PROGETTO DI RECUPERO DEL RIUSO DELLA CENTRALE TERMICA DELLE TERME BERZIERI Salsomaggiore Terme | Studio progettazione Architettonica ed urbanistica Ermanno Zuccheri

Con la progettazione del recupero della Centrale Termica si è cercato di ricostruire una situazione ideale per una clientela che ha bisogno di ritrovare degli spazi piacevoli che la possano impegnare per diverse ore del giorno a seconda delle proprie disponibilità ed esigenze, dal mattino alle 08,00 fino alla sera alle ore 22 o 24.

L’idea è di inserire il Berzieri in una sorta di parco del benessere, non circondato da strade o da asfalto, ma da verde, giochi d’acqua e zone per le passeggiate e il relax.

Si ritiene che debba essere reso funzionale all’uso del Berzieri il Giardinetto della Warowland, chiudendolo per sempre a macchine e automezzi vari, così come si ritiene debba essere eliminato lo stradello che dà l’accesso agli ingressi di servizio del cortile delle Terme su Via Matteotti, assolutamente inutile, per creare, pur consentendo un accesso di servizio, uno spazio pubblico usufruibile come accesso pedonale alla Centrale Termica, arricchito con verde, pavimentazioni in pietra e giochi d’acqua con rastrelliere per le biciclette, luci ecc…

Contemporaneamente sarà necessario  verificare la possibilità di realizzare due piani interrati nell’area dei platani di cui almeno uno funzionale proprio alla clientela della Centrale Termica e andrà verificata la possibilità di legare anche fisicamente lo spazio Centrale Termica e Giardino con l’Albergo Centrale magari prevedendo la parziale pedonalizzazione di Via Roma.

Le esperienze interessanti che stanno facendo sia Castrocaro che Merano, che sono realtà assolutamente diverse tra loro, confermano che ci sono due diversi tipi di clientela che si avvicinano alle Terme con un’aspettativa di benessere più ludico che curativa.

Una più tradizionale, più anziana, più riservata che forse in questo caso potrebbe prediligere il Centro benessere esistente del Berzieri ed una giovane più interessata al benessere con orari anche serali che dobbiamo cercare di catturare con un’offerta nuova e per certi aspetti sperimentale per Salso sfruttando la cornice di grande impatto scenografico come la Centrale Termica.

Sono due clientele che possono tranquillamente convivere, con due ingressi diversi e con orari diversi con scambi e sovrapposizioni che possono solo aumentare le rispettive offerte dei due servizi, uno già esistente con personale idoneo ed altamente specializzato con costi elevati (medici, estetisti e massaggiatori) e l’altro con una struttura tutta giovane da costruire che avrà nella cortesia e nella gioventù le principali caratteristiche con una elasticità nell’orario oggi non applicabile all’attuale Centro benessere.

Si pensa ad una “Fabbrica dell’Acqua” che consenta di utilizzare 6-7 piscine di acqua termale più alcune zone di trattamento che ti permettano di passare dalle 3-4 ore con la possibilità di prendere il sole o di farsi l’aperitivo sul terrazzo immersi in una piscina.

Si vorrebbe ricostruire in una “Cittadella del Benessere” la piacevole sensazione del “tempo lento che passa” mentre ci si prende cura del proprio corpo così come si faceva un tempo con il primo Berzieri (che era completo di piano Bar, barbiere, edicola, sala lettura e gioco), oppure con il Poggio Diana o ancora con la piscina Leoni.

Per il Berzieri varrebbe poi la pena di spendere due parole su come rivitalizzarlo, magari riprendendo l’idea di farlo vivere con mostre e manifestazioni di qualità (interessante l’esperienza Lancetti), riaprire il bar per gli aperitivi oppure per ricavare spazi commerciali temporanei come previsto nel primo progetto di riqualificazione poi abbandonato.