Concorso di Architettura LEGNOCASE | Paolo Terramoccia

Concorso di idee per una nuova tipologia abitativa unifamiliare prefabbricata Condino / Italy / 2015

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L’edificio, caratterizzato da una struttura e da un impianto architettonico molto semplice, si articola mediante l’aggregazione di tre “scatole” rettangolari che, scomposte attorno al nucleo di ingresso, compongono la più complessa architettura dell’immobile.


I tre grandi corpi di cui si compone l’edificio sono rappresentati dal blocco della zona giorno, da quello della zona notte e da quello di servizio con l’autorimessa a raso, il tutto avente come fulcro l’ingresso trasparente, da cui si snodano tutti i percorsi interni che portano sia ai singoli blocchi funzionali sia all’esterno, in particolare al portico principale.


Dal punto di vista della composizione architettonica l’abitazione si sviluppa per gradi:


1.    L’INGRESSO: localizzato e conformato in modo da consentire l’accesso a tutte le zone dell’abitazione senza creare interferenze di percorso. Infatti da esso è possibile accedere direttamente tanto alla zona giorno e allo studio soppalcato quanto alla zona notte o direttamente al portico senza dover necessariamente passare in ognuno dei predetti corpi funzionali.


Nel punto di accesso alla zona notte è stato, inoltre, posto un piccolo locale di servizio che può svolgere molteplici funzioni: di servizio igienico a supporto della zona giorno, di ripostiglio o di collegamento diretto interno con il corpo in cui si trova l’autorimessa.


2.    La ZONA GIORNO: a stretto contatto con l’ingresso, è un semplice rettangolo in cui tutte le aree funzionali sono connesse direttamente tra loro, con la possibilità di separare la cucina con una struttura muraria (come evidenziato nei disegni) o di lasciarla a vista, magari con la realizzazione di un’isola centrale che si relazioni direttamente con la zona del pranzo.


Affacciata direttamente sulla zona giorno medesima, conformata come un soppalco, è stata ideata una zona studio o di relax, collegata direttamente all’esterno con un piccolo terrazzo, posto sulla copertura del portico, e con accesso dall’ingresso immediatamente laterale al soggiorno.


3.    La ZONA NOTTE: si sviluppa perpendicolarmente alla zona giorno ed è costituita da tre camere e due bagni (uno interno alla camera principale) che si articolano lungo il disimpegno centrale da cui si giunge dall’ingresso. Due camere singole di medesima metratura si trovano di fronte al bagno della zona notte medesima, mentre in testata è localizzata la camera principale cui, dal corridoio, si accede tramite una zona guardaroba che funge da filtro tra la porzione destinata al letto e il bagno esclusivo interno, consentendo così di non creare disturbo alla zona destinata al “sonno” nel momento in cui si utilizzano sia il bagno sia il guardaroba.


4.    La ZONA di SERVIZIO e AUTORIMESSA: si trova in adiacenza all’ingresso dell’edificio e può avere un ingresso separato (come nei disegni attuali) o può essere direttamente collegata all’abitazione tramite il locale di servizio posto tra l’ingresso e il disimpegno della zona notte.


In tale blocco funzionale sono localizzate l’autorimessa, una cantina e un locale da adibire a centrale termica; qualora si ritenesse opportuno, tali locali tecnici potrebbero essere realizzati nel sottotetto non abitabile soprastante la zona notte (con accesso dal soppalco) consentendo di incrementare lo spazio destinato ad autorimessa con la possibilità di ospitare due autovetture.


Ogni zona della casa presenta gli affacci principali rivolti verso l’interno del lotto, dove è stata localizzata la piscina; sia l’ingresso sia la zona giorno hanno accesso diretto al portico, così come ogni singola camera si relaziona direttamente al solarium, concepito quasi come fosse un cortile.


In sostanza l’edificio è stato concepito per essere aperto verso il contesto in cui si inserisce, ma, allo stesso tempo, per essere raccolto attorno al centro del lotto, come se si trattasse di un’abitazione a corte, in modo da ottenere uno spazio di relazione esterna aperto, pur conservando una notevole intimità. Inoltre, sempre nel rispetto di queste peculiarità, può essere trasformato da villa singola in villa bifamiliare, utilizzando come punto di contatto il muro cieco dell’autorimessa, ottenendo appunto un edificio bifamiliare che, però, mantiene intatta l’indipendenza dell’abitazione singola e isolata.


Da un punto di vista architettonico, l’edificio rappresenta un’attualizzazione di linee più classiche, contestualizzabili in qualsiasi area geografica non solo italiana, poiché le finiture dei prospetti, qui proposte in pietra e legno integrate con l’intonaco, possono essere invertite o, addirittura, sostituite, con delle semplici variazioni cromatiche dell’intonaco medesimo, senza perdere alcuna proporzione compositiva e, di conseguenza, senza snaturare l’architettura del progetto; analogamente, si sottolinea come l’edificio stesso possa essere modificato lungo le direzioni di sviluppo sia della zona giorno sia della zona notte in modo da incrementarne o ridurne la superficie in funzione delle esigenze del singolo committente, senza alterarne l’architettura.

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    L’edificio, caratterizzato da una struttura e da un impianto architettonico molto semplice, si articola mediante l’aggregazione di tre “scatole” rettangolari che, scomposte attorno al nucleo di ingresso, compongono la più complessa architettura dell’immobile. I tre grandi corpi di cui si compone l’edificio sono rappresentati dal blocco della zona giorno, da quello della zona notte e da quello di servizio con l’autorimessa a raso, il tutto avente...

    Project details
    • Year 2015
    • Status Competition works
    • Type Single-family residence
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