Sede Croce Rossa Italiana | GIUSEPPE DILORENZO

Dilorenzo Giuseppe Scandiano / Italy / 2014

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Il nuovo polo della Croce Rossa Italiana è situato nella zona periferica a est della città di Scandiano in località Chiozza. Qui il tessuto urbano perde la sua compattezza e si mescola alla campagna. L’area di progetto, delimitata da assi stradali ad alta percorribilità, (via A. Moro e la Strada Provinciale 467r) si pone come occasione per ridefinire il margine urbano, come già avviene con la Strada Provinciale 37, che definisce la città costruita.


L’articolazione e la collocazione della nuova sede della CRI sono state studiate tenendo presenti due fattori, uno riguardante la conformazione dell’area e l’altro che cerca di comprendere e reinterpretare in chiave architettonica i ruoli della CRI.


ASSISTERE, PROTEGGERE e SOCCORRERE sono i fondamenti a cui far riferimento.


Il progetto evoca l’immagine di una donna che con un abbraccio assiste e protegge la vita del suo bambino, delle mani che proteggono la fiamma di una candela, allegoria della vita, o ancora la strana storia del soccorso tra “razze differenti”, un ghepardo e una scimmia.


L’accostamento di simili immagini produce strutture inaspettate, e allora questo gesto materno del cingere e proteggere si traduce in linguaggio architettonico. L’edificio assecondando le giaciture delle strade si avvolge su se stesso conformando una corte, al cui interno un albero simboleggia la vita.


Dal punto di vista architettonico vengono introdotti accorgimenti che consentono di migliorare il benessere dei volontari all’interno della sede.


 


L’area di progetto presenta due dei suoi lati prospicienti a strade con traffico veicolare che produce livelli di rumorosità elevati. Per proteggere la parte più interna dell’edificio dalla rumorosità, si adottano 2 strategie. La prima consiste nell’interporre, tra la strada e l’edificio, una cintura verde, la seconda consiste nel far crescere in altezza parte del volume che coincide con l’autorimessa e i magazzini. Tali strategie creano un sistema schermante che migliora l’abbattimento del rumore.Il volume, a sviluppo prevalentemente orizzontale con altezze che vanno dai 3.50m ai 5.10m, si presenta con una forma avvolgente che si richiude su se stessa. Ciononostante si rende permeabile e attraversabile, mettendo in continuità la parte esterna con quella più interna.


Lo spazio che si viene a delimitare rappresenta la parte più intima del progetto, uno spazio flessibile che ben si presta ad accogliere qualsiasi attività. Un recinto aperto al cielo diventa il giardino segreto, un luogo raccolto ed evocativo, consacrato alla contemplazione e alle attività che i volontari svolgono.


Il progetto adotta strategie di sostenibilità, che tengono conto dell’impatto che queste strutture hanno sull’ambiente circostante. Dal punto di vista del risparmio energetico, sulla copertura della parte più alta dell’edificio, vengono disposti pannelli fotovoltaici che assolvono, in maniera significativa, il fabbisogno energetico dell’intera struttura. Tutto il sistema si avvale della tecnologia di pannelli fotovoltaici ibridi, capaci di fornire, con un unico impianto, energia elettrica e termica. Esteticamente i pannelli sono arretrati dal bordo dell’edificio e vengono mascherati attraverso il suo coronamento.


Anche il sistema di raccolta e recupero delle acque meteoriche contribuisce alla sostenibilità dell’intera struttura. Tutte le superfici dei tetti, compresa quella del patio contribuiscono all’accumulo dell’acqua. La cisterna, adeguatamente dimensionata in modo da poter accumulare il maggior quantitativo possibile di acqua piovana, sarà posizionata nella parte sottostante della corte.


L’intero edificio gode di luce naturale, che oltre al risparmio energetico, migliora il benessere psico-fisico di chi risiede all’interno. Sui fronti esterni a sud, est e ovest dell’edificio si aprono finestre e grandi aperture, che permettono l’illuminazione degli ambienti di lavoro; all’interno invece una membrana, con differenti gradi di trasparenza, stabilisce un rapporto diretto tra interno ed esterno.


Il raffrescamento passivo sfrutta i principi di ventilazione naturale favorendo lo scambio termico tra l’edificio e l’aria a temperatura inferiore. Grazie alla porosità dell’edificio e quindi alla differenza di pressione tra l’interno e l’esterno, le masse di aria fredda vengono attratte respingendo così l’aria calda.


Il nuovo polo della CRI consente di ridefinire il sistema di relazioni e di fruizione dell’area. L’accesso all’area avviene per mezzo di una nuova rotatoria situata all’intersezione tra via della Repubblica e via A. Moro.


Un recinto bordato da alberi perimetra l’intera area mentre all’interno trova posto l’edificio vero e proprio. La struttura si presenta col chiaro impianto di un singolo corpo di fabbrica, rigirante a formare una corte. La geometria dell’edificio trova nelle istanze del contesto lo spunto per torsioni, slittamenti e variazioni volumetriche, che intervengono come deformazioni puntuali dell’impianto e forniscono la fisionomia organica richiesta dal contesto.


A est e ovest si trovano le due aree a parcheggio, rispettivamente quella per i visitatori e quella per i volontari.


La scelta progettuale è stata di considerare lo spazio libero della corte come un interno a cielo aperto, un patio che fosse la stanza più grande dell’edificio.


L’interno del patio, interamente lastricato, accoglie una seduta circolare, dal cui centro si erge un albero che simboleggia la vita.


La parte ovest e sud dell’edificio accoglie l’autorimessa e i magazzini. L’autorimessa è stata collocata in modo tale da essere facilmente raggiungibile dai volontari, disponendola in una posizione pressoché centrale e vicina alla zona notte. In questa parte della struttura riservata a magazzini e autorimessa, sono presenti tre zone relax dotate di postazioni internet ed emeroteca, che in caso di incendio fungono da compartimentazione. La parte dei magazzini a sud è quella riservata allo stoccaggio delle merci, con due celle frigorifere, alla quale è annessa una zona front office, per la distribuzione dei viveri (zona relax e compartimentazione nei restanti giorni).


La parte est dell’edificio è riservata agli ospiti ed alle attività formative, mentre quella a nord ai volontari.


Da est si accede alla struttura per mezzo di uno spazio coperto che conduce al patio. Nella zona prospiciente i magazzini, distaccati dagli uffici, si trovano una piccola infermeria e una sala conferenze da cinquantaquattro posti. Gli uffici e la sala riunioni si distribuiscono attorno ad un ambiente illuminato dall’alto da un lucernaio. Separata da una porta, ma comunque in continuità con gli uffici, si trova la zona riservata alla permanenza dei volontari nella sede. L’ampia zona relax, in diretto collegamento con la cucina, è concepita come un ambiente confortevole, provvisto di una piccola biblioteca e zona TV. La zona notte si costituisce di due ambienti, ognuno con cinque posti letto, che si affacciano su un piccolo patio, luogo di relax e contemplazione.


Tutti gli ambienti che si affacciano sul patio presentano ampie vetrate dotate di schermature avvolgibili esterne che regolano e modulano il passaggio della luce all’interno. Le vetrate a ovest e sud sono dotate di vetro opaco che cela il contenuto degli ambienti dei magazzini, ma permette l’illuminazione diffusa. A est e nord invece, vi sono vetri trasparenti, che permettono di contemplare un pezzo di natura addomesticata, la stanza più luminosa dell’edificio.

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    Il nuovo polo della Croce Rossa Italiana è situato nella zona periferica a est della città di Scandiano in località Chiozza. Qui il tessuto urbano perde la sua compattezza e si mescola alla campagna. L’area di progetto, delimitata da assi stradali ad alta percorribilità, (via A. Moro e la Strada Provinciale 467r) si pone come occasione per ridefinire il margine urbano, come già avviene con la Strada Provinciale 37, che definisce la città...

    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Status Competition works
    • Type Government and institutional buildings / multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Sports Centres / Leisure Centres
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