Nuova aerostazione Malpensa | Caccia Dominioni & Zucca

Milan / Italy / 2015

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MALPENSA, il ponte per l’Expo
L’incarico affidatoci nell’aprile del 2001 è stato quello di dare forma ad un lay-out funzionale redatto da SEA. L'aspetto fondamentale di detto incarico comportava l'assunzione di un ruolo di supervisione e verifica di tutte le problematiche di tipo architettonico, nonché distributivo-funzionali degli elementi atti a definire l'edificio nella sua completezza (edificio esistente, corpo principale e satellite nord), dandogli una caratterizzazione maggiormente legata al contesto territoriale. Si trattava inoltre di assumere il coordinamento di tutte le funzioni, svolte da altri consulenti, relative alla caratterizzazione dell'immagine, della comunicazione, dell'illuminazione dello studio degli arredi fissi e mobili e del verde. Il tutto attraverso le canoniche fasi della progettazione: preliminare, definitiva ed esecutiva. Inoltre è stata prevista la supervisione in fase di esecuzione delle opere per verificarne la rispondenza nella fase realizzativa e dare la necessaria assistenza alla Direzione Lavori. Come accade in ogni opera la cui realizzazione si protragga nel tempo e data la delicatezza delle funzioni proprie di un’infrastruttura così specifica, nuove normative locali, nazionali ed internazionali da un lato, l’evoluzione e la composizione del traffico aereo dall’altro hanno comportato e comportano continui aggiustamenti degli obbiettivi e conseguentemente della progettazione, quando anche a volte si renda necessario intervenire nella fase esecutiva.


Gli esterni
Il nostro incarico comportava in primo luogo la decisione di come completare esteticamente l’opera con la realizzazione del terzo restante: segnatamente il corpo principale dell’aerostazione, il terzo satellite e relativo collegamento e le opere interne. Esternamente, dopo attenta valutazione degli aspetti architettonici e di quelli urbanistici, abbiamo ritenuto indispensabile dare un’immagine complessiva unitaria al corpo principale dell’aerostazione confermandone le caratteristiche estetiche e le scelte cromatiche. L’aspetto originale esteriore caratterizzato dalle vetrate a reticolo ortogonale intervallate dalla coppia di pilastri e canaloni a contenere la copertura di tipo reticolare è stato mantenuto sia verso il lato terra che verso il lato aria, modificando solo alcuni elementi di dettaglio irrinunciabili ai fini degli adeguamenti tecnico funzionali e normativi. In generale i tamponamenti dei nuovi corpi sono caratterizzati dall’impiego di cemento rinforzato GRC di colore grigio antracite alla base, pannellatura in quadrotti di acciaio porcellanato di colore grigio chiaro, fasce longitudinali di vetrocamera temprato e superfici grigliate in lamiera di zinco titanio alettata. Il rivestimento in copertura è definito da lamiera di zinco titanio di colore grigio chiaro prepatinato. Negli avancorpi lato aria (quota 0/1,50), che hanno rappresentato la novità rispetto all’esistente, abbiamo adottato una soluzione originale. Le pareti perimetrali dell’avancorpo poste a quota pista sono dotate di zoccolo in cemento rinforzato GRC a formare quadrati bombati di cm. 40 x 40 in colore grigio antracite fino a quota 1,50 mentre la porzione a raggiungere la copertura è, nelle parti cieche, rivestita da pannelli in acciaio smaltato porcellanato finita in tinta metallizzata grigio chiaro di dimensione doppia (cm. 80 x 80). Per le parti trasparenti viene ripreso l’andamento ortogonale ed il passo di cm. 240 x 240 delle vetrate dell’aerostazione mantenendo il colore verde nei profili di telai e serramenti. Agli angoli si è realizzato un elemento tronco conico fortemente caratterizzante che, oltre a proteggere dagli urti accidentali provocati dai mezzi in movimento risolve i problemi posti dalla modularità dei pannelli di facciata costituendo elemento di compensazione. La gronda a sezione curvilinea è realizzata in zinco titanio. La copertura (quota+7,90), che costituisce luogo sicuro per le vie di fuga dall’aerostazione, è stata trattata in modo differenziato proponendo una maglia in diagonale costituita da losanghe di un metro e venti di larghezza in lastre piane a superficie scabra a formare le zone di camminamento. Le zone delimitate dai suddetti percorsi sono trattate a verde. La scelta di finire il più possibile a verde la copertura nasce dalla constatazione che tale soluzione prolunga la durata della copertura, costituisce un miglior isolamento acustico ed un migliore isolamento termico, e riduce, trattenendole, le polveri sottili. Sulla copertura sono allocati i lucernari di evacuazione fumi a sezione ad onda e le scale di emergenza che portano al livello della pista.


Sopra all’avancorpo, in corrispondenza del cambio di orientamento dell’aerostazione, è stato realizzato un manufatto chiamato “tulipano”. Questo, collegato al corpo principale dell’aerostazione sia a quota arrivi che partenze, contiene i collegamenti orizzontali e le relative zone filtro tra l’aerostazione stessa ed il collegamento coperto che porta al satellite nord. Contiene altresì i collegamenti verticali da quota 1,50 a quota 14,30 ove si trova un ampio spazio con vista sulla pista destinato alla sala VIP della SEA. La facciata, che anticipa la soluzione del tunnel di collegamento e del satellite, è stata risolta con una vetrata continua inclinata di alcuni gradi (circa 5°), parte trasparente e parte opaca, sia al fine di ridurre i riflessi all’esterno verso gli aeromobili che per mitigare gli effetti della pioggia. La vetrata continua è conclusa da una gronda curva in zinco titanio raccordata con la copertura metallica, sempre in zinco titanio, a sezione bombata. Il materiale scelto per copertura e gronde costituisce la parte visibile di un sistema che doveva in primo luogo dare le massime garanzie in termini di isolamento termico ed acustico e di impermeabilità; in secondo luogo doveva essere non riflettente, mantenere inalterato nel tempo l’aspetto esteriore, essere poco sporchevole, assicurare la durata dando luogo alla minor manutenzione possibile. Esaminati diversi sistemi adatti alla forma della copertura e delle gronde così come progettate, la scelta cadde sul pacchetto che più si adeguava ai parametri sopracitati. Il sistema prevedeva che la “pelle” fosse in zinco titanio. Dal “Tulipano” si diparte il collegamento al satellite nord. L’elemento, che si attesta sugli arcarecci in cemento armato preesistenti, riprende sostanzialmente le caratteristiche del “tulipano”. Infatti ad una base a nastro in zinco titanio seguono le vetrate, parte trasparenti e parte opache cui fa da coronamento la gronda sagomata a sbalzo a protezione delle stesse. La copertura è a sezione curva interrotta dal camminamento che è allo stesso tempo via di fuga e percorso dedicato alla manutenzione. Le vetrate suddivise in tre ordini, di cui l’intermedio opaco a mascheramento della soletta, sono inclinate verso l’esterno. Come nel “Tulipano” si è prevista una struttura di sostegno delle stesse a scomparsa. La sezione che si viene a creare è quindi di tipo trapezoidale, variabile a causa dei diversi angoli di approccio dei due livelli (q.1,50 e 7,90) e del minore dislivello nella parte centrale piana. Anche il satellite nord va ad innestarsi sulle esistenti strutture in c.a. realizzate a suo tempo e di conseguenza le dimensioni sono uguali a quelle dei satelliti preesistenti. Varia ovviamente l’aspetto esteriore che per forme e materiali rispecchia le caratteristiche dei corpi di nuova realizzazione. Nel corso dei lavori sono state oggetto di modifica le due torri agli angoli del satellite che ora dotate di un terzo livello direttamente collegato attraverso un pontile fisso con la sala VIP posta a quota 11,64, anch’essa oggetto di ampliamento con l’aggiunta di due “orecchie” con vista panoramica rispettivamente sul massiccio del monte Rosa e sul satellite centrale. Le torri sono dotate di nuovi fingher atti a raggiungere il ponte superiore del nuovo AIRBUS 380 posto a oltre otto metri da terra. Questo fingher ha la possibilità di muoversi verticalmente dal lato di aggancio alla torre e di collegare sia il piano 11,64 dedicato alle sale VIP che il 6,64 dedicato agli imbarchi. Le pareti dei nuovi fingher sono di tipo vetrato così da consentire la vista durante la fase di imbarco.


Gli interni 
Internamente la scelta delle pavimentazioni è caduta sui graniti, materiali da sempre utilizzati negli spazi pubblici, in particolare in Lombardia. Nell’area check-in si è adottata una posa a losanghe diagonali composte da serizzo grigio e bianco montorfano, mentre nel resto dell’aerostazione si trovano pavimentazioni alternate dei due tipi di granito accoppiati in varie combinazioni. I controsoffitti sono prevalentemente composti da un sistema costituito da un bandraster fisso ad andamento ortogonale in acciaio smaltato bianco di cm. 20 su cui sono posizionati, corpi illuminanti, altoparlanti, telecamere, ugelli del sistema antincendio e quant’altro, e pannelli mobili di cm. 100 x 100 che assicurano l’ispezionabilità degli impianti posti sopra il soffitto. Data la dimensione dei pannelli per evitarne il taglio si è adottata una fascia in cartongesso (circa cm. 30/50) tra pareti e soffitto. Le pareti realizzate in muratura o in cartongesso sono rivestite da pannelli in vari materiali secondo un sistema modulare che partendo dall’altezza da terra, dalla dimensione della fascia segnaletica di colore verde e dallo zoccolo in graniglia preesistenti li declina in svariate soluzioni ferme restando sia il passo di cm. 120 che i sotto moduli (60 e 30) e le linee orizzontali di posa; il rivestimento base è composto da: -zoccolo alto cm. 30 in granito nero africa, -prima fascia di cm.80 in acciaio bugnato, -seconda fascia alta cm. 120 in vetro retro verniciato in grigio chiaro metallizzato, -fascia segnaletica verde scuro di cm. 50, -pannelli in cartongesso verniciato in bianco a raggiungere il controsoffitto. I pannelli sono assicurati alla retrostante struttura verticale di sostegno da una serie di pressori orizzontali che assicurano un facile e veloce smontaggio per poter inserire già oggi ma, anche in tempi successivi, i monitor “infovoli”, i pannelli di sicurezza per l’evacuazione in caso di incendio, informative varie, nasp anticendio, cassonetti luminosi pubblicitari e quant’altro si rendesse necessario. La composizione base del rivestimento si presenta, a seconda delle aree e delle specifiche necessità, modificata. In alcuni casi il primo ed il secondo pannello sono stati riuniti in un unico pannello in acciaio, in acciaio bugnato, in vetro retro verniciato o in materiale vinilico grigio chiaro.

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    Project details
    • Year 2015
    • Work finished in 2015
    • Status Completed works
    • Type Airports / Passenger Terminals
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