Esakepos | Alessandro Caruso
Progetto menzionato al concorso ORTUS ARTIS 2005-2006 Padula / Italy / 2006
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Gli esagoni sono i protagonisti della composizione di tutto lo spazio ed esauriscono tutte le funzioni di questo microcosmo. Il loro assemblaggio si ottiene con l’aggregazione di anelli di terracotta estrusi dell’altezza di 20 cm che possono essere impilati fino a raggiungere l’altezza voluta. All’interno dei tubolari aggregati riempiti di terra possono essere piantumate le essenze, oppure coperti con l’ultimo anello pieno possono essere utilizzate come pedate o sedute. Le piante sono quelle dei giardini monastici, ovvero tutte quelle essenze che per le loro proprietà terapeutiche e medicinali sono state oggetto di studio e di utilizzo nelle officine erboristiche. Come gli scaffali delle antiche farmacie l’Esakepos ospita le piante come un grande recipiente a scomparti esagonali.
L’abitato del paese prosegue idealmente la sua pittoresca estensione a grappolo all’interno del recinto del giardino attraverso l’Esakepos. Come nella Giant’s Causeway esagoni dalle altezze differenti imitano lo scendere scalettato delle case, disponendosi su una maglia geometrica presa in prestito dal giardino arabo, dove l’acqua occupa il posto principale sottolineato da una seduta stellata. Tutta la superficie è occupata dagli esagoni che mutuano la loro identità tra l’essere vaso per piante, seduta, pedata di un percorso. Ciò che si ottiene è un artificio visivo che imita l’insediamento umano nel dislocarsi sul territorio con grande plasticità e con elementi dalle funzioni differenti, nell’Esakepos però gli abitanti sono le piante del “Giardino dei Semplici”.
L’abitato del paese prosegue idealmente la sua pittoresca estensione a grappolo all’interno del recinto del giardino attraverso l’Esakepos. Come nella Giant’s Causeway esagoni dalle altezze differenti imitano lo scendere scalettato delle case, disponendosi su una maglia geometrica presa in prestito dal giardino arabo, dove l’acqua occupa il posto principale sottolineato da una seduta stellata. Tutta la superficie è occupata dagli esagoni che mutuano la loro identità tra l’essere vaso per piante, seduta, pedata di un percorso. Ciò che si ottiene è un artificio visivo che imita l’insediamento umano nel dislocarsi sul territorio con grande plasticità e con elementi dalle funzioni differenti, nell’Esakepos però gli abitanti sono le piante del “Giardino dei Semplici”.
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Gli esagoni sono i protagonisti della composizione di tutto lo spazio ed esauriscono tutte le funzioni di questo microcosmo. Il loro assemblaggio si ottiene con l’aggregazione di anelli di terracotta estrusi dell’altezza di 20 cm che possono essere impilati fino a raggiungere l’altezza voluta. All’interno dei tubolari aggregati riempiti di terra possono essere piantumate le essenze, oppure coperti con l’ultimo anello pieno possono essere utilizzate come pedate o sedute. Le piante sono quelle...
- Year 2006
- Status Competition works
- Type Parks, Public Gardens / Landscape/territorial planning
- Websitehttp://www.newitalianblood.com/ortusartis/
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