Intervento nel parco di un centro giovani. Incremento della coesione sociale. | Nicola Spalanzino

L’intervento parte dal tentativo di riconnettere l’area al quartiere circostante, in modo da ottenere un migliore dialogo ed una maggiore fruibilità dello spazio verde negli usi quotidiani. L’ipotesi progettuale parte quindi dal presupposto di trasformare l’attuale Centro Giovani “Federale” in un punto di riferimento per l’intera area est della città di Parma.

Il centro offre da anni il suo servizio sociale ai quartieri Lubiana e San Lazzaro (separati dalla storica via Emilia) ed ha già visto nell’ultimo decennio la sua riqualificazione con un progetto dello studio di Architettura Bordi Rossi Zarotti e Claudio Bernardi Architetto. In questa ultima reinterpretazione dello spazio è stata la geometria, assieme alla maglia di percorsi ortogonali, ad organizzare gli spazi che hanno consentito anche di ricavare ambiti verdi da dedicare a nuove funzioni legate al carattere ludico e sportivo del parco. Le strutture sportive per il quartiere sono già state identificate in questa realizzazione nella porzione nord del comparto con alcune strutture fisse: un campo per allenamenti, un campo per il gioco del calcetto e di un’area per il beach volley che hanno inizialmente assolto le esigenze sportive più richieste dai giovani del quartiere.

Nonostante questo rinnovamento del centro il quartiere continua a non farlo rientrare nella sua quotidianità, anche come semplice attività sportiva. Per questo si è voluto sviluppare un ulteriore tentativo di riconnessione con il suo contesto urbano mettendo in risalto una delle sue principali carattestiche: l’unione tra parco e sport.
Riprendendo gli stessi tracciati ortogonali esistenti il mio intervento prevede il loro riutilizzo come filoconduttore all’interno di un più ampio utilizzo del parco attraverso la stesura di un Percorso Vita (che vede l’aggiunta di un solo piccolo tratto in quanto una parte del percorso originario è stato poi inglobato nella recinzione degli spazi tecnici).

Questa intenzione di miglioria del centro rientra in una formazione e conoscenza della progettazione partecipata che, in questo specifico caso, ha portato alla maturazione degli elaborati progettuali grazie ai diversi incontri e confronti avuti con l’equipe della Cooperativa Sociale Aurora Domus che attualmente gestisce lo spazio.

La proposta progettuale vede la distribuzione delle attrezzature per il fitness nelle aree verdi lungo i perimetri del lotto, in modo tale da mantenere integro e libero lo spazio verde centrale, seguendo così anche i chiari suggerimenti di destinazione d’uso del progetto preesistente da pochi anni realizzato.
Seguendo le differenti linee di orientamento e in base ad una distribuzione delle attrezzaure per raggruppamenti tematici sono state pensate quattro figure, ben riconoscibili e distinguibili nella pianta di progetto, ed una quinta meno riconoscibile che riutilizza però un’area preesistente già ben attrezzata.

Si arriva infine al dettaglio di ogni singola attrezzatura in merito alla propria area di appartenenza: riscaldamento, ostacoli, equilibrio, tonificazione e rilassamento.