Chalet in St Moritz | Lazzarini Pickering Architetti

Come affermano gli architetti, la realtà del luogo in cui operano influenza in maniera decisiva la genesi del progetto, dalle atmosfere ai linguaggi e materiali da adottare.

Il caso dello Chalet a St. Moritz da questo punto di vista è esemplare. Situata in una delle più note località montane europee, questa residenza di villeggiatura per un committente privato prende forma in stretto dialogo con il contesto, le sue tradizioni, la sua storia.

Qui lo studio reinventa completamente la tipologia del tradizionale fienile di montagna con l’utilizzo di un vocabolario contemporaneo capace di nutrirsi delle forme e dei materiali tipici dell’architettura del luogo, restituiti in forma inedita.

Uno dei primi e più evidenti segni di questa trasformazione avviene intorno alla struttura esterna dello chalet che rimane invariata dal punto di vista iconico, se non fosse per la totale smaterializzazione dei tamponamenti, attraverso l’uso del vetro. Le pareti dell’edificio divenute trasparenti, lasciano che gli spazi interni si fondano con il paesaggio. Restano in vista gli elementi strutturali, in legno e acciaio lavorati secondo il sistema costruttivo locale, e una seconda pelle tessuta come una filigrana con i filtri e le sottili balaustre lignee sospese grazie a un sistema quasi invisibile di cavi metallici. L’immagine di fragilità evocata rende l’edificio incorporeo, lasciandolo fluttuare nel magico scenario circostante, in una valle che d’inverno si tinge di un bianco accecante. 

La progettazione si estende anche all’interior design, come d’abitudine dello studio, fino agli arredi e ai più piccoli dettagli, tutti rigorosamente su disegno. La continuità degli ambienti abbinata alla trasformabilità e flessibilità di spazi e funzioni, cifre ricorrenti nella produzione di Lazzarini e Pickering, fanno sì che anche quest’opera si definisca intorno alla personalità di chi verrà ad abitarla.

Collaboratori: Stéphane Boucher, Antonio Cavallo, Jenny Hammer, Simone Lorenzoni 

Domitilla Dardi, Emilia Giorgi (a cura di), Lazzarini Pickering Architects, Quodlibet, Macerata 2014.

For Lazzarini Pickering the reality of the sites where they work has a decisive influence on the genesis of a project, from the atmospheres to the languages and materials to be adopted.

This Chalet in St. Moritz is exemplary. Situated in one of Europe’s most famous skiing destinations, this holiday home for a private client took form through a close relationship with the site, with its traditions and with its history.

The office completely reinvented the typology of the traditional mountain chalet by introducing a contemporary language nurtured by the typical forms and materials of local architecture, re-proposed in a highly innovative form.

One of the first and most evident signs of this transformation takes place in the external structure. The iconic chalet remains unchanged, if not for the total dematerialisation of the exterior walls, realised here in glass. The walls of the building were rendered transparent, fusing the interiors with the surrounding landscape. Structural elements in wood and steel, worked according to local traditions of building, are exposed to view. A second skin also becomes visible; this woven filigree of filters and slender wooden balustrades is suspended by an almost invisible system of steel cables. The resulting image of fragility renders the building incorporeal. It appears to fluctuate in its magical surroundings: a valley that becomes blindingly white each winter.

The design extends into the interiors, as with almost all of the office’s work. From the furnishings down to the smallest details, everything is rigorously custom made. The continuity of rooms coupled with the transformability and flexibility of spaces and functions, hallmarks of Lazzarini Pickering’s work, produce yet another example of a project tailor made to the personalities of its future inhabitants.  

Collaborators: Stéphane Boucher, Antonio Cavallo, Jenny Hammer, Simone Lorenzoni

Credits:

The above abstract is from the book “Lazzarini Pickering Architects” edited by Emilia Giorgi and Domitilla Dardi, published by Quodlibet, 2014