Galielo | Overview Project

Progetto Flaminio Rome / Italy / 2015

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Galileo il faro della moderna Roma. Città della Scienza e Città Eterna unite dalla stessa opera
Il concept progettuale considera la necessità di prevedere nel complesso importanti e diversificate funzioni, assicurando il pieno funzionamento del sistema, propone un edificio a forte sviluppo verticale. Al riguardo sono state identificate due direttrici ognuna con un proprio carattere definito:


A) la dimensione verticale, identificata nella Torre denominata Galileo in cui sono state inserite funzioni residenziali e turistico-ricettive, ma anche nella parte terminale, una appendice dello spazio museale.


B) la dimensione orizzontale, identificata nella organizzazione degli spazi pubblici e a verde, polo museale Città della Scienza, raccolta negli edifici esistenti da riqualificare e strutture commerciali a sostituzione delle parti prive di valore storico-architettonico.

La struttura alterna spazi pubblici ad unità edilizie autonome. L’azione mimetica operata sulla struttura urbana si contrappone al dirompente valore della verticalità. In particolare, la progettazione è stata realizzata garantendo:


- La necessità di integrare il complesso, danno l’opportunità di collocare funzioni d’eccellenza;


- Controllare il costo delle opere infrastrutturali, che ben al di là degli ordinari oneri di urbanizzazione, garantiscono la sostenibilità urbanistica del maggior carico insediativo;


- Valutare la sostenibilità ambientale e paesaggistica, ricercata nel compromesso tra recupero urbano e modernità dell’edificio a torre;

A) LA TORRE DI GALILEO


La torre vuole imporsi come elemento di contrapposizione rispetto al convenzionale sviluppo della città, prendendo spunto anche da quel carattere di rottura che la scienza ha saputo assumere. La verticalità è qui intesa come una soluzione di sostenibilità, in contraddittorio con la tendenza espansionistica della città verso confini sempre meno definiti. Nello stesso tempo l’uso delle aree già costruite e ad oggi svuotate di funzioni utili, permette di proseguire l’articolazione e la stratificazione che caratterizza e rende unica la Città. La scelta tipologica, oltre ad essere un atto di responsabilità per la trasformazione urbana realizzata nel rispetto della qualità del tessuto esistente, raccoglie le istanze di introdurre nuove funzioni, in una logica contraria al convenzionale consumo di suolo. Proprio per questo, l’edificio è progettato come un nuovo elemento di riferimento nel paesaggio di questa porzione di Città. Con i suoi 180 m di altezza, la costruzione ambisce ad inserirsi nel dibattito culturale sullo sviluppo verticale in una città in cui questo tema è stato declinato solo quale appartenente da oltre 400 anni alla cupola di San Pietro (138m)

Al riguardo al trentatreesimo piano (138esimo m di altezza), nella torre è previsto un piano totalmente  vuoto da utilizzare come una grande terrazza panoramica canocchiale di un nuovo punto di vista sull’Urbe, implementando fortemente la connessione della città con l’edificio. Nella costruzione sono pensati 29.000 mq di residenze, 6.000 mq di residenze sociali, 5.000 mq di funzioni turistico-ricettive e, nel blocco più in alto, una sala polifunzionale espositiva del sottostante museo.


B) LA TERRA DI TUTTI


La scelta progettuale di inserire molte funzioni all’interno della torre Galileo consente di poter prevedere ben 30.000 mq di spazi pubblici e a verde, organizzati al fine di raggiungere 2 obiettivi: – l’interconnessione con l’esistente ed in particolare con gli spazi aperti del MAXXI; – avere una percezione dell’aspetto urbano preesistente e soltanto alzando gli occhi al cielo avere cognizione del nuovo intervento. Infatti anche all’interno del complesso, le operazioni previste dal progetto sono: – la ristrutturazione volto al riuso dei manufatti esistenti con l’inserimento dei 27.000 mq della Città della Scienza, in edifici preesistenti; – Il posizionamento di strutture commerciali per 5.000 mq sulla piazza; – La realizzazione di parcheggi nel sottosuolo. La tangenza degli stessi al progettato percorso della metropolitana, viene assunta come opportunità.

LA FEDE E LA SCIENZA
Se è vero, come ha affermato A. Einstein che “la scienza senza la religione è zoppa e la religione senza la scienza è cieca.” Allora queste due non solo non possono esistere l’una senza l’altra ma vivono in un costante equilibrio fra razionalità e irrazionalità nell’uomo. Il progetto vuole sottolineare proprio questo bipolarismo che contraddistingue da sempre anche la città eterna, ponendo la scienza sullo stesso piano della religione.

VITTORIO MINIO PALUELLO, FABRIZIO BATTISTI e OVERVIEW PROJECT.


Team: Vittorio Minio Paluello, Fabrizio Battisti, Luca Gaetano Malvasi,  Marco Tanzilli, Marco Tarquini.

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    Galileo il faro della moderna Roma. Città della Scienza e Città Eterna unite dalla stessa operaIl concept progettuale considera la necessità di prevedere nel complesso importanti e diversificate funzioni, assicurando il pieno funzionamento del sistema, propone un edificio a forte sviluppo verticale. Al riguardo sono state identificate due direttrici ognuna con un proprio carattere definito: A) la dimensione verticale, identificata nella Torre denominata Galileo in cui sono...

    Project details
    • Year 2015
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Apartments / Social Housing / Museums / Shopping Malls / Hotel/Resorts / Recovery of industrial buildings
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