Il ridisegno del fronte a mare di Punta Pellaro, RC | cristina monari

L’area d’intervento è situata a sud del capoluogo calabrese in una conca naturale che conferisce al luogo un elevato valore paesaggistico. La presenza della fiumara e di una linea di costa definita ed isolata dal contesto cittadino per la presenza della ferrovia caratterizzano l’area e suggeriscono le strategie progettuali da adottare. Si è pensato quindi ad un progetto delle connessioni che, partendo da una lettura attenta dei luoghi, garantisse riconoscibilità e al contempo unitarietà al territorio in esame, dando origine a quei rapporti indispensabili per la creazione di spazi e relazioni urbane e sociali. Gli elementi architettonici di rilievo presenti nell’area quali un edificio di epoca fascista ed alcuni impianti sportivi, sono stati inseriti all’interno di un tessuto che, permettendo le connessioni con il centro e le periferie, ricrea aree sportive, turistiche e aggregative. Rivalutando il ruolo che lo spazio pubblico riveste nel presente, si è posta l’attenzione proprio sulla sua presenza associando ad esso l’elemento naturale come caposaldo dell’intero intervento. La creazione di una scarpa verde ha generato l’instaurarsi di un nuovo raccordo tra i vari livelli dell’area garantendo al contempo un adeguato distanziamento tra la linea ferrata e gli spazi pubblici ad essa accostati. L’inserimento di un edificio che contenesse un centro di quartiere ha permesso di dotare il paese di nuovi spazi per uffici, riunioni, mostre, svago permettendo sempre la permeabilità e la commistione dei luoghi. Il progetto si sviluppa quindi su elementi connettivi caratterizzati dalla convinzione che anche spazi considerati minori, interstiziali o di passaggio possano rivestire ruoli di grande importanza nella rilettura del territorio.