Little Cottage | Clara Masotti

Bologna / Italy / 2013

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Little Cottage è una piccola casa indipendente vicina al centro storico di Bologna e recentemente rinnovata per essere adibita a casa vacanza.
Con l’intento di offrire ai suoi ospiti l’intimità e l’accoglienza di una vera casa, Clara Masotti, architetto e proprietaria dell’immobile, ha voluto curare ogni minimo particolare rendendo Little Cottage il suo stesso oggetto di desiderio. “Confesso che ci pensavo continuamente. Era diventata la mia dolce ossessione. Il mio sogno era ed è quello di creare un’atmosfera che io stessa desidererei trovare quando mi trovo o in un posto nuovo e sconosciuto in vacanza o per lavoro. Una casa lontana da casa, come molti clienti mi hanno detto. Progettare e costruire per gli altri come se lo si dovesse fare per sé stessi è quello che ogni architetto dovrebbe fare perchè i luoghi che viviamo, che visitiamo e che abitiamo hanno una fortissima influenza sul nostro benessere psicofisico”.
Clara ha vissuto in questa casa fino alla nascita di Ettore, il suo primo figlio, quando si è dovuta spostare in una casa più grande. “E’ stato un amore a prima vista – confessa – Nonostante il vecchio e malridotto bagno, il pavimento in piccole piastrelle bianche, il soggiorno piuttosto buio ed il giardinetto invaso dall’edera, ho subito individuato le potenzialità di questa piccola abitazione situata a pochi metri dalle mura cittadine in un quartiere residenziale di Bologna, vicina a negozi, fermata dell’autobus ma soprattutto perché indipendente a un solo piano quindi dotata di due spazi privati all’aperto: un piccolo giardino sul fronte e una corte interna silenziosa sul retro. Nonostante sia al piano terra la casa è priva di umidità perché è sopraelevata dal terreno con un solaio ventilato. I muri sono spessi e in mattoni pieni, i soffitti alti, i decori semplici della facciata tipici della fine dell’800. “Avevo spazio per il mio cane, potevo parcheggiare comodamente l’auto nella strada privata di fronte a casa e lasciare la bicicletta nel giardino; mi piaceva inoltre l’idea di non essere vincolata ad un condominio, quindi poter anche organizzare piccole feste con gli amici senza disturbare i vicini! Mi sentivo che in quella casa avrei potuto godere di uno spazio intimo, di poter disporre di un piccolo giardino da coltivare e in generale sentivo che avrei potuto esprimere al meglio la mia personalità. Nonostante le dimensioni ridotte (Little cottage non supera i 50mq tant’è che i vicini dei palazzi limitrofi la chiamavano “la casetta in Canadà”) la casa gode di un doppio affaccio che favorisce la ventilazione naturale degli ambienti e l’illuminazione variabile lungo l’arco della giornata, la cucina è separata dal soggiorno (sono contraria agli “angoli cottura” ottimi per persone estremamente ordinate o che utilizzano poco la cucina) e il bagno è finestrato (quasi tutte le case di piccole dimensioni che avevo visto avevano il bagno cieco dotato di un ventilatore rumoroso). All’interno la distribuzione e la dimensione degli spazi è ottimale, lo spazio non è sprecato in inutili corridoi di distribuzione: la porta di entrata si apre direttamente sul soggiorno dove Clara ha fatto aprire un grande lucernario che ha inondato la stanza di luce e arricchendo la casa di energia nuova e positiva. “E’ stato emozionante vedere il primo raggio di sole entrare nella stanza sotto le picconate rumorose del muratore. E’ incredibile vedere come la luce può cambiare un ambiente rendendolo così positivo e allegro. Sono sicura sia stata un’ottima spesa e che la casa abbia acquistato molto di valore. Ho poi sostituito il pavimento in piastrelle con un pavimento in listoni di rovere sbiancato caldo e luminoso ad esclusione della cucina dove è ho fatto mettere delle piastrelle in gres color sabbia-avorio con fuga molto sottile e che si intonano perfettamente con la nuova cucina bianco crema stile country.
Considerando che il soggiorno ha un’altezza di 3,50m si è deciso di spezzare la verticalità con un soppalco che crea due spazi protetti e proporzionati: quello in basso ospita il tavolo da pranzo; in alto , che doveva inizialmente servire come atelier creativo/zona relax, arredato semplicemente con un materasso ed una abat-jour in modo da servire come camera per gli ospiti che possono così godere di un po’ di privacy.
L’altro importante intervento riguarda il bagno dove è stato eliminato tutto il rivestimento in piastrelle di ceramica dalle pareti e sono stati sostituiti i sanitari, mentre la piccola vasca è stata sostituita con una grande doccia. Le pareti sono state semplicemente protette con della vernice bianca impermeabile all’acqua e solo il vano-nicchia della doccia è stato rivestito con piastrelle beije che ricorda il bellissimo effetto cromatico del tufo del Salento dove Clara solitamente trascorre le sue vacanze estive. Sono stati assolutamente evitati i mobiletti pensili per dare spazio a due grandi specchi: uno dentro la doccia, quest’ultima chiusa con un’unica ampia lastra di cristallo trasparente, l’altro lungo tutta la lunghezza della stanza al di sopra di un muretto che è servito per contenere e spostare i tubi della lavatrice, spostare, la rubinetteria del lavandino e del bidet, per inserire la cassetta del wc e per realizzare una piccola nicchia portaoggetti.
“Adoro le nicchie – afferma Clara - sono spazi protetti dove gli oggetti possono risaltare e aumentare di importanza pur nella loro semplicità, infondono sensazioni positive di calma e serenità, danno profondità alle stanze piccole o ai corridoi stretti, spezzano con armonia la linearità di una parete troppo lunga e monotona”.
Un effetto simile si ottiene anche con gli specchi. In bagno i due specchi, posti uno di fronte all’altro, crea un incredibile aumento dello spazio e indubbiamente anche i corpi illuminanti appesi su tutta la lunghezza della parete esaltano la una sensazione di eleganza, pulizia e modernità, tuttavia controllata dagli oggetti ed elementi di arredo naturali o artigianali: una conchiglia, un corallo, un piccolo quadro, l’étagerie antica color legno scuro.
Nella casa il concetto della nicchia si ripete in diverse occasioni: nel vano doccia, nella libreria dell’angolo studio, nell’angolo studio stesso ricavato in un’estremità della ben più ampia camera da letto, nei due ambienti ottenuti con la realizzazione del soppalco, nel vano finestra tra il soggiorno e la camera da letto.. All’inizio l’idea di avere quest’apertura di collegamento fra le due stanze mi piaceva perché entrando in casa volevo poter vedere il verde del giardino retrostante e favorire la corrente d’aria durante i mesi più caldi. Successivamente, con l’idea di far dormire nostro figlio appena nato in camera al riparo da rumori e dalla luce, ho pensato di tamponare questa finta finestra con un pannello. Il risultato è stato che ho ottenuto dalla parte del soggiorno una piacevole nicchia che ospita uno specchio a forma di finestra e che riflette comunque il verde e la luce del giardino antistante, mentre, dalla parte della camera il pannello, ospita l’attaccapanni che rimane così nascosto dietro alla porta.
La stanza che più rappresentativa è sicuramente il soggiorno, che funziona anche come ambiente di distribuzione. La sua luminosità e la sua verticalità la rendono un luogo dinamico e moderno, ma al contempo la ricerca dei dettagli e l’attento studio delle luci creano uno spazio intimo e protetto durante le ore serali e notturne. Il proprietario precedente aveva collocato il divano dove si trova attualmente il tavolo da pranzo; Clara lo ha invece spostato sulla parete davanti alla porta di entrata in modo che da seduti si possa godere il verde del giardinetto anziché intravedere l’eventuale disordine della cucina. Questa stanza era inoltre inizialmente riscaldata da un grande termosifone che occupava tutta la parete a fianco della porta d’entrata rendendola inutilizzabile e praticamente inarredabile. Il vecchio termosifone è stato quindi sostituito con un nuovo termo-arredo che si sviluppa in verticale a fianco della porta di ingresso alla cucina. Questo ha permesso di poter accostare alla parete un lungo e basso tavolino bianco sopra al quale si trova la tv. Il soppalco è stato poi chiuso con una balaustra che ricorda un balcone affacciato su una piazza dando alla stanza un effetto scenografico particolarmente suggestivo.
La lavatrice che si trovava nell’armadio a muro sotto il soppalco è stata spostata nella nuova cucina per lasciare spazio ad un ripostiglio sotto ed ad un piccolo armadio sopra entrambi chiusi da un pannello a filo muro che si mimetizza con l’intonaco privilegiando così l’orditura del solaio in legno del soppalco.
Nella camera da letto Clara ha fatto rivestire la sola parete di fondo, dove si trova la testata del letto matrimoniale, con una bella carta da parati inglese che riproduce una finta vegetazione con candidi fiori e i boccioli di dimensioni proporzionate all’ampiezza della parete e alle dimensioni della stanza e che dà movimento e arricchisce la stanza con colori tenui risaltati anche di sera dalle due plique poste a parete. “Lo studio dell’illuminazione è un dettaglio importantissimo – sottolinea Clara – I corpi illuminanti devono essere pensati per rendere gli spazi intimi ed accoglienti. Amo la luce calda, anche per illuminare gli esterni, la luce delle candele, le abat-jour e se è possibile preferisco installare luci dimmerabili per aumentare o ridurre l’intensità dei lampadari a soffitto”.
L’arredo è un mix equilibrato di antico e moderno. “Ho cercato di ridurre al massimo l’uso di mobili e suppellettili di produzione industriale così in cucina ho messo una bilancia comperata in un mercatino del sud italia, in salotto una libreria in legno scuro e un tavolo con le gambe tornite che ho poi verniciato di bianco, in camera un vecchio armadio fine ottocento, un mobile con cassettini e una vecchia scrivania con specchio. Amo personalizzare gli spazi con elementi di arredo ed oggetti unici preferibilmente di semplice manifattura ed antichi che mi diverto a cercare fra le bancherelle dei mercatini o dai rigattieri. Mi piacere ripulirli e curarli, ma soprattutto mi dà soddisfazione poter ridar loro nuova vita. Gli oggetti del passato sono stati costruiti con pazienza e amore per cui a parer mio sono dotati di un anima. Quindi, seppur possano avere qualche difetto, sono sicuramente più caldi e vivi degli oggetti più moderni e ripetibili e riescono a rendere un ambiente unico e indimenticabile. Anche gli oggetti devono essere speciali, capaci di accogliere le persone facendole sentire a casa e a proprio agio e non come in un’asettica e anonima stanza di albergo”.
Lo stile della casa può essere definito romantico, shabby chic o provenzale, sicuramente risente anche della semplicità compositiva dell’architettura della campagna toscana dove Clara ha vissuto i primi anni della sua vita. E’ comunque uno stile che predilige i colori chiari e tonalità tendenti al beige-corda incontrando facilmente il gusto di una clientela diversificata: dalla giovane coppia a quella più anziana fino al professionista in visita a Bologna per lavoro. Questo perché la sua neutralità cromatica e lo stile semplice e ordinato riescono a trasmettere sensazioni di serenità e accoglienza, di calore in inverno e freschezza in estate. Le verniciature sono per lo più a pennello meno sofisticate e perfette delle laccature da laboratorio ma che lasciano sempre la possibilità di interventi successivi come si usava spesso in passato. La casa infatti non intende essere lussuosa ma vuole trasmettere il suo “charme” per offrire uno spazio intimo molto apprezzato da chi si trova “straniero” in una città sia per piacere che per lavoro, un piacevole angolo di riposo.
Little Cottage esprime con originalità la volontà di offrire praticità e funzionalità insieme ad un elevato gusto estetico che sorprende positivamente il visitatore non solo attraverso le immagini pubblicate sul sito, ma soprattutto una volta arrivato e quando alla sera rincasa dopo una lunga e stancante giornata trascorsa da turista o per lavoro. L’ospite si sente inserito in un’atmosfera accogliente accentuata dal fatto che la casa è separata dalla città frenetica e rumorosa con il piccolo e ben curato giardino pieno di fiori e piante ed erbe aromatiche.
Il nome “Little Cottage” si ispira al fatto di voler sembrare una piccola casa di campagna in mezzo ai palazzi cittadini. Situata appena fuori le mura nelle vicinanze di importanti servizi cittadini dove è possibile godere di un’atmosfera intima e rilassante.
Prima di iniziare questa nuova attività di casa vacanza Clara aveva capito che il mercato immobiliare bolognese non offriva la dovuta attenzione alle opportunità che il settore turistico è capace di offrire. Ha così deciso di rinnovare al meglio la sua piccola proprietà ed il successo ottenuto ha confermato la validità della scelta e quanto sia importante fare piccoli sacrifici economici iniziali ed offrire un prodotto di qualità per avere ottimi, duraturi e costanti risultati sia in termini di richieste che finanziari.
“Ho dotato la casa di tutti i comfort per una piacevole vacanza. Anche se personalmente non ne ho mai sentito l’esigenza, ho fatto installare un impianto per l’aria condizionata, molto apprezzata dai turisti. Mi sono però anche serviti per riscaldare ed eliminare l’umidità durante i mesi più freddi quando gli ospiti prenotano all’ultimo momento e l’impianto di riscaldamento convenzionale non ce la farebbe a riscaldare in breve tempo. All’esterno ci sono due biciclette che gli ospiti possono utilizzare per godersi la città da un altro punto di vista.
Il successo e l’apprezzamento da parte di chi visita e vive questa piccola casa vacanze sicuramente è il risultato dell’amore che Clara ha dedicato a questa casa da quando l’ha abitata a quando l’ha ristrutturata passando lunghe giornate a dipingere mobili, a pulire, sverniciare, riverniciare, a studiare i particolari, le luci gli oggetti. “Da questa esperienza sto imparando molto e sto iniziando a ricevere richieste per sistemare altre case da adibire ad uso turistico. Questo mi fa molto piacere perché al di là dell’aspetto economico è una grande soddisfazione personale e professionale poter esprimere la propria creatività nel lavoro. E’ ciò che fa capire la differenza tra il lavoro di routine dal lavoro fatto con passione ed entusiasmo, che permette di creare un rapporto empatico tra chi offre e chi riceve”.

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    Little Cottage è una piccola casa indipendente vicina al centro storico di Bologna e recentemente rinnovata per essere adibita a casa vacanza.Con l’intento di offrire ai suoi ospiti l’intimità e l’accoglienza di una vera casa, Clara Masotti, architetto e proprietaria dell’immobile, ha voluto curare ogni minimo particolare rendendo Little Cottage il suo stesso oggetto di desiderio. “Confesso che ci pensavo continuamente. Era diventata la mia dolce...

    Project details
    • Year 2013
    • Work finished in 2013
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence / Tourist Facilities
    • Websitehttp://littlecottage.it/
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