La nuova cittadella del commiato. Ferrara | AREA STUDIO architetti associati

L’area di sedime indicata dall’ente banditore per il nuovo edificio individua un contesto di azione particolarmente delicato. L’ampliamento deve assolvere allo scopo di costruire un “ponte” tra gli edifici C e B tenendo conto e valorizzando il pozzo esistente, ridefinendo infine gli spazi esterni attuali slabbrati e privi di relazione. Un lungo nastro connettivo che corre in direzione Est-Ovest unifica gli spazi esistenti ai volumi di progetto distribuendo e separando gli spazi tecnici (ambito necroscopico e ambito obitoriale) da quelli direttamente legati ai riti funebri. A fare da fulcro tra la parte tecnica e quella dedicata al pubblico si trova il volume della camera ardente. La sala ipostila del corpo C, per il suo carattere particolare ed eminente è assegnata alla funzione di stanza del magistrato e del medico. I nuovi corpi di fabbrica si accostano e fronteggiano le preesistenze senza nasconderle o cancellarle. In tal senso sono gli spazi del connettivo a piano terra e al primo livello a risolvere il rapporto tra le parti. Il prospetto storico del corpo C permane ma diventa un prospetto tutto interno al nuovo organismo di progetto. Elementi storici e innesti contemporanei, memoria e nuove funzioni coesistono. In alzato, l’attuale solaio interno alla parte del corpo C più a Ovest (attualmente ospitante i magazzini fiori ed economato) viene ad essere sostituito con uno nuovo posizionato ad una quota di +3,00 in modo da poter ritrovare, al primo livello, nuovi ambienti utili all’utenza (spazi polivalenti ecc.) A chiudere verso Ovest l’ampliamento del corpo C il progetto prevede un edificio di testata che andrà a contenere gli spazi amministrativi, gli uffici e i locali addetti, e parte dei servizi all’utenza. Tra il corpo C e questo edificio di testata è individuato l’ingresso sud alla nuova Cittadella del Commiato.