Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza dell'Isolotto | Armando Marra

Florence / Italy / 2015

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Presupposti e principi guida del progetto



La riqualificazione di Piazza dell’Isolotto a Firenze si inserisce nell’ampia e complessa questione del
ripensamento sulla forma e l’uso degli spazi pubblici. Il tema riguarda in particolare l’ideazione di un
vuoto urbano capace di contenere e rappresentare la complessa multiformità e poliedricità funzionale
della vita pubblica di questa zona popolosa di Firenze.
Allo schema strutturale dell’attuale piazza occorre tuttavia applicare un complesso e sapiente lavoro di
modificazione, ridisegno, contaminazione, rielaborazione che ne restituisca uno spazio collettivo
aggiornato, capace di ri-configurarsi come organismo urbano vitale, utile ed effettivamente appartenente
alla contemporaneità, sia dal punto di vista morfologico che da quello dell’uso e della sua capacità
attrattiva.
Il progetto si compone di differenti elementi che puntano a risolvere le carenze consolidate della piazza e
lette nel complesso danno una visione omogenea e raffinata dell’intero intervento.
La progettazione di uno spazio così vasto e significante, come quello di cui trattiamo, è di grande
importanza e può essere un elemento essenziale per una fondata politica di valorizzazione del patrimonio
collettivo urbano; costituisce inoltre un arricchimento valutabile non solo nel suo aspetto economico, masoprattutto per il suo valore rappresentativo e in questo senso offre anche un notevole contributo al
miglioramento della qualità dell’abitare non solo del quartiere ma della città tutta.
L’intento di eseguire un corretto intervento di riqualificazione dell’area, garantendo una efficace
salvaguardia delle caratteristiche architettoniche ed urbane, non può prescindere dal considerare Piazza
dell’Isolotto come nodo di un sistema più ampio.
In questo senso, la soluzione proposta contempla una sequenza di interventi atti a costituire un vero e
proprio “sistema urbano” (da realizzarsi certamente in più fasi), in grado di mettere finalmente in diretta
comunicazione la piazza, nei suoi molteplici usi e attività, con il restante tessuto urbano.
Come non cogliere la grande opportunità di un collegamento organico e funzionale con il Parco delle
Cascine , lungo il quale il sabato mattina si collocano le bancarelle dell’ormai storico mercato. Da questo
punto di vista, piazza dell’Isolotto può diventare il fulcro terminale di un “circuito mercantile” che, dal
centro storico si sviluppa lungo l’Arno, passando per il parco ottocentesco, fino ad attraversare il fiume e
sfociare in uno spazio completamente ridisegnato, totalmente pedonale e sistemato in parte a giardino, in
parte a luogo degli scambi commerciali ed in parte ancora a luogo per gli eventi sacri.
L’attraversamento dell’Arno, che oggi si concretizza con una semplice ed esile passerella pedo-ciclabile,
potrebbe essere rafforzato con la realizzazione di un ponte dall’architettura contemporanea, secondo ipiù recenti esempi di “garden-bridges”, che permetta un effettiva connessione fra le due parti di città,
costituendo esso stesso luogo di sosta e di ammirazione.
Attualmente, tutto questo è precluso da un assetto della piazza troppo invaso dal traffico veicolare, che
ha relegato altri possibili utilizzi di quello spazio a “isole funzionali” prive di qualità e attrattiva.
Piazza dell’Isolotto va riconquistata. Le va attribuita una nuova identità ed un nuovo respiro, senza
peraltro stravolgere quelli che sono i caratteri storico-culturali sedimentati nel tempo.
Questo significa estromettere da quello spazio ogni presenza che interferisca con un’agevole e
spensierato utilizzo da parte dei pedoni, bambini o adulti che siano.


La proposta di un’autorimessa interrata va esattamente in questa direzione.
Certamente occorre tenere nel dovuto conto il rischio idrogeologico della zona; tuttavia esistono le
tecnologie per realizzare manufatti interrati che garantiscano tenuta all’acqua, anche in vicinanza di un
fiume (ne è un esempio il parcheggio interrato delle Terme di Merano, costruito a lato del torrente
Passirio).
Di qui il tema forte dell’”argine”, ovvero di un elemento architettonico che ridefinisca geometricamente e
fisicamente il perimetro della piazza, separando in maniera inequivocabile lo spazio “sicuro” da quello
adibito al traffico veicolare. Affinché non venga percepito come una “barriera”, lungo il fronte verso
l’Arno si solleva, aprendo la prospettiva verso il Parco delle Cascine.
Da questo discende lo spirito di fondo che ha guidato il lavoro: compiere un servizio alla collettività
vagliando le possibili soluzioni architettoniche per determinare quelle compatibili sia con gli obbiettivi
della Amministrazione e della cittadinanza del rione che con la vocazionalità dello spazio urbano.
Il presupposto della presente proposta progettuale di riqualificazione della Piazza dell’Isolotto sta nella
sua concreta e fattiva realizzabilità attraverso scelte progettuali che consentono di ottenere un’ottima
qualità urbana e architettonica, compatibilmente con i costi previsti dal programma dell’Amministrazione
Comunale (evidentemente, per le opere che vanno al di là di quanto previsto dal Bando di concorso,
possono essere trovate soluzioni complementari, coinvolgendo i privati, per esempio).
In questa ottica si inquadra anche il mantenimento della attuale pavimentazione e dei due corpi di
fabbrica a servizio del parcheggio interrato.


La storia del quartiere, come meglio riportato nelle note storiche, è stata sempre profondamente
connotata da una forte partecipazione dei residenti alla vita pubblica da un lato e all’uso degli spazi, siano
essi adibiti alle varie attività che a verde pubblico.
Ripercorrere oggi lo storico rapporto tra il luogo e la città circostante non vuol dire semplicemente
studiare nuove funzioni o realizzare contenitori edilizi, ma significa soprattutto insediare all’interno di
questo contesto una varietà funzionale consona alla struttura urbana originaria nel rispetto delle
preesistenze stratificate, aprendo e arricchendo di nuovi significati un brano di città così fortemente
connotato.
Le diverse funzioni a cui è stata destinata la piazza permettono di inserire nella vita quotidiana del
quartiere un tassello capace di avviare nuove azioni e relazioni su tutto l’intorno.
La lettura delle strutture nuove e preesistenti, infatti, testimonia una naturale predisposizione alla
permeabilità verso la città come nuova porta per chi arriva da fuori, come asse pedonale e ciclabile
interno e come polo di attrazione sia per le funzioni dei mercati che delle attività già presenti sotto il
portico dell’edificio esistente lungo il lato orientale della piazza.
La riqualificazione di tutta l’area non può prescindere dalla costruzione di questa attraversabilità
mediante il recupero di spazi e funzioni nell’arco della giornata, della settimana lavorativa, delle giornate
festive e delle stagioni, secondo il concetto dei luoghi dell’incontro.

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    Project details
    • Year 2015
    • Client Comune di Firenze
    • Cost € 1.000.000
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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