Tazzina Pepita | Antonio Saporito

Pepita: caffè e cultura. Sesto Fiorentino / Italy / 2014

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Si dice che, un calabrese si riconosce al ristorante, quando sedutosi di fronte alla pietanza, estrae un peperoncino di tasca e così accompagna il suo pasto, ovunque si trovi. Ecco, questo aneddoto trova il suo paradigma nell’elegante figura di Pepita che giunge però, dopo al pasto, con il caffè bollente, introducendo al convivio un media culturale, per come si presenta la tazzina, accattivante, curiosa, stimolante. Nessuno può sottrarsi, alla vista del piccolo manichetto vestito nella famosa spezia, così vera – tanto quasi da mordersi – a prima vista. L’oggetto è un prezioso spot alla genuinità e naturalità assicurata dalle più classicheggianti curve della tazzina, elemento di un design assoluto. In Pepita, il metalinguaggio porta in luoghi e storie, dunque in culture universalmente note, ancorché geograficamente indefinibili, perché proprie dei buongustai e questi, si sa, sono dovunque.


Antonio Saporito non ha avuto bisogno di suggestioni o ispirazioni semantiche per creare Pepita; il suo percorso professionale è stato forgiato in anni di collaborazioni con qualificati artigiani, perciò impregnato di stimoli creativi. E’ così che è stato impresso a Pepita – in successivi strati – un tale livello di qualità che l’ha resa un prodotto simbolo dell’Italia, ubiquitario, non confinabile in una sola area regionale. Nella tazzina c’è tutto l’intrigo dell’italian style, infuso dal tratto esperto di un vero designer artigiano. L’artigianalità è espressa nell’oggetto, versatavi dentro proprio come un caffè bollente. Ecco come una tazzina può diventare veicolo di cultura: solare e mediterranea, vi confluiscono i segni e i saperi del mondo classico. L’autore, non ci propone un oggetto pervaso di labili suggestioni iconografiche e non ci lusinga con eccentriche sagome ipnotiche. Pepita è sintesi di quanto si potrebbe chiedere a un aforisma sul design: estetismo, cultura, funzionalità, ed è per questo che convince tutti, in modo trasversale; il rosso peperoncino lusinga e richiama la nostra attenzione, non potremmo resistere all’esercizio della sua presa che diventa un gesto ludico indotto dalla coniugazione della forma con il sapore. Pepita è sintesi di primordiali simboli arcaici dell’umanità, reinterpretati - dal tratto di matita di Antonio Saporito - in un piccolo miracolo.


 


                                                                           Alessandro Romiti

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    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Client Museo del Peperoncino
    • Status Completed works
    • Type Product design
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