Etichettificio Veneto | DANTE CACCO

Nato dalla forte intesa fra il progettista e una committenza aperta e scrupolosa, il progetto di questo edificio industriale racchiude un’anima funzionale e una emozionale.
La prima è costituita dagli spazi razionali e formalmente puliti con cui l’architetto ha messo a disposizione dell’azienda uffici fruibili e piacevoli. Nicolli ha realizzato le finestrature a nastro che fendono i prospetti e il grande lucernario centrale, con l’intento di esaltare la luce come elemento principale di definizione dell’habitat. Gli interni, infatti, sono stati rifiniti con parapetti e pareti trasparenti così da amplificarne spazio e luminosità. La scalinata che porta al piano superiore – con gradini aggettanti rifiniti in legno naturale, come la parete su cui appoggiano – costituisce poi un caldo elemento di raccordo tra il minimalismo compositivo e il comfort generale degli ambienti.

La seconda anima di questo intervento, quella legata all’emozione, è tutta nella scultura architettonica che il progettista ha concepito sulla facciata principale, dove si incontrano i serramenti a nastro e il portone d’ingresso vetrato.
L’idea, realizzata in lastre di ottone satinato, evoca ironicamente il prodotto aziendale attraverso la forma di un’enorme etichetta, con un lembo sollevato come se stesse per staccarsi dalla parete su cui insiste. Preziosa, per la realizzazione di questa struttura, è stata l'esperienza e la cura dello scultore Giovanni Casellato supportato tecnicamente dalla Nicolli.