ESAVÙ. | Bepy Daniele

ESAVÙ. Studio di progetto di una copertura seriale in cemento prefabbricato. Scopo della ricerca nell'ambito dell'architettura per esterni, è stato quello di definire una forma di partenza, studiata seguendo esempi e spunti - sia organici per quanto riguarda la genesi della forma, che tecnico/costruttivi per quanto concerne la ricerca dei materiali più adatti all'uso - di architetti e architetture di rilievo, quali quelle di Calatrava, Nervi, Utzon.

Nello specifico, la copertura si suddivide in tre parti fondamentali: 1.le basi di appoggio al suolo; 2. i sostegni laterali (poggianti sulle basi), vere e proprie spine dorsali dell'aggregato; 3. I pannelli di copertura, spicchi triangolari che vanno ad innestrarsi sui sostegni laterali definendo cosi, uno spazio semi-chiuso.

Il primo oggetto di studio è stato proprio il sostegno laterale ( soggetto di un ampio focus illustrato all'interno del mio portfolio allegato), vera parte portante della struttura, a forma di "V" con profilo d'estradosso curvo e profilo d'intradosso retto, in modo da legare e armonizzare stili di linea diversi, che da sempre costituiscono un marchio di fabbrica per stili architettonici differenti. Disegnato il concio a "V", pensato per una realizzazione in cemento prefabbricato, ci si è mossi nella direzione di farlo diventare un elemento seriale della struttura, in modo da abbattere i costi di produzione industriale, grazie alla presenza di poche tipologie di forme da realizzare e i costi di posa in opera della copertura. A tal proposito, si è pensato di replicare lo stesso concio, ruotato di 180°, in modo da creare le due dorsali continue che sorreggono i pannelli di copertura con un'unica tipologia di forma, alternata in base alla rotazione. Lo studio si è spostato poi sulla sezione del suddetto concio: doveva permettere a rotazione dell'elemento avvenuta, di conservare la stessa forma del concio di partenza, per consentire l'appoggio più favorevole a livello statico/formale, per l'assemblaggio dell'insieme. Da qui, si è optato quindi per una sezione del concio a forma esagonale regolare; subìta la rotazione, i punti di aggancio tra i vari conci (ruotati e non) risultano perfettamente coincidenti. Dalla fusione delle due forme appartenenti al concio, il profilo a "v" e la sezione esagonale, nasce il nome dell'intera copertura: ESAVÙ.

Successivamente lo studio di progetto si è rivolto alla creazione di una base d'appoggio al suolo (sempre in cemento prefabbricato) per i conci a "V", che mettesse in stabilità le varie parti agganciate tra loro e che ancorasse al terreno l'insieme strutturale, pronto adesso ad inglobare i pannelli di copertura.

Gli spicchi di copertura, realizzati sempre con processo industriale per la riproduzione seriale, hanno preso spunto dalle calotte prefabbricate della Sidney Opera House realizzata da Utzon. È stata utilizzata la stessa tipologia d'assemblaggio e getto con piastrellatura di rivestimento nell'estradosso con ceramica bianca opaca (tasselli di 18x18 cm, h10mm). Il processo di realizzazione del pannello, illustrato attraverso un esploso delle varie componenti nel portfolio allegato, prevede come primo passo la posa delle piastrelle sul fondo della cassaforma montata per il getto di calcestruzzo (posate con la faccia a vista verso il basso). Lo spazio preciso per ogni tassello viene ricavato disegnando una maglia reticolare con profili in alluminio, che fa da guida per la posa delle piastrelle. Successivamente viene cosparso un gel protettivo che non permetta al calcestruzzo di infiltrarsi nelle fughe tra le piastrelle di rivestimento. Il passo successivo è quello del getto del cemento prefabbricato: vengono posati tre fogli di grigliato galvanizzato, sui quali avviene il getto di cemento vibrato che completa l'elemento. Questo studio sulla pannellatura è inizalmente partito dall'idea di una copertura "nervata" tramite travetti contigui (oggetto di numerosi schizzi di studio all'interno del mio portfolio).

In ultimo, lo studio ha analizzato e calcolato le armature adatte alla giusta stabilità della struttura, inglobate tramite un getto in calcestruzzo di completamento svolto in situ. ( Studi delle armature e dei loro sistemi di legatura, sono presenti nell'ultima parte del portfolio illustrato). A questo studio è da aggiungere quello delle pendenze di scolo delle acque e del sistema di raccolta tramite canali appositi ricavati nei panneli di copertura atti a convogliarle in pozzetti ipogei di raccolta delle acque piovane.