VOLTURINO SKY PARK | Gabriele Berardi

Parco Adrenalinico Volturino / Italy / 2014

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“Prestami le ali della tua mente,


vorrei volare dove i pensieri


si perdono all’orizzonte”


 


 


Qualche mese fa un intraprendente giovane di belle speranze, Nicola Barbato, mi ha illustrato un progetto che gli stava a cuore sul quale intravedeva importanti ipotesi di sviluppo. Il concetto preso in questione da Nicola trae origine dall’iniziativa turistica denominata “ Il volo dell’angelo” allestito in Basilicata durante l estate del 2007 nei comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, provincia di Potenza. Un’attrattiva nata nell’ambito del programma integrale territoriale della comunità Alto Basento, che è  esplosa sino a diventare uno dei punti di forza connessi ad altre offerte turistiche locali.


In poco tempo “ Il volo dell’angelo” , che ha richiesto un investimento di un milione d’euro stanziati interamente dalla comunità europea, è diventato un formidabile richiamo escursionistico conosciuto nel mondo per la sua peculiarità.


Un grande esempio di come si possa generare turismo da un’idea, nonostante il manifestarsi di una crisi economica mondiale generalizzata a quasi tutti i settori produttivi. Le attività turistiche, in particolar modo quelle legate al risposo, alla natura , agli ambienti sani e  suggestivi, al benessere fisico, alle proposte sportive, possono diventare sicuramente uno degli indotti con il quale creare posti di lavoro e risorse finanziare per  l’intero territorio.


Cercherò di illustrarvi in cosa consista “il volo dell’angelo” nelle righe che seguiranno.


Immaginate un robusto cavo d’acciaio steso tra due picchi di roccia distanti tra loro circa un chilometro e mezzo, con un dislivello tra il punto di partenza (più alto), e il punto d’ arrivo (in basso) pari a quasi centoquaranta metri e un vuoto di cento nel punto più profondo della valle.


Immaginate ancora un coraggioso uomo di mezza età, o uno spavaldo giovanotto, o un’intraprendente  ragazza imbracati in una specie di grembiule che li cinge dalle spalle sino all’inguine, legati con corde e moschettoni a un piccolo carrello d’acciaio che corre sul cavo. In un   secondo  momento , ancora, provate a figurarvi gli avventori distesi parallelamente al cavo e al suolo, con un casco in testa e un trapezio ancora alla vita per posare i piedi e mantenerli anch’essi paralleli al suolo. Finita l’operazione d’imbracatura, gli operatori addetti al servizio di partenze, comunicano con radio telefono con i colleghi presenti al punto d’arrivo, così da avere il consenso a iniziare il “ folle volo”.


Avuto l’ok, il responsabile delle partenze sgancia il cavetto che tiene gli aspiranti uccelli ancorati alla terra ferma, iniziando in questo modo la corsa verso il basso ad una velocità compresa tra i cento e i centoventi chilometri orari: il volo è breve, poco più di un minuto, e termina grazie ad un sistema  di frenata a catena che scatta appena il carrello impatta con un bersaglio posto sul cavo sopra la piattaforma d’arrivo.


“Adrenalina pura”, “esperienza mozza fiato” commentano entusiasti gli intrepidi avventori che hanno avuto l’ardire di provare l’ebbrezza del volo dell’angelo.


Con la compresenza del sig. Barbato abbiamo quindi individuato il luogo più adatto entro cui erigere la piattaforma di partenza e di arrivo, supervisionata l’area, studiato le quote e individuato il presunto percorso di catenaria.


Le stazioni di servizio, di partenza e di arrivo, potrebbero essere ubicate una in prossimità del primo aerogeneratore in quota  e l’altra in arrivo sull’attuale piscina comunale. 


A chi chiede se Nicola non sia volato troppo in alto con la fantasia, non rispondo io, ma faccio parlare i dati di incoming turistici, le analisi valutative sui punti di forza e di debolezza del distretto nel quale il paesino di Volturino si insedia, consapevoli come siamo che le progettualità individuate e descritte in questo breve dossier non escludono ma semmai sostengono altri tipi di programmazioni e di politiche di sviluppo territoriale e turistico.


L’analisi swat delle potenzialità attrattive e territoriali richiedeva un faro luminoso che attirasse al territorio compagini di visitatori di provenienza anagrafica trasversale. Costruire lavoro, ipotizzare un futuro, immaginarsi un’attività attraverso il compimento di una visione che se realizzata, recherebbe benessere e prosperità alla comunità nel suo insieme.


Nel solo 2014 i gestori della struttura lucana hanno registrato la presenza di 12.000 visitatori.


Il prezzo dell’istallazione standard chiavi in mano, materiali inclusi è di 430.000 €.  Preventivo che non comprende però, il terrazzamento e la sistemazione delle vie di accesso nella zona di partenza e d’arrivo , e neanche i lavori per preparare la posa delle infrastrutture  sempre per partenza e arrivo, o le spese impiantistiche accessorie.

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    “Prestami le ali della tua mente, vorrei volare dove i pensieri si perdono all’orizzonte”     Qualche mese fa un intraprendente giovane di belle speranze, Nicola Barbato, mi ha illustrato un progetto che gli stava a cuore sul quale intravedeva importanti ipotesi di sviluppo. Il concetto preso in questione da Nicola trae origine dall’iniziativa turistica denominata “ Il volo dell’angelo” allestito in Basilicata durante l estate del 2007...

    Project details
    • Year 2014
    • Client NICOLA BARBATO
    • Cost 800 0000
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Sports Facilities / Tourist Facilities / Leisure Centres
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