recupero risanamento conservativo edificio residenziale | Davide Bergna

L’immobile è vincolato dalla Legge 1 Giugno 1939, n. 1089  “Tutela delle cose d’interesse artistico e storico”  in quanto edificio rustico di impianto settecentesco, buon esempio di architettura rustica spontanea.

E’ una costruzione unitaria di piccole dimensioni, a forma di L, che mostra in maniera evidente gli ampliamenti subiti nel tempo, a schema classico con murature perimetrali e muri di spina.

Il primo nucleo risale alla fine del ‘700. Le pareti sono in ciottoli di fiume rivestite da intonaco irregolare rustico finito a raso pietra a colorazione naturale, con sottomurazioni in pietra di modeste dimensioni. I solai sono in legno con orditura principale di grosse travi direttamente innestate nella muratura, come pure quella del tetto, che è a doppia falda. Le pendenze del tetto variano su due diversi corpi di fabbrica. Una parete forata in mattoni con caratteristico disegno è la chiusura delle aperture dell’ala destinata a fienile.

Le aperture su tutte le facciate sono irregolari e di dimensioni ridotte e senza decorazioni o imposte; rispecchiano le caratteristiche costruttive delle dimore rurali in zone pedemontane.

La ristrutturazione dell’edificio è stata affrontata nel rispetto delle caratteristiche architettoniche esistenti e con modalità esecutive adeguate alle tipologie dell’epoca.