Nuovo Portale Gualdicciolo San Marino | Antao progetti

1° Premio, Partner in carica: Luigi Moretti, Team di Architetti: Jessica Zonzini,Stefano Trenta, Giulia Ciacci, Veronica Moretti Gualdicciolo / San Marino / 2014

0
0 Love 1,467 Visits Published

Il progetto è nato dalla collaborazione tra lo studio Antao e l'artista Leonardo Blanco.


Esso si prefigge l'obiettivo di non apparire come un episodio isolato svincolato dal luogo e dal tempo ma vede la collocazione del nuovo portale fondamentale per riallacciare un dialogo con la città e il paesaggio locali. L'analisi del territorio ha permesso di individuare una fitta rete già esistente di itinerari e percorsi composta da una serie di punti di interesse, quali luoghi di sosta in cui riconoscere specifici luoghi identitari, e da un insieme di direttrici che identificano il percorso e offrono scorci importanti per la comprensione del territorio. La zona del confine di Gualdicciolo in questa struttura diventerà dunque perno di un sistema di reti che si sviluppano a livello territoriale e locale.


Il tema del confine e di soglia viene riletto attraverso un organismo sistematico che comprende all’interno di sé elementi di interesse storico-artistico sparsi nel paesaggio.
Allo stato attuale possiamo constatare come la zona di confine appare come un paesaggio frammentato, che non consente la lettura delle tracce storiche nel rispetto della struttura paesaggistica esistente; questa non trova relazione con il centro abitato.
Il fosso del Re (confine di Stato), costituisce allo stato attuale una vera e propria frattura nel paesaggio, visibile dalla strada e dal parcheggio adiacenti. L'area fluviale interessata dalla tombatura non risulta ad oggi fruibile, e genera una discontinuità nel paesaggio oltre che un indebolimento nell‟impatto della frontiera. Il progetto lega il tema della porta a quello del recupero urbano.
Il portale agisce con la propria presenza sulla condizione ambientale, in parte distraendone la percezione, in parte innescando un processo di riqualificazione che tenta di ricucire e dare senso a questo territorio di frontiera. Esso diventa protagonista del processo di riabilitazione dell’intera area di Gualdicciolo, perché catalizza lo sguardo e quindi può spingere in secondo piano, nella percezione di chi entra e di chi esce, le sregolatezze edilizie che gli stanno intorno.
Il portale rivisita in chiave contemporanea le nostre tradizioni, allude al movimento come il Monte, segnato dal tempo. Il luogo e i segni di confine ci hanno suggerito la collocazione e la struttura dell’albero che inizialmente appariva come un monolite scolpito. Da qui la necessità di sviluppare attraverso un percorso di sintesi questa forma.
Il portale si presenta come un oggetto asimmetrico, con un unico appoggio (tronco) e una vela (chioma) che attraversa la strada nel punto esatto di confine. Dedicato a Guadicciolo (piccolo bosco) “Grande albero” il nome della porta.
Pensiamo che il nostro nuovo accesso debba riflettere il tempo in cui viviamo, facendo tesoro del nostro passato e della nostra memoria. Le radici affondano nel passato e sono spinta per l‟avvenire.
Un land-mark che allude al movimento.
Il portale rimane separato dalla sede stradale, ma è sospeso al limite della città. Questo diventa quindi ‘fulcro’ di tutta la composizione, essendo il punto di incontro della città, il punto di arrivo dei circuito territoriale e il punto di partenza per il percorso sviluppato lungo l’asse fluviale del fosso dl Re nell’area trasformata a parco; costituisce quindi un importante elemento di riferimento per il parco pur costituendo al tempo stesso un supporto per la città. Il contesto così riletto aiuta a conferire al portale un‟importanza non solo come opera iconica, ma come ‘luogo’ in cui si fondono storia, natura e spiritualità. Gli interventi di trasformazione comprendono anche l‟area limitrofa al portale; si è deciso di esaltare la sacralità di questo luogo suggeriamo la realizzazione di un nuovo parco sopra il tratto tombato del fiume delimitato da un doppio filare alberato esistente, in asse con la presenza del portale. Oltre a rappresentare un cammino verso la comprensione del nuovo segno di confine, il viale alberato trasversale al parco rappresenta un traccia forte nel paesaggio e pone un accento al portale quasi a voler siglare una „ricucitura‟ dei due Stati. Questo parco emerge dal sedime fluviale esistente, la chiusura attuale del fiume viene portata in quota con via Rivo Fontanelle attraverso l'pporto di terreno per ricucire quel limite che ad oggi non è fruibile. L‟acqua del fiume riaffiora in superficie attraverso una serie di bacini che fanno da sfondo al parco e alle aree di sosta al suo interno. Con questo intervento avviene la restituzione alla comunità di uno spazio simbolico nato dal confine naturale che non separa, ma UNISCE i due Stati. Il circuito territoriale e in special modo il parco della frontiera è dunque pretesto per ricucire e mettere insieme secondo un sistema organico alcune parti della Repubblica, per andare a rileggere la città in rapporto ai suoi confini naturali.
Il „Gualdicciolo‟ (piccolo bosco) si sovrappone alla facciata esistente dell'edificio della banca annullando il limite che questa poteva costituire: la quinta alberata diventa quindi punto di connessione fra il portale e la continuazione del percorso territoriale. Vegetazione e architettura potrebbero confondere i propri limiti stabilendo la continuità desiderata fra natura ed artificio.
L'individuazione di specifiche aree di intervento non preclude, tuttavia, la riqualificazione e il potenziamento di tratti di camminamenti, aree verdi e attraversamenti anche al di fuori delle stesse; la Repubblica di San Marino viene infatti considerata nella sua totalità come oggetto sul quale intervenire. Si suggerisce di traslare di 2.5 metri la sezione stradale di via Rivo Fontanelle, in modo da riequilibrare la percezione e soprattutto per poter inserire un nuovo filare alberato, che possa essere utile a filtrare le abitazioni addossate alla via e il relativo percorso pedonale esistente. Questo filare alberato restituisce simmetria alla percezione della frontiera e fa da sfondo ai blocchi in pietra che, collocati rispettivamente sulla linea di confine, annunciano esplicitamente l'ingresso in Repubblica e bilanciano il gesto del portale, protratto verso la strada. Il progetto comprende inoltre la configurazione di nuovi spazi pedonali stabilendo una connessione certa con il centro cittadino di Gualdicciolo.
Il posizionamento del nuovo portale a confine invita il visitatore a percorrere interamente il viale, divenendo simbolo e testimonianza della sacralità del luogo. In un'ottica complessiva è interessante notare come il ‘Gualdicciolo’(piccolo bosco) ricordi da vicino una spiritualità per così dire ‘naturalistica’ radicata nel luogo e nel paesaggio, nella quale natura, memoria e contemplazione diventano strumenti di comunicazione con le nostre origini. È dunque questo uno degli aspetti importanti del riconnettere luoghi ed edifici apparentemente distanti tra loro nel tempo e nello spazio: permettere una nuova lettura di un territorio, fornendo al visitatore diversi strumenti per un‟interpretazione personale di ciò che città e territorio hanno da offrire.
Il limite diventa, dunque, uno spazio definito della città che va ben oltre il semplice concetto di bordo; diventa, anzi, innesco di una serie di rapporti visivi tra la città e le sue parti, e tra la città e il paesaggio.

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il progetto è nato dalla collaborazione tra lo studio Antao e l'artista Leonardo Blanco. Esso si prefigge l'obiettivo di non apparire come un episodio isolato svincolato dal luogo e dal tempo ma vede la collocazione del nuovo portale fondamentale per riallacciare un dialogo con la città e il paesaggio locali. L'analisi del territorio ha permesso di individuare una fitta rete già esistente di itinerari e percorsi composta da una serie di punti di interesse, quali...

    Project details
    • Year 2014
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Monuments
    Archilovers On Instagram