Palazzo Costabili Bevilacqua | ilaria Bizzo

Il progetto della nuova sede della Facoltà di Economia di Ferrara, nasce come esperienza a cavallo fra la didattica e la professione. Il Prof. Arch. Antonello Stella, responsabile della progettazione architettonica, ha selezionato 4 fra giovani laureati e studenti. Il gruppo di lavoro ha operato all’interno del Nucleo Interno di Progettazione della Facoltà di Architettura (acronimo NIP) che si è occupato, sotto la direzione del Prof. Arch. Pietro Maria Davoli, anche della progettazione del restauro di Palazzo Tassoni.

Il Nucleo ha redatto il progetto definitivo ed esecutivo relativo al recupero di palazzo Costabili Bevilacqua. Tale immobile lungamente abbandonato è stato restituito alla dignità che gli compete con una funzione che lo qualifica come centrale nel tessuto storico di questo brano di città.

Fondamentali in questa operazione di restituzione di significato risultano gli spazi aperti, la corte interna e la corte giardino, riconnessi e rimessi a sistema con la trama di percorsi del quartiere Centro. Il progetto per le restanti parti si basa su materiali e gesti minimi volutamente essenziali, utilizzando materiali silenti: vetri, acciaio, pietra naturale e ricomposta, intonaco. Grazie anche alla proficua collaborazione con l’Arch. Andrea Alberti della Soprindenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, la realizzazione risulta un riuscito connubio fra la preesistenza storica e gli elementi del progetto contemporaneo.

La corte interna, pavimentata in pietra naturale, diviene platea ed allo stesso tempo scena di diversi momenti istituzionali, specchiandosi ed ampliandosi idealmente nella vetrata di tamponamento del loggiato, una delle più imponenti d’Italia fra quelle con struttura tutta in lastre di cristallo stratificato. La corte diviene a tutti gli effetti salone d’onore all’aperto ed allo stesso tempo riferimento di tutti i percorsi che uniscono le varie ali del palazzo.

La corte giardino, accessibile anche da vicolo Cornuda, ha invece un’immagine più informale, ritmata da tagli trasversali in beole, alternati a sistemazioni a prato. Come fondale e traguardo visuale, la grande pensilina per le biciclette, in acciaio, ed i volumi puri, in cristallo acidato, che contengono alcuni impianti tecnologici.