversati con schema a quinconce da passaggi diagonali, rievoca col suo disegno i giardini rinascimentali. Disporre il giardino ad una quota più bassa significa potere immaginare la piazza, colmata nel tempo per ragioni funzionali, nella sua condizione originaria. Un’operazione simile ad uno scavo archeologico per rinvenire la memoria del sito e riprogettare la sua natura originaria di distesa erbosa.


L’operazione progettuale di svuotare piuttosto che riempire, sottrarre e non aggiungere, oltre a risignificare il vuoto, destinandolo ad un uso diverso rispetto all’attuale, intende rafforzare il “bordo” del Mercatale potenziandone le diverse attività che vi si svolgono. Il perimetro del grande vuoto diventa il luogo lungo il quale si strutturano nuovi spazi urbani più adeguati alla scala edilizia delle architetture esistenti e idonei ad accogliere nuove funzioni urbane quali i mercati tematici, settoriali, tipici, le mostre temporanee e quant’altre attività che per tradizione nella città di Prato si svolgono. In una cornice in cui il giardino svolge un ruolo fondamentale di qualificazione e decoro urbano. Il giardino, tout de niveau, dimensiona con la sua geometria regolare il sito sovrapponendosi, apparentemente incurante, alla sua irregolarità. Un fuoriscala per un luogo dalle difficili relazioni, un segno forte adeguato anche alla scala del paesaggio extra moenia con una sequenza di rapporti figurativi: a scala urbana con il costruito delle cortine degli edifici circostanti che lo delimitano ed a scala territoriale con le colline che lo sovrastano e lo cingono.


 



Il nuovo portico del Mercatale


Sul lato opposto alle Case Nuove abbiamo progettato il nuovo edificio polifunzionale del Mercatale a fronte del Palazzo Gini posto là dove la geometria della piazza Mercatale cambia direzione e dove la cortina edilizia mostra discontinuità aprendosi alle vie Garibaldi e De’ Saponai.


La costruzione lineare, di m. 145,50 x 10,50, si sviluppa su due livelli: al livello superiore il portico adibito a mercati tematici; alla quota del giardino una struttura polifunzionale  da adibire prevalentemente a manifestazioni culturali, su cui  confluiscono le varie direzioni dei percorsi del giardino. In continuità con l’uso degli spazi interni dell’edificio, il giardino si presta ad essere utilizzato per installazioni d’arte contemporanea (le sculture inserite nelle viste prospettiche di progetto sono dello scultore basco Eduardo Chillida). 


Il portico, al livello superiore, non ha relazioni interne con la parte sottostante dell’edificio in considerazione che i due livelli assolvono funzioni diverse. Il suo allineamento si contrappone al fronte edilizio esistente che, nel tratto compreso tra la via Garibaldi e il vicolo Gini, si arretra a formare una lieve concavità. La nuova Piazza Mercatale è definita dal fronte di Palazzo Gini, dalla vicina Chiesa, dalla fontana del Magheri e dal nuovo portico, elementi ricorrenti nelle piazza italiane. In considerazione della facilità di connessione con il centro storico, ai piani terra degli edifici del Mercatale sono previste funzioni commerciali ricreative e di ristoro.


Il portico stabilisce un rapporto con la dimensione del fronte delle Case Nuove di cui ripropone idealmente lo schema compositivo invertendone l’ordine. Il lato ovest per la sua altezza si relaziona con gli edifici preesistenti, l’altro lato per la maggiore altezza determinata dalla differenza di quota si relaziona con il giardino, 


Sul fronte ovest degli edifici in prossimità delle mura sul Bisenzio abbiamo previsto il  completamento dei portici già esistenti destinando i piani terra ad attività artigianali. 


Per l’ex casa del Fascio si ripropongono in facciata le logge originarie. Al suo interno sono previste, al piano terra, attrezzature di interesse turistico e, ai piani superiori, spazi espositivi dell’artigianato di Prato. Gli spazi interni del Bastione delle Forche, oggi interrati, saranno destinati a museo delle tecniche artigianali.


 



Il parcheggio pubblico


I problemi connessi alla sosta vanno risolti prevedendo sistemi di parcheggio multipiano interrati o fuori terra, dislocati strategicamente nella città e collegati con una efficiente rete di trasporto pubblico urbano. Riteniamo che non sia più possibile destinare in modo indiscriminato spazi urbani per la sosta delle auto. Prevediamo, pertanto, la realizzazione di un parcheggio interrato, su più livelli, al di sotto della sede stradale della via Arc. Martini, per un numero complessivo di 600 posti auto a servizio anche dei residenti.


L’accesso e l’uscita avvengono dalla via Arc. Martini attraverso rampe carrabili. La vicinanza a Piazza S. Marco e a quel settore della città caratterizzato da attività terziarie, direzionali e residenziali, rende l’area idonea per la previsione di un parcheggio a servizio di gran parte del centro storico. Al fine di risolvere la difficoltà di attraversamento della via Arc. Martini, si prevedono dei collegamenti verticali ai vari livelli del parcheggio con uscite poste in prossimità del complesso edilizio che ospita gli uffici del Comune , delle Poste e degli studi professionali. Inoltre per consentire una permeabilità della cortina delle mura del Bastione verso il centro storico si prevede un attraversamento interrato di tipo meccanizzato (tapis roulant) con uscite alla quota del nuovo giardino del Mercatale e alla quota del portico delle Case Nuove. Le comunicazioni con i quartieri al di là del fiume e verso la stazione e il nuovo parcheggio interrato del Serraglio dovranno essere valutati in una programmazione di viabilità generale riguardante tutta la città. Per la nuova area del Mercatale prevediamo delle zone a traffico limitato per i residenti e a servizio delle attività commerciali presenti. Le  zone interessate sono quelle di via S. Antonio e quella compresa tra l’edificio delle Case Nuove e le mura del bastione delle Forche.   


 

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    Project details
    • Year 2002
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares
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