2008 - Progetto di massima di un parco giochi per bambini normodotati e disabili | Marco Di Lorenzo

Premesse
Il progetto preliminare in oggetto riguarda un parco giochi per bambini normodotati e disabili da realizzare nel quartiere Difesa Grande di Termoli (CB).
Il parco giochi è oggi una delle poche opportunità rimaste a disposizione dei bambini per potersi incontrare e giocare insieme all'aperto, soprattutto per chi vive in grandi centri abitati. Ecco, dunque, uno dei principali motivi che ha spinto all’ideazione di questo progetto da parte dell’Associazione “Il Mosaico” APS affinché anche i bambini del quartiere Difesa Grande di Termoli, tanto caro alla stessa associazione, abbiano la possibilità di godere di uno spazio verde concepito per rispondere ai loro bisogni.
In linea con la norma UNI 11123-2004 “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto”, il Parco è stato concepito secondo i giusti criteri di progettazione tali da assicurare la realizzazione di aree da gioco sicure, di dimensioni adeguate, ad impatto ambientale zero, facilmente accessibili e fruibili. Proprio per questo nelle righe che seguiranno in questa relazione, saranno sottolineate con note fra parentesi, tutte quelle soluzioni progettuali che rispondono in maniera diretta ai suggerimenti della suddetta norma UNI.
Si tratta, dicevamo, di un “Parco giochi per tutti”, per tutti i bambini senza alcuna esclusione, dal normodotato al disabile. Sono stati così previsti l’altalena, i dondoli a molla, il bilico, la torre con scivolo, l’arrampicata modulare, la sabbiera, il laghetto ed una speciale pedana mobile con sedute fruibile anche da bambini in carrozzella: giochi solitamente presenti in un parco per bambini ma con la differenza che questi saranno realizzati in materiali plastici riciclati.
Sarà uno spazio il più possibile sistemato a verde, pensato e costruito secondo uno spirito “universale”, con soluzioni tese a favorire l’integrazione tra i tutti bambini che lo vorranno frequentare e ad escludere ogni possibile separazione o distinzione derivante dalla realizzazione di giochi o aree dedicate a soggetti con bisogni speciali, tanto più che le soluzioni pensate per rispondere ad esigenze particolari, come quelle di persone diversamente abili, saranno apprezzate anche da chi non ne ha strettamente bisogno.
Si pensi ad esempio che il percorso costruito in modo tale da essere utilizzato da bambini in sedia a rotelle, potrà essere apprezzato anche da quel genitore che si trovi a spingere un comune passeggino o che accompagni un figlioletto che pedala su un triciclo.

Individuazione dell’area d’intervento
L’area dell’intervento risulta avere una forma irregolare dell’estensione pari a circa 880 mq, identificabile come “giardino di quartiere” (punto 4.6 UNI 11123-2004). Essa, individuabile tra il parcheggio delle scuole di quartiere (a sud), Via degli Abeti (a nord), Viale Santa Maria degli Angeli (ad ovest) ed una piazzetta con tribune (ad est), attualmente è rappresentata da un’area a giardino pressoché pianeggiante e piuttosto trascurata dal punto di vista manutentivo (verde incolto e a sprazzi, piazzole con pavimentazione sconnessa e panchine danneggiate, pozzetti di reti tecnologiche in vista, ecc.), già sufficientemente servita da un sistema di illuminazione artificiale a lampioncini.

Illustrazione del progetto
L’intervento su richiesta della committenza, come già premesso, mira a dotare il quartiere, ad alto tasso di presenze infantili, di un parchetto giochi ad alta qualità sociale ed ambientale:
- da un lato la fruibilità da parte di qualunque bambino, sia esso dotato di normali funzioni fisiche che disabile;
- dall’altro l’adozione di attrezzature realizzate con materiali di riciclo, dai giochi passando per gli arredi e finendo con le pavimentazioni.
Il parco avrà un accesso dall’attuale parcheggio della scuola limitrofa, lontano quindi dalle strade trafficate, agevolato per la fruibilità di carrozzine e passeggini da una rampa di giusta pendenza e recintato da adeguata staccionata (punto 4.3 UNI 11123-2004).
L’ingresso principale avrà una larghezza sufficiente a garantire l’accesso di mezzi per la manutenzione o per il soccorso (punto 4.3 UNI 11123-2004) e presenterà, inoltre, una segnaletica di benvenuto sulla quale sarà opportuno riportare alcune informazioni quali nome del parco, giochi presenti, numeri telefonici di principale utilità (punto 4.1 UNI 11123-2004).
Il parco è stato concepito secondo un percorso che segue una logica anagrafica, così come è la crescita fisiologica “umana” (punto 5.1 UNI 11123-2004). Pertanto percorrendo il vialetto in stabilizzato battuto, fruibile così anche con carrozzelle (punto 5.5 UNI 11123-2004), si incontreranno i seguenti giochi destinati alle rispettive fasce di età:
- laghetto e sabbiera (punto 4.8 UNI 11123-2004) 2-10 anni;
- giochi a molla 2-10 anni;
- torre con scivolo 3-11 anni;
- altalena doppia 4-14 anni;
- bilico 5-12 anni;
- arrampicata modulare 7-14 anni;
Prima di tutti però s’incontrerà lo spazio più specificatamente destinato all’attività ludica di bambini disabili, proprio perché più vicino all’ingresso/uscita del parco. Da progetto in quell’area è prevista una specie di pedana oscillante sotto le spinte degli stessi fruitori (nome di commercio "Sway Fun"), in grado di accogliere, attorno ad una sorta di tavolino con maniglioni, bimbi normodotati sui sedili e bimbi disabili sulla propria carrozzella (età 2-12 anni): un modo unico per educare i ragazzi ad abbattere sin dalla più tenera età ogni barriera, architettonica e mentale. In ogni caso, qualora il badget di spesa non potesse permettere l’acquisto dello Sway Fun (circa 15.000 €), nella stessa area si potrebbero prevedere altri giochi più piccoli ma sempre destinati a non deambulanti, ciechi, sordi, ecc., così da conservare comunque la sua particolare destinazione.
Al centro dell’area progettata sono previsti altri due spazi altrettanto importanti:
- la piazzola con panchine, utile non solo ad offrire riposo ai bambini ma soprattutto strategica per l’attesa dei loro accompagnatori che da lì sono in una posizione ideale per il continuo controllo visivo di ogni area di gioco;
- le collinette a verde, che offrono ai bambini stimoli importanti per il movimento e danno la possibilità di ritirarsi e guardare gli altri giocare (punto 4.8 UNI 11123-2004).
Le restanti aree del parco, in particolare quelle più prossime alla recinzione, saranno piantumate con essenze varie, sia arbusti che vegetazioni floreali, così da garantire una protezione da eccessive turbolenze ventose e, contemporaneamente, assicurare la continua presenza di odori gradevoli lungo tutto il corso dell’anno (punto 5.8 UNI 11123-2004).

Considerazioni finali
E’ chiaro che trattandosi questa di una fase preliminare, il progetto potrà essere modificato e migliorato nelle successive fasi a seconda delle esigenze di badget che la committenza avrà nel tempo. Una cosa però andrà sempre garantita, e cioè la rispondenza delle scelte progettuali sin qui illustrate alla normativa UNI 11123-2004, così da concepire uno spazio ludico a misura di bambino, divertente, intelligente, stimolante ma soprattutto sicuro.