SCUDERLANDO 121 wine bar & restaurant | Carlo Chiappani
Verona / Italy / 2015
Il progetto nasce dalla richiesta del proprietario nonchè chef del ristorante, di creare un ambiente in cui potessero coesistere senza prevaricazioni le attività di gastronomia, wine bar, birreria e ristorante e nel contempo che tutte le categorie di avventori si sentissero a loro agio.
L'architetto d'interni Chiappani ha così optato per una demolizione di alcune tramezzature interne, ridisegnando la morfologia del locale. La cucina, completamente a vista da un affaccio sul bar e sulla saletta/filtro interna, è diventata il fulcro su cui ruotare l'intera attività.
Il cliente che entra nel locale ha come primo impatto l'angolo gastronomia in cui lo Chef Thomas espone quanto preparato in cucina la mattina in base alle materie prime che reperisce al mercato. Grande attenzione viene riservata anche alle eccellenze del prodotto italiano con la ricerca di produttori attenti alla qualità degli alimenti. Si trova quindi a seguire il banco caffetteria con uno spazio dedicato alla spillatura e una work station per i cocktail.
Per chi invece di vivere il locale nella parte adibita a wine bar-birreria, dove il cliente può godere di due facciate con grandi serramenti, cerca un angolo in cui rifugiarsi può sciegliere una delle salette all'interno in cui gustare le prelibatezze servite dallo staf dello Scuderlando.
L'architetto d'interni ha selezionato un mood di materiali pietra-ferro-legno che abbinati tra loro creano una malgama che accompagna il cliente nei vari passaggi cromatici. La pietra rappresentata dal marmo rosso verona, legata quindi al territorio di appartenenza. Il ferro, lasciato invecchiare ed arrugginire per poi fissarlo con della vernice all'acqua e opaca. Il legno con un sapiente recupero di legno vecchio dai casolari della campagna circostante, trattato con una lavorazione a spazzolatura e verniciato con cera gloss0. La ceramica con l'abbinamento di una meravigliosa piastrella legno quasi identica al legno del rivestimento con un pavimento e rivestimento in Maiolica che si ispira alla tradizione. L’artigianalità del prodotto decora l’ambiente di luce arricchendolo di equilibrio e fantasia impreziosendo l’atmosfera di eleganza e design. Il mattone nella parete di fondo per accentuare questa ricerca e bisogno estremo del ritorno alle tradizioni contadine.
Interessante l'utilizzo di una serie di reti elettrosaldate sospese sopra il bancone del bar che giocano tra loro intersecandosi su altezze sporgenze diverse, indispensabili dice l'architetto per abbassare lo sguardo rispetto ai prodotti esposti e a ridisegnare le altezze del locale come un filtro.
Non da ultimo la parete a sud in cui domina una scaffalatura a nido d'ape irregolare strutturata da suddivioni verticali minimali consentite dall'utilizzo per tale scopo da lamiere di ferro su cui sono stati fissati dei ripiani in legno a forte spessore. A lato una vetrina in cui capeggia una pupitre verticale della ditta Ferrari di Trento con una selezioni di vini invidiabile.
La cosa che ha colpito maggiormente è stata la scelta ardita dell'architetto di pittare soffitti e pareti e tutta la struttura architettonica con un unico colore che è un ral marrone grigio 8019. La scelta di questo colore è stata determinata dalla volontà di annullare i confini dell'architettura del negozio in modo che gli spazi e dimensioni interne dei locali non siano più percepibili e che le parti lignee e il rossastro del ferro arrugginito diventino la componente dominante del progetto.
Infine non si può tralasciare di fare una capatina al bagno. Delle bellissime porte riproducenti quelle di una struttura rurale una volta aperte aprono il sipario come a teatro in cui un'allegria di colori rapisce il cliente. Tutte le pareti sono state rivestite da un patchwork di ceramiche in cui la mano di un sapiente posatore guidata dal gusto dell'architetto hanno creato un opera d'arte. Non manca neppure un'accenno ludico creato dall'uso di casseruole in alluminio come lavabi. Il miscelatore a pedale termina con un rubinetto realizzato artigianalmente con un tubo di rame.
Tutto è progettato a misura
Il progetto nasce dalla richiesta del proprietario nonchè chef del ristorante, di creare un ambiente in cui potessero coesistere senza prevaricazioni le attività di gastronomia, wine bar, birreria e ristorante e nel contempo che tutte le categorie di avventori si sentissero a loro agio. L'architetto d'interni Chiappani ha così optato per una demolizione di alcune tramezzature interne, ridisegnando la morfologia del locale. La cucina, completamente a vista da un...
- Year 2015
- Status Completed works
- Type Bars/Cafés / Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
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