Studio idrogeologico e della vulnerabilità degli acquiferi. | Giuseppe Iaci

La caratterizzazione idrogeologica dei corpi idrici sotterranei presenti presso la costa, si colloca alla base di un procedimento che porta alla realizzazione di uno studio della vulnerabilità degli acquiferi.
La vulnerabilità è un fattore che dipende direttamente dalle caratteristiche idrogeologiche dell’ area in esame, le quali sono sia statiche (relative agli acquiferi) che dinamiche (relative alle falde).
La sua valutazione è stata compiuta al fine di determinare l’attitudine di un acquifero a sopportare gli effetti di un inquinamento.
Effettuata tale valutazione, è stata possibile ipotizzare la realizzazione di una rete di monitoraggio delle acque sotterranee, mezzo necessario e indispensabile sia per il controllo dello stato qualitativo delle falde, che per determinare l’ evoluzione spaziale e temporale delle eventuali sostanze inquinanti presenti.
Il monitoraggio, quindi, viene indicato come uno strumento ideale per la prevenzione dei danni che possono derivare dalla contaminazione delle risorse idriche e delle loro zone di recapito, rappresentate, nel nostro caso, dalla zona costiera posta a Sud del comune di Reggio Calabria.
A tal fine, attraverso l’ utilizzo di dati bibliografici e di dati di pozzi rilevati in sito, è stato svolto un lavoro che ha portato alla realizzazione di due elaborati tematici; uno che illustra l’idrogeologia dell’ unità fisiografica compresa tra P.ta Calamizzi e P.ta Pellaro e l’altro che con maggior dettaglio evidenzia una valutazione della vulnerabilità di un settore specifico dell’ area considerata, rivelatosi dal punto di vista ambientale più interessante.