IL MIRACOLO DELLA PIETRA LAVICA CERAMIZZATA | Salvo Lizzio

IL MIRACOLO DELLA LAVA CERAMIZZATA

Un aneddoto racconta che, il 30 gennaio del 1865, preannunciata da scosse  e tremori sul Monte Etna, si aprì ad est  del  Monte  Frumento delle Concazze a circa 1.800 m. s.l.m., una fessura eruttiva dalla quale sgorgarono due colate laviche effusive ed in parte esplosive. La prima  colata si indirizzò verso il  Monte Crisimo, raggiungendo  il Bosco  Ragabo e la periferia  di Linguaglossa. La  seconda  colata invece si diresse  verso i Monti Arsi, per incanalarsi, dopo, nel vallone di Mascali. A questo punto, gli abitanti , il 05 febbraio del 1865, portarono in processione il fercolo del patrono San Leonardo sul fronte lavico che avanzava inesorabilmente. Ecco il miracolo, avvenire: la lava si fermò sulle sciare di Scorciavacca nel territorio di Mascali  a 800 m. s.l.m.

In contrapposizione a tanta forza e potenza, gli abitanti alle pendici del vulcano, hanno fatto tesoro di queste spettacolari dimostrazioni,  traendo dalle stesse ispirazione per forgiare e cuocere, plasmandolo, il minerale da esso eruttato. Ecco nascere la consapevolezza che, con questo meraviglioso materiale, si potevano e si possono ottenere manufatti di unica rarità e bellezza.

Naturalmente é negli ultimi anni che, una moltitudine di artigiani, scopre ed impara le tecniche ed i processi, più idonei per ceramizzare il basalto etneo, ed è così che, il proliferare di una miriade di laboratori che, utilizzano la pietra lavica come supporto per la smaltatura, diviene inarrestabile.

Oggi infine, la pietra lavica, raggiungendo nuovi obbiettivi, comincia ad assumere la veste di un brand inarrestabile ed apprezzato conosciuto in tutto il mondo , grazie anche all’innovazione tecnologica, e che vede importanti marchi del Design interessarsi ed approfondire, commercializzandolo con un proprio know  how, il basalto dell’Etna.