PROGETTO PER INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE E RESTAURO DI VILLA BERTARELLI - 1° Lotto | Enzo Ranieri

Edificio tutelato e sottoposto ai sensi degli Artt. 2 e 5 del D. Lgs. 490/99, alle disposizioni del Titolo 1 del D. Lgs. Citato Galbiate / Italy / 2014

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Brevi cenni storici


La villa di origine settecentesca, oggi conosciuta come Villa Bertarelli si trova nell’antichissimo quartiere Rizzòlo, nel comune di Galbiate; essa conserva tracce significative delle varie epoche in cui si sono succedute alcune importanti famiglie della borghesia locale, a partire dal 700 fino ad arrivare ai giorni nostri con la recente acquisizione da parte del Comune di Galbiate e del Consorzio Parco Monte Barro. L’antico complesso si sviluppava intorno ad un cortile quadrangolare delimitato da due edifici contrapposti e da un edificio più piccolo e isolato che si affaccia verso il lago. La soluzione architettonica di un ingresso dall’andamento curvilineo e arretrato rispetto al filo della strada probabilmente si è resa necessaria per raccordare i due principali corpi di fabbrica, che inizialmente erano separati e non perfettamente allineati tra loro. Anche il cortile viene regolarizzato e diventa il fulcro intorno al quale si sviluppano e si distribuiscono i diversi ambienti della Villa. Il 16 giugno 1876 la villa venne ceduta al milanese Giuseppe Bertarelli, e pochi mesi dopo, per successione, passò ai figli. Essi affidarono il restauro e la ristrutturazione della villa all’ing. Carlo Santamaria e all’architetto Piero Portaluppi. All’ing. Santamaria si deve, oltre al progetto del pergolato e della serra, la realizzazione del cortile di servizio della villa, sul lato sud, in seguito alla demolizione di una costruzione adibita a scuderia. I prospetti che si affacciano sul nuovo cortile vengono sistemati e abbelliti con un’eleganza adeguata alla funzione “di servizio” del nuovo compendio. A partire da queste trasformazioni, si inserisce il primo intervento sulla villa dell’architetto Portaluppi, che realizza nel 1910 una tettoia di collegamento tra i due volumi rimasti separati dopo la demolizione delle ex-scuderie. Decisamente più incisivo e rilevante è il suo intervento sui prospetti della villa. La torretta laterale affacciata sul parco viene allineata e inglobata al corpo principale; il terrazzo, all’estremità opposta, viene arricchito con una nuova balaustra in ferro e sculture. Il fronte verso strada viene animato da fasce parallele applicate all’ordine inferiore e a tutta la zona dell’ingresso principale che viene inquadrata da due lesene di ordine gigante; le finestre vengono arricchite da cornici sagomate e, per quelle del piano terra, sono previste inferriate.Tra il 1911 e il 1913, anche la cancellata di fronte all’ingresso principale della villa, realizzata qualche anno prima dall’architetto Bovara, viene sostituita dal nuovo progetto dell’architetto Portaluppi: il disegno delle inferriate è molto più elaborato e le colonne vengono sostituite da grossi pilastri. Nel cortile interno viene realizzata la torre dell’orologio e i prospetti vengono arricchiti da decorazioni a motivi floreali e volute collocate intorno alle aperture del primo piano e nel sottogronda. Attorno agli anni Ottanta dell’Ottocento vengono realizzati il giardino “all’italiana”, sorretto da terrazzi, ed il parco che si svolge ai piedi della facciata posteriore della villa, dal quale si gode uno splendido panorama della Brianza e dei suoi laghi.


 


Descrizione degli interventi di riqualificazione


Villa Bertarelli oggi si presenta con un impianto planimetrico a corte interna, corredato da un vasto giardino sul lato interno, rivolto verso il lago di cui si gode una splendida vista. La facciata principale è caratterizzata dal monumentale portone d’ingresso, che rientrando rispetto al filo esterno dell’edificio, ne movimenta l’andamento del prospetto su Via Bertarelli e ne costituisce l’elemento maggiormente decorativo. All’esterno l’edificio si presenta in un buono stato di conservazione grazie anche al recente rifacimento delle facciate, delle cornici, alla manutenzione del tetto. L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra più un piano sottotetto: al piano terreno si trovano una serie di sale di rappresentanza e di prestigio, mentre al piano primo e a quello mansardato si trovano le stanze ex-alloggio delle suore precedentemente proprietarie dell’edificio con i relativi servizi. Infine vi è un piano interrato che ospita i servizi tecnologici. L’intervento di riqualificazione e restauro rappresenta la prima tappa di un processo di recupero e di riqualificazione dell’intera Villa, al fine di convertirla in polo civico-culturale, ricreativo e di istruzione/formazione, con lo scopo di valorizzare e promuovere il territorio sotto il profilo turistico e ricreativo. Gli interventi propostisi limitano al Piano Terra dell’edificio storico, e si muovono nell’ottica del recupero e del restauro conservativo, limitando gli interventi di progettazione architettonica e concentrandosi maggiormente sull’adeguamento e sulla messa a norma impiantistica, con impatto minimo con la struttura dell’edificio. Le scelte progettuali sono state fatte nel rispetto delle parti storiche e delle caratteristiche architettoniche della Villa, tutelata con decreto di vincolo rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Lombardia, ad eccezione degli impianti, che più di tutto necessitano di una messa a norma e di un adeguamento. L’adeguamento impiantistico prevede la realizzazione di una nuova caldaia e l’adeguamento della centrale termica esistente alla normativa vigente e il rifacimento dell’impianto elettrico che riguarda sia l’illuminazione ordinaria che quella di sicurezza. Su indicazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e per rispettare le murature esistenti, tutti gli impianti saranno a vista e passeranno all’esterno delle murature e per gli attraversamenti delle murature principali verranno prevalentemente utilizzati i varchi esistenti. La parte architettonica riguarda prevalentemente interventi di riqualificazione e restauro degli spazi espositivi con lo scopo di creare luoghi idonei allo svolgimento di attività culturali e formative, in previsione dell’apertura al pubblico della Villa. E’ previsto il recupero o il rifacimento delle pavimentazioni di alcune sale. In particolare si provvederà al restauro del parquet storico, là dove è notevolmente ammalorato: il parquet verrà rimosso con estrema attenzione, numerato, archiviato e depositato con molta cura in un luogo adatto. Una volta recuperato sarà accuratamente riposizionato, stuccato e lucidato a cera. Le piastrelle in ceramica presenti in alcune sale verranno rimosse e sostituite con un pavimento in parquet a incastro con elementi in legno massiccio di rovere. Si procederà inoltre al restauro delle parti pittoriche presenti sulle pareti e sui soffitti di alcune sale espositive: in primo luogo verranno rimossi gli strati di imbiancatura recenti aderenti alla pellicola pittorica, si procederà poi con il ripristino e il consolidamento delle pitture esistenti, verranno rimossi gli strati di particolato atmosferico superficiale con pennello e infine si procederà alla reintegrazione pittorica delle lacune. Non mancheranno inoltre piccoli interventi di manutenzione in tutti i restanti locali espositivi che ne necessitano. La sistemazione del Piano Terra potrebbe svolgere anche una funzione di stimolo e facilitazione per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al recupero complessivo della Villa, compresi i Piani Primo e Mansardato.

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    Brevi cenni storici La villa di origine settecentesca, oggi conosciuta come Villa Bertarelli si trova nell’antichissimo quartiere Rizzòlo, nel comune di Galbiate; essa conserva tracce significative delle varie epoche in cui si sono succedute alcune importanti famiglie della borghesia locale, a partire dal 700 fino ad arrivare ai giorni nostri con la recente acquisizione da parte del Comune di Galbiate e del Consorzio Parco Monte Barro. L’antico complesso si sviluppava...

    Project details
    • Year 2014
    • Client COMUNE DI GALBIATE
    • Status Current works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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