TAIYO Sushi Lounge | Maurizio Lai

Sushi Restaurant Milan / Italy / 2015

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Suddiviso in due aree principali il nuovo ristorante Taiyo di Via Adige, a Milano, si presenta al pubblico come un insieme di ambienti: un luminoso sushi bar e una zona lounge, dall'apparenza più calda e soffusa.


Il progetto di recupero del ristorante pre-esistente si è di fatto basato sull'analisi distributiva dello spazio, enfatizzando la particolarità dell'ambiente, costituito da una porzione anteriore affacciante sul proprio dehor e una parte posteriore dallo svolgimento longitudinale piuttosto ampio.


La scarsità di illuminazione nella zona posteriore ha dato vita al progetto di un'area lounge dai toni caldi e dalle luci soffuse, particolarmente adatto a creare una atmosfera raccolta ed elegante.


La scelta dei materiali si è cosi a sua volta declinata secondo due linee guida principali, trasparenti e luminose all'ingresso, materiche e setose nella zona lounge.


All'ingresso la zona bar è caratterizzata da un lungo bancone in legno naturale, con rivestimento del top in paper stone dal colore scuro, in contrasto con l'ampio retro bar realizzato interamente in vetro retro-illuminato e acciaio, secondo una struttura dalle interruzioni geometriche irregolari, che si spinge fino al soffitto della sala, completamente rivestito di specchi dalle tonalità fumè, a creare una sorta di costruzione immaginaria, una superficie dove l'intero locale si riflette quasi all'infinito. Completano l'installazione tre grandi lampadari circolari e filiformi, in metallo verniciato.


Alle pareti, invece, troviamo un progetto di illuminazione dai leggeri giochi di luce sulle arcate dell'ingresso e del dehor, e un grande pannello luminoso in airtex stampato arricchito da una sovrastruttura metallica a due strati con intarsi in plexiglas opalino e brunito.


La zona lounge è preceduta da un corridoio formato da una parete in boiserie di legno sulla quale si succede una scansione di fessure luminose e una contro-parete caratterizzata da un grande mosaico di specchio scuro con intagli dello stesso materiale, ma più chiaro.


La prima parte dell'area dininig è formata da una saletta composta da quattro salottini, tre dei quali sono suddivisi da una tenda formata da fili sottili che si diramano dalle spalliere in legno e specchio, alle quali si appoggiano le panche imbottite dalla linea geometrica e dal colore scuro. Completano l'arredo i grandi pannelli tappezzati sui quali si arrampicano le lampade, pendenti poi sui tavoli.


Di fronte, l'ultimo salottino è inserito a nicchia nella parete rivestita, che ospita una zona attrezzata per il servizio ai tavoli. La nicchia è caratterizzata da due pareti in vetro stampato a motivi floreali e retroilluminato.


Segue una ampia sala costituita da un panca imbottita di circa 10 metri, lungo la quale si intercalano i tavoli secondo le combinazioni più utili. La parete in lamiera trattata è arredata da quattro grandi stampe digitali dal soggetto astratto, illuminate lungo i bordi. La parete di fronte è invece costituita da una lunga boiserie in vetro retro-verniciato, scandita da un motivi geometrico a barre longitudinali interrotte da piccoli volumi luminosi in policarbonato colorato.


In questa parte del locale il contro-soffitto luminoso, realizzato in moduli di lamiera verniciata con incisioni laser, crea un senso di continuità tra le sale e l'ingresso, sottolineando le dimensioni dello spazio e, al tempo stesso, confondendo l'occhio del visitatore.


Infine, la sala sul fondo è impreziosita da una finestra che affaccia su un piccolo giardino verdeggiante, mentre le pareti ospitano un progetto particolarmente ricco di dettagli, costituito da una scansione irregolare di elementi ricurvi, rivestiti da una varietà di essenze preziose dalla finitura naturale, che lasciano trapelare lame di luce orizzontali e verticali.


Il soffitto di quest'ultima sala presenta una cornice in specchio scuro, mentre al centro si sviluppa un grande lampadario metallico dai toni bruniti, appoggiato su una serie di tele a stampa digitale che riprendono il motivo lineare dell'ingresso.


Le sedute scelte combinano il design essenziale con la comodità dell'imbottitura e il morbido rivestimento monocolore.


Per concludere, sul fronte del locale è stato completamente rinnovato il progetto di dehor, ora costituito da una grande struttura vetrata da sorretta da montanti in metallo brunito, che richiamano il colore delle pareti a tamponamento della facciata, anch'esse di colore scuro, scandite da barre luminose verticali.

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    Suddiviso in due aree principali il nuovo ristorante Taiyo di Via Adige, a Milano, si presenta al pubblico come un insieme di ambienti: un luminoso sushi bar e una zona lounge, dall'apparenza più calda e soffusa. Il progetto di recupero del ristorante pre-esistente si è di fatto basato sull'analisi distributiva dello spazio, enfatizzando la particolarità dell'ambiente, costituito da una porzione anteriore affacciante sul proprio dehor e una parte posteriore dallo...

    Project details
    • Year 2015
    • Work started in 2015
    • Work finished in 2015
    • Main structure Mixed structure
    • Status Completed works
    • Type Bars/Cafés / Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Graphic Design / Furniture design / self-production design / Building Recovery and Renewal
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