Negozio piante e fiori

Il negozio di fiori il “Tulipano” si trova su una via principale di Castellammare del Golfo (in provincia di Trapani), nelle immediate vicinanze del centro storico. Si tratta di un locale di piccole dimensioni sito al piano terreno, che presenta un retro e una sola vetrina su strada.
Dal punto di vista progettuale, il mio ruolo di architetto è stato quello di conferire a questo piccolo spazio, pieno di piante e fiori e dall’identità offuscata, un maggiore carattere, puntando sia all’aspetto funzionale sia a quello estetico.
Per fare ciò il progetto non ha contemplato opere di manutenzione straordinaria, ma ha agito principalmente sul restyling totale del sistema inerente lo spazio architettonico e l’arredamento, disegnando su misura nuovi oggetti di Interior Design.
Le sole opere di manutenzione ordinaria previste riguardano la realizzazione di un sistema di controsoffittatura in cartongesso integrato ad una scaffalatura aerea estesa a tutta la lunghezza della parete di fronte all’ingresso e il relativo inserimento di nuovi punti luci ad incasso, la lucidatura del pavimento costituito da un interessante marmo locale “Perlato di Sicilia”, la sostituzione dei due infissi che separano il negozio dal retro con un nuovo sistema raso-parete e, infine, la tinteggiatura delle pareti interne con motivo geometrico a fasce verticali.
Alla base del progetto c’è la ricerca della semplicità, percorsa seguendo l’insegnamento dell’architetto e designer tedesco Mies Van Der Rohe, a cui sono fedelmente legato: “Less is more,” che in italiano significa “il meno è più”.
Si è trattato di “svestire” quell’affollato spazio, variopinto di fiori e piante, da un sovraccarico di elementi che padroneggiavano al punto da offuscare l’immagine complessiva del negozio. Da ciò ne è scaturito un lavoro di “pulizia” da fronzoli e suppellettili aventi la sola funzione di distrazione dell’osservatore, mirato alla sobrietà minimalista degli arredi e al sistema di relazioni del singolo oggetto con l’insieme, sempre senza perdere di vista l’emozione connaturata al progetto stesso.
L’approccio riflessivo al progetto ha fatto sorgere in me delle domande: Cosa mi colpisce in ciò che osservo? Quale è la sensazione o l’emozione che voglio trasmettere e condividere anche con l’osservatore più distratto? Per fare ciò, cosa devo isolare e cosa devo relazionare?
Costituiscono risposte a questi dubbi le scelte di alcuni elementi di arredo, come ad esempio la panca in legno che, accompagnando la parete laterale, balza e si stacca dal fondo per assolvere ad nuovo ruolo di penisola e disimpegnare l’intero spazio, divenendo il fulcro della composizione.
Anche il bancone, dal gusto spiccatamente minimalista, nel suo insieme si compone di più materiali e si relaziona con la parete laterale grazie al fasciato verticale che ripropone nella sua stessa larghezza.
Ora, ad attirare l’attenzione del cliente, appena varcata la soglia del negozio, è la grande gigantografia dei tulipani posata sulla parete opposta all’ingresso. L’intento è quello di mimetizzare i due infissi dietro il bancone, installati con il sistema raso-parete, e trasformare l’iniziale caos poliedrico di colori in un’esplosione cromatica regolata da linee geometriche elementari.
Arch. Li Medici Vincenzo