PIAZZA DELL'ISOLOTTO | ANGELO SALAMONE

la piazza-giardino della città Florence / Italy / 2015

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Il concetto di piazza sta cambiando. Si sta evolvendo. Non è immediato accorgersene, ma ci sono indizi disseminati nei comportamenti sociali, nelle nuove idee architettoniche e nei progressi tecnologici, che non possono essere ignorati.


Nelle città a cui siamo abituati convivono entità diverse a varie dimensioni
come:


le case, tridimensionali, come scatoloni chiusi al cui interno si sviluppano la maggior parte delle attività, quotidiane e lavorative;
le strade, monodimensionionali, come nastri di asfalto che scorrono, a tratti serpeggianti, a tratti rettilinee, slalomando tra i palazzi, collegando e dividendo;
le piazze bidimensionali, larghezza e lunghezza, come punto di incontro tra la mobilità e il flusso delle strade e l’immobilità delle case e dei palazzi.


Il concetto di piazza sta abbandonando la sua bidimensionalità e sta incorporando altre dimensioni.
Sebbene ci si dia appuntamento sempre meno in piazza, e sempre più in luoghi virtuali, il ruolo della piazza non tramonterà.


Chi vive in città è sempre di più alla ricerca di un habitat e di servizi di livello. Il cittadino è disposto a rinunciare alla qualità dell’ambiente per soddisfare i propri bisogni di vita: fruibili momenti di aggregazione per gli anziani, servizi e aree disponibili per i disabili, aree verdi attrezzate per soddisfare le necessità dei bambini.


 



ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI


L'idea principale del progetto è quella creare punto di ritrovo attrezzato degli abitanti del quartiere; un luogo che favorisca l'aggregazione, che possa ospitare il mercato giornaliero di quartiere, eventi, conferenze, cene all'aperto, spazi espositivi e che richiami clienti nei negozi esistenti, o solo per visitare la piazza stessa.


La riorganizzazione degli spazi aperti, mediante l’azione di nuova e più ampia pedonalizzazione, ha posto come fulcro l'abitante del quartiere, attenzione tradotta nel potenziamento e nella “rivisitazione” del disegno degli elementi urbani mirato a incrementare la socialità e la vivibilità del luogo.


La piazza viene dunque interpretata attraverso la triplice esperienza dell'ampliamento della sosta pedonale, dell’attraversamento pedonale con collegamento diretto al Parco delle Cascine e della viabilità minima autorizzata per le operazioni mercatali e di servizio.


Il percorso carrabile viene lasciato marginalmente sul lato dove sono stati raggruppati tutti i parcheggi prima presenti al centro della piazza. Il parcheggio, sebbene rivisto e riorganizzato, viene lasciato sulla parte nord della piazza.


L’idea guida è stata quella di progettare uno spazio flessibile da vivere e fruire, al tempo stesso, nella sua interezza e nelle sue parti, legato sia alla quotidianità sia alle occasioni eccezionali: uno spazio in cui l’individuo si senta “contenuto” seppur libero di decidere del proprio permanere. Per questo la piazza è pensata come spazio flessibile, facilmente attrezzabile secondo gli eventi che ospita grazie al disegno della tettoia-giardino così strutturata da costituire elemento di ricucitura con l'asse verde di quartiere, ordinatore dello spazio, dei percorsi, del mercato e nello stesso tempo tale da supportare l’offerta di servizi aggiuntivi per manifestazioni ed eventi.


 



IL VERDE


Nel quartiere dell'Isolotto sono stati censiti 1514 alberi in totale.


Ma quanto di questo verde è totalmente accessibile e fruibile dalla popolazione?


Nei tempi più recenti, e soprattutto dall’avvio della società industriale, l’uomo sembra avere smarrito la consapevolezza del ruolo fondamentale del mondo vegetale per la sua stessa esistenza.


In generale la riprogettazione di spazi urbani considera sempre al primo posto le esigenze di attività commerciali o ricreative non compatibili con il verde urbano.


Questo atteggiamento oltre a determinare il sempre più frequente confinamento del verde urbano in aree di risulta, sta sempre più contribuendo a diffondere l'errato concetto che gli alberi e il verde urbano in genere sia un impiccio e un intralcio ad una moderna vita e allo sviluppo delle città.


Si dimentica invece il ruolo fondamentale del verde nel miglioramento della qualità della vita nelle città per la loro importante funzione ornamentale ed estetica, per l'importante e fondamentale azione di mitigare gli estremi climatici del sole, del vento della pioggia e soprattutto del potere aggregativo che generare se la cumunità deve prendersene cura.


Il disegno del verde nella piazza dell'isolotto ha tenuto conto delle alberature presenti è ha cercato di “ricucire” e ridisegnare l'asse verde di quartiere (viale dei bambini) con la piazza stessa.


Per permettere la totale libertà di utilizzo della piazza per il mercato, il verde è stato innalzato portandolo al disopra della copertura della tettoia stessa, che, con il suo andamento inferiore all'9% di pendenza, permette la totale percorribilità e utilizzabilità anche a persone con ridotte capacità motorie.


Il nuovo verde pubblico è totalmente fruibile ed accessibile.


 LA SERRA


Non tutti i progetti di riqualificazione urbana sono uguali. Mentre in alcuni luoghi, per modernizzare le piazze si ritiene opportuno abbattere alberi che costituiscono i polmoni verdi delle città, in questo progetto si è pensato di realizzare una serra bioclimatica a servizio del verde della piazza ma a disposizione dell'interà comunità per i momenti di condivisione e per la riqualificazione della piazza stessa.


Si tratta di una serra da esempio di tecnologia verde in città e in grado di offrire un'occasione di incontro e partecipazione attiva in tutti i giorni dell'anno.


La serra realizzata con struttura metallica e vetro è dotata, in copertura di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.


 LA TETTOIA


La realizzazione della serra si colloca al centro di un intervento di riqualificazione verde più ampio, che prevede principalmente la realizzazione di una grande tettoia-giardino praticabile gradevole dal punto di vista estetico, utile per la raccolta dell'acqua piovana, per creare ombra, per mitigare l'effetto albedo della pavimentazione della piazza e necessario per creare copertura al mercato ed ad altre attività.


La tettoia stessa, partendo da quota piano piazza davanti il sagrato, al variare della quota , nella parte sottostante si trasforma in una struttura multifunzioni.


Lungo il primo tratto è sedute per la piazza davanti il sagrato, continuando al innalzarsi diventa luogo di gioco coperto trasformandosi in un playground accanto l'area ludica.


Continuando la tettoia diventa copertura per aree sosta attrezzate con tavoli e sedi.


Di seguito si trasforma in chiosco-edicola, in fermata di autobus, in cabina telefonica, in servizi igienici, fino a diventare copertura per il mercato.


Sul tetto è presente il giardino della piazza, realizzato con le piante che gli abitanti dell'Isolotto vorranno piantare portandole dai propri giardini. Il camminamento in copertura sarà realizzato in legno di recupero dei pallets.


Alla copertura si può accedere anche per mezzo di due scale collocate nell'asse di collegamento trasversale della piazza con i parcheggii limitrofi presenti.


L'intradosso della copetura sarà decorato con l'opera di un artista rappresentante una serie di uccelli in volo e stanti.


Cosi la copertura oltre a realizzare le varie funzioni descritte diventa essa stessa un'opera d'arte simbolo della nuova piazza dell'Isolotto.


La scelta degli uccelli è stata per rappresentare la storia e la realtà dell'Isolotto: quartiere giardino multicolorato abitato da migranti, viaggiatori liberi.


 RECUPERO


Recuperare, riciclare, umanizzare, personalizzare, non sono solo concetti appartenenti a tendenze creative o a scuole di pensiero architettonico, ma rappresentano per i tessuti urbani contemporanei una necessità oggettiva e per le amministrazioni locali un percorso obbligato per rendere più vivibili e fruibili i propri habitat urbani.


E' per questo che per le panchine nelle aree verdi è previsto il recupero quelle esistenti.


Cosi come viene recuperato il fontanello presente in piazza.


Anche per l'illuminazione pubblica il progetto prevede il riutilizzo di quella esistente con integrazione di una nuova illuminazione a led a risparmio energetito integrata nella tettoia-giardino.


Il rivestimento delle scale, delle sedute, dei servizi igienici, della fermata del bus, il camminamento in copertura ecc vengono realizzati con legno di recupero da pallets.


Verrà realizzata una postazione per il recupero degli scarti della frutta venduta al mercato, per la creazione di compost da utilizzare sulla tettoia-giardino o per essere portato via per concimare i tantissimi giardini privati presenti in quartiere.


Anche l'acqua piovana viene convogliata in delle cisterne per il recupero per l'irrigazione del giardino, per l'utilizzo nei servizi igienici pubblici e per le necessità del mercato ortofrutticolo.


 PAVIMENTAZIONE


L'intera Piazza pedonale viene pavimentata con pavimenti drenanti realizzati con granulati minerali naturali (calcestruzzo architettonico). I granuli vengono legati con delle speciali resine trasparenti che rivestono reticolando ogni singolo granulato creando lastre ad effetto naturale molto resistenti e carrabili che si inseriscono perfettamente con contesto del quartiere giardino valorizzandone ulteriormente l’aspetto e la fruibilità.


Questo tipo di pavimentazione, vista l'attività prevalente in piazza, risulta ottimale per poter effettuare un ordinaria pulizia giornaliera anche con idropulitrice.


Non è soggetto a ristagni d'acqua ed ha un ottima proprietà antiscivolo.


Il pavimento è stato progettato ad effetto tappeto naturale continuo e senza fughe e giunture per essere molto più resistente e compatto oltre per conferire un estetica di maggior valore.


Con lo stesso pavimento in granulati e microgranulati viene realizzata, utilizzando un colore diverso, la sede della pista ciclabile.


La pietra serena distingue il sagrato dalla pavimentazione diffusa della piazza nel suo insieme. Scelta, questa, dettata dal fatto che lo spazio antistante alla chiesa, nella sua storia, non è mai stato coinvolto da un pensiero organico di caratterizzazione in grado da individuarlo come spazio rappresentativo e adeguato alla scala dell'edificio di culto, poiché occupato dalla circolazione automobilistica; il progetto è intervenuto affidando alle geometrie già presenti il compito di delineare un luogo ove l’edificio e il contesto possano incontrarsi e armonizzarsi.


Conclusioni


Questa piazza sarà sempre aperta al pubblico, quindi chiunque potrà sostare sotto la grande copertura o passeggiare nel giardino e salire fino alla serra in sommità, per avere un nuovo punto panoramico verso il parco delle Cascine o semplicemente godersi il sole o il cielo stellato, in qualsiasi momento.

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    Project details
    • Year 2015
    • Client comune firenze
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Markets
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