Schäfer Roofscape | Plasma Studio

Innichen / Italy / 2014

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[ENG]

The building is located in the historical center of San Candido, a small touristic village in the Dolomites. In the first three storeys (including one underground floor) it houses a department
store while the upper three floors have been transformed from a partly underused attic space into four large, independent apartments for the owner and his 3 daughters.
One façade faces a public plaza protected by local planning regulations and could only be raised to the level of the neighboring roofs. Efforts were directed towards the rear façade, where it
was possible to slice the inclined plane of the typical pitch roof and enable daylight to penetrate into the new living spaces whilst creating generous exterior balconies.
Seemingly simple and straightforward, the proposal digs deep into a complicated discussion: the conservation of the pronounced local vernacular townscape and building fabric permits a
plethora of additive forms, i.e. dormers that in turn enable the occupation of attic space but the deductive equivalent- carving out from the triangular volume- which is actually more purist
and less intrusive is received with reticence. This project aims to open up the discussion by respectfully working from within the local vernacular but expanding, embracing and articulating
new contemporary options that also relate to the genius loci and conditions of the area in various ways.
The west-facing elevation explores how slicing and folding can be employed to expand the limits of the ubiquitous pitch roof typology, departing from its own given proportions and relationships instead of introducing a totally alien body, hence establishing a dialogue with it, which albeit friendly, it aims at being above all inquisitive; exposing what we believe to be a normative
condition fostered by the local authorities.
The complexity of the interior spaces is a projection of the envelope’s geometry. The intrusions are partly translated into glazed balcony slots producing an abundance of light, views and a
generous exterior expansion space within this dense urban situation.
To enable the new occupants to be connected to their surrounding context rather than feeling introverted.
In order to restrict the amount of additional loads onto the existing structure the new roof extension is realized as a lightweight hybrid steel and wood construction. The east side keeps the new elements completely in line with the original shape, colours and materiality. The West side maintains the colour in the façade but the materiality of the new roofscape changes into a
dark-grey coated aluminium that combines a careful crafting of the contemporary form with blending-into the overall colour scheme of the town from the distance.
The projects aims to explore how to give an added value to underused spaces within a historic context: often regulations determine and limit possible spatial developments. By opening up the dialog with the monument conservation and by a long convincing process it was possible to introduce the slicing and opening of the roofscape: bringing light deep into the existing volume and allowing outside balcony areas to the 4 independent spatious appartments: in this way the owners daughters could be convinced to move into this historic building instead of moving to a bigger city and their young potential stayed in their small hometown.


[IT]


L’edificio è collocato nel centro storico di un piccolo centro urbano nelle Dolomiti.
Nei primi 3 livelli (incluso il livello sotterraneo) l’edificio ospita un grande negozio, mentre i livelli superiori sono stati trasformati da sottotetti, in parte inutilizzati, in quattro ampi appartamenti indipendenti occupati dal proprietario e dalle sue tre figlie.
La facciata principale si affaccia sulla piazza pubblica, tutelata da norme di pianificazione locali che ne consentono solo l’allineamento alle coperture circostanti.
Per questo, gli sforzi sono stati diretti verso la facciata posteriore, dove è stato possibile tagliare il piano inclinato del tetto tipico della zona e permettere così alla luce diurna di penetrare nei
nuovi spazi abitativi riuscendo a ricavare anche delle generose terrazze esterne.
Apparentemente semplice e diretta, la proposta affronta un tema complicato: la conservazione del paesaggio urbano e la ricostruzione del tipico tessuto locale che permette una moltitudine
di forme additive.
Per esempio gli abbaini, che consentono l’utilizzo dello spazio della soffitta, qui si trasformano in tagli triangolari, più puristi e meno intrusivi, ma che vengono considerati con diffidenza.
Attraverso questi tagli, dai profili dinamicile abitazioni si aprono verso l´esterno, catalizzando la luce del sole e stabilendo un rapporto diretto con il paesaggio delle Dolomiti.
La combinazione tra l´inclinazione della copertura a falde e i tagli diagonali con cui viene incisa definisce uno spazio dalle prospettive vertiginose. I coni di luce che si proiettano negli ambienti interni, ritagliati tra ampie zone d´ombra, si compongono con le forme acute dei tetti spioventi del contesto circostante ed il profilo montuoso della valle, in una sorta di paesaggio
astratto, organizzato secondo la geometria del triangolo.
Questo progetto mira ad aprire una discussione, rispettosa dei canoni tradizionali che prendendo spunto dal tessuto locale si espande, abbracciando e articolando nuove opzioni contemporanee che dialogano in vari modi con il Genius Loci e le condizioni dell’area.
Un nuovo e migliore spazio tradizionale inserito nel contesto locale contemporaneo.
La facciata ovest, con il suo taglio e la sua piegatura esplora come queste caratteristiche possono essere utilizzate per espandere i limiti della onnipresente tipologia del tetto a falda inclinata, partendo da proporzioni e relazioni reali, invece di introdurre un corpo totalmente estraneo, e quindi cercando di stabilire con il contesto un dialogo. Seppur amichevole, esso vuole essere soprattutto un modo di interrogarsi, esprimendo sempre quel rispetto delle condizioni necessarie promosse dalle autorità locali.
La complessità degli spazi interni è una proiezione della geometria esterna. Le intrusioni della forma sono in parte tradotte in vetrate, terrazze e fessure che producono un’abbondanza di
luce e punti di vista che proiettano all’interno la densità urbana esterna, permettendo alle persone che godranno di questi spazi,di sentirsi ancora più connessi al contesto circostante.
Cercando di limitare la quantità di carichi supplementari sulla struttura esistente, la nuova estensione del tetto è realizzata in un ibrido di acciaio leggero e legno.
Il lato orientale conserva i nuovi elementi del tutto in linea con le forme originali, colori e materiali.
Il lato occidentale, mantiene il colore della facciata e il materiale usato per l’attenta lavorazione della forma contemporanea della copertura, l’alluminio verniciato grigio scuro, si uniforma
con il resto della città anche da grande distanza.
Il progetto ha previsto l´allacciamento al teleriscaldamento locale, triplo vetro, pannelli isolanti minerali interni per la facciata sulla piazza, pannelli in fibra di legno per quella sul retro .

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    [ENG]The building is located in the historical center of San Candido, a small touristic village in the Dolomites. In the first three storeys (including one underground floor) it houses a departmentstore while the upper three floors have been transformed from a partly underused attic space into four large, independent apartments for the owner and his 3 daughters.One façade faces a public plaza protected by local planning regulations and could only be raised to the level of the neighboring...

    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2014
    • Contractor Tschurtschenthaler Werner GmbH
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Building Recovery and Renewal
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