concorso per la realizzazione della nuova sala consigliare, della sede del nuovo comando della Polizia Locale _ bovisio masciago | matteo pavesi

2° classificato _in collaborazione con o f f a r c h i t e t t i Bovisio Masciago / Italy / 2008

0
0 Love 926 Visits Published

Si è scelto di affrontare il tema proposto in modo unitario, in ragione di un gesto compositivo volto alla definizione di un organismo unico, capace di accogliere entrambe le funzioni indicate nel bando, sala consiliare e sede della Polizia Locale. Una via certo più ardita rispetto all’alternativa di affrontare i temi in chiave autonoma, a causa della difficoltà di fondere all’interno dello stesso sistema due elementi che, pur afferenti entrambi la sfera degli edifici di pubblico utilizzo, non hanno di fatto un legame funzionale forte. La scelta risulta tuttavia giustificata in base a una duplice considerazione. In prima istanza la possibilità concessa oggi all’affacciarsi di nuove esigenze che possano implicare la futura richiesta di più ampi spazi a vantaggio di una o dell’altra delle due funzioni; in tal caso è ipotizzabile che, ad esempio, alla sala consiliare possano essere aggregati i locali pensati oggi a esclusivo uso della Polizia Locale per essere invece destinati alle attività delle varie forze politiche o degli organi di governo della città, a integrazione degli spazi già esistenti all’interno del palazzo municipale. Secondariamente, dalla lettura del contesto urbano circostante, e più precisamente in considerazione di quanto in previsione nell’ambito del Piano Particolareggiato NPP1-Variante, caratterizzato dalla creazione di edifici di dimensioni considerevoli, è stato posto l’accento sulla necessità di enfatizzare la presenza della nuova struttura attraverso una evidenza dimensionale atta a garantire adeguata affermazione territoriale dell’edificio pubblico e insieme della sua funzione. In termini di linguaggio architettonico l’obiettivo è assegnare al nuovo edificio un carattere eminentemente rappresentativo della propria funzione primaria nella vita civile di Bovisio Masciago. Il nuovo edificio si sporge sensibilmente rispetto al precedente confine ovest del parco, andando così a segnare l’allineamento del nuovo limite del parco su quel lato, con l’intento di stabilire una chiara connessione visiva con l’asse di via Roma. In questo rivelarsi esso assolve alla concreta necessità di affermare la propria esistenza e visibilità, e insieme la propria rilevanza funzionale. La porzione di area posta ad ovest, interessata da una complessiva razionalizzazione conseguente all’allungamento di questo lato del parco, riorganizza l’assetto della distribuzione veicolare tra via Roma e il previsto accesso dei mezzi del corpo di Polizia, assolvendo nel contempo alle necessità di collegamento per le unità immobiliari poste in fregio al perimetro d’intervento e di servizio ai nuovi posti auto pubblici richiesti. La strada, a doppia carreggiata, ha una larghezza tale (circa 9 metri) da consentire le manovre di parcheggio, così come l’agevole inversione di marcia. Nel parcheggio pubblico in superficie i posti auto sono disposti in linea lungo il corsello di distribuzione; il limite con l’asse pedonale è segnato dalla presenza puntuale di alberi di piccolo fusto i quali, oltre a creare zone d’ombra, marcano il limite fisico invalicabile tra la zona carrabile e quella pedonale. Il nuovo percorso pedonale, nel punto stesso in cui piega per raccordarsi e assicurare prolungamento al previsto asse che conduce fino al plesso scolastico di via Fermo Zari, definisce nel contempo la nascita dell’importante sistema degli spazi di relazione a supporto del nuovo edificio. Questi sono identificati in una sorta di piastra di galleggiamento, riconoscibile grazie al disegno della pavimentazione in pietra che si definisce attraverso il doppio ordine dato dalla trama delle linee principali divergenti, coerenti con gli allineamenti propri del manufatto architettonico, e delle linee secondarie parallele all’asse caratterizzante l’intervento previsto dal Piano Particolareggiato. La presenza di questo disegno risponde alla necessità di contrassegnare in maniera evidente il carattere dell’intervento proposto, pur senza determinare ostacolo o soluzione alla complessiva continuità spaziale prevista dal piano adottato dal Comune. Da un lato, verso est, si apre la piazza pubblica. Questa costituisce luogo di aggregazione per la cittadinanza, deputato all’incontro tanto di chi si trova a percorrere l’asse est-ovest inserito nel Piano Particolareggiato NPP1-Variante quanto di coloro i quali, diretti ad assistere o provenienti dalle sedute del consiglio comunale, si trattengono per un confronto con i concittadini. Da qui si è condotti, attraverso un movimento che risolutamente nega un troppo diretto rapporto tra la piazza e l’interno della sala consiliare, induce il cittadino a transitare attraverso la hall vetrata che smista a sinistra alla sede della Polizia e a destra al consiglio, offrendo un affaccio molto particolare e suggestivo sul parco. Dall’altro lato, quindi verso ovest, il percorso pedonale è lambito da una sorta di “parco architettonico”, elemento filtro che separa gli spazi sopra descritti in quanto dichiaratamente costruiti dalla porzione di parco prevista dal Piano Particolareggiato, contraddistinta a quanto si vede dalla presenza di un albero ad alto fusto. Questo gesto è definito in quanto semplice variazione verde del disegno della pavimentazione che complessivamente interessa l’intervento; inoltre è delimitato a nord mediante un muro destinato a segnare una netta demarcazione tra sistema degli spazi aperti accessori al nuovo edificio e sistema parcheggi/rampa/interrato. Il fronte nord asseconda l’obiettivo ambizioso di determinare una sorta di fusione tra edificio e parco. Anche su questo lato viene quindi accolta l’indicazione di spingere il verde oltre gli attuali confini; il nuovo limite coincide con il fabbricato stesso. In tal senso si noti che la cancellata posta a delimitazione del parco nella configurazione proposta si unisce con il fabbricato stesso. Il rapporto con il verde si rafforza ulteriormente mediante la prevista connessione tra la hall di ingresso e il percorso esistente all’interno del parco, interessato da un semplice allungamento. In tal modo è inoltre garantita la connessione funzionale tra il palazzo municipale e la sala consiliare, aspetto significativo in considerazione del fatto che si tratta di edifici comunali tra i quali è logico ipotizzare e anzi agevolare il flusso di amministratori, addetti e utenti. La relazione con l’elemento naturale si esprime inevitabilmente attraverso il carattere proprio dell’architettura proposta. L’intero fabbricato esprime una dialettica aperta nei confronti del parco, a cominciare dalla copertura che, oltre a costituire elemento atto a racchiudere e comprendere i singoli blocchi funzionali all’interno dello stesso sistema, nel prolungarsi e completarsi nei due fianchi ciechi posti a est e ovest stabilisce decisamente il dato direzionale primario sud-nord dell’intervento. In coerenza con questo aspetto la definizione compositiva dell’architettura dei fronti a sud e a nord si esprime attraverso un criterio di velata trasparenza. Il sistema copertura-fianchi garantisce di fatto la definizione di un organismo architettonico unitario, all’interno del quale coesistono e dialogano i due blocchi funzionali della sala consiliare e del comando della Polizia Locale, accomunati dalla hall d’ingresso. Questo semplice organismo assolve l’esigenza di aggregare le funzioni e nel contempo assegna all’edificio un carattere architettonico unitario e riconoscibile. Un semplice salto di quota, posto a segnare lo stacco tra i due sotto-sistemi, conferisce alla sala consiliare il diverso calibro architettonico in ragione della funzione che in tale edificio è ospitata. Il trattamento delle murature esterne, che svolgono al contempo funzione portante, di protezione dal sole, di schermo rispetto alla vista indiscreta dall’esterno e infine di elemento anti-intrusivo assimila le varie porzioni dell’edificio in virtù di un comune linguaggio architettonico, la cui variazione ha luogo esclusivamente sul fronte sud della sala consiliare; fronte questo considerato più marcatamente”urbano” ovvero più dichiaratamente comunicativo della funzione simbolica e pubblica dell’intero sistema. Qui la trama prevista sulle altre facciate, caratterizzata dalla presenza di molteplici forature a sviluppo verticale nel getto in c.a., assume una diversa connotazione morfologica, con un accenno garbatamente monumentale reso esplicito dalla presenza di setti verticali a tutto ordine. Gli alti sfondati, oltre a dare la connotazione architettonica sopra descritta, possono divenire elementi molto versatili a supporto della comunicazione che l’edificio pubblico deve esprimere; immaginiamo ad esempio la collocazione di gonfaloni, di striscioni per la pubblicazione di albi, di pannelli finalizzato alla promozione di eventi cittadini. Il parco viene ampliato verso ovest fino all’asse pedonale che collega la via Roma alla piazza sulla quale si colloca la sala consiliare; viene suggerito l’inserimento di un sentiero pedonale aggiuntivo internamente al parco, che possa collegare la zona centrale di questo con il sopraccitato nuovo asse pedonale.

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Si è scelto di affrontare il tema proposto in modo unitario, in ragione di un gesto compositivo volto alla definizione di un organismo unico, capace di accogliere entrambe le funzioni indicate nel bando, sala consiliare e sede della Polizia Locale. Una via certo più ardita rispetto all’alternativa di affrontare i temi in chiave autonoma, a causa della difficoltà di fondere all’interno dello stesso sistema due elementi che, pur afferenti entrambi la sfera degli...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Unrealised proposals
    • Type Town Halls / Office Buildings / Concert Halls / Military barracks, police and fire stations
    Archilovers On Instagram