BAR EPPINGER CENTRALE | graziella bloccari

Il locale, inaugurato nel 2014, è collocato ai confini del centro storico, da un lato affaccia su un’ampia piazza pedonale e dall'altro su una serie di portici, unici del genere nell’ambito cittadino.

La richiesta era quella di moltiplicare lo spazio esistente, mantenendo alcuni temi e motivi conduttori già presenti nell’antica fabbrica di caramelle e dolci fondata a Trieste nel 1848 dalla famiglia ungherese Eppinger. L’idea di progetto, condizionata dal doppio ingresso, dall'accesso dell'intoccabile bagno preesistente, dai portici e soprattutto dal restauro del soffitto affrescato, è stata quella di risaltare le dimensioni minime del locale cercando di aumentare al massimo la capacità ricettiva dei clienti (bancone e panca) con massima flessibilità e minimo ingombro (tavolini sovrapponibili), di costruire un banco articolato, di creare un effetto prospettico “a cannocchiale” simulando, nella seconda parte del locale, una profondità inesistente e di realizzare un ambiente contemporaneo con la capacità di dialogare sia con la presenza storica del brand che del contesto architettonico esistente grazie anche all’utilizzo ricercato di materiali, arredi nuovi su disegno e autentici pezzi antichi di recupero.

In fase di inizio lavori e di demolizione si è scoperto un soffitto decorato, nascosto da un vecchio contro-soffitto e risalente alla costruzione dell’edificio cioè ai primi anni del 1900. Si è deciso di portare alla luce l’antico soffitto decorato, di pulirlo, stuccarlo e restaurarlo. Il progetto è stato ovviamente rivisto non per le impostazioni generali ma per colori, finiture e illuminazioni. E' stato un ritrovamento che ha stimolato la creatività e una visione estetica generale che se fosse cibo si potrebbe definire “fusion”. Non a caso la grande lampada, costruita su disegno, è un enorme croissant a led come tutto il resto dell'illuminazione scelta invece, con criterio museale per risaltare le caratteristiche del soffitto affrescato.