Wine bar a Berlino | Federica Vanich

Il progetto di un Winebar Ristorante a Berlino rappresenta, per un architetto italiano, un’opportunità e una sfida.

L’opportunità di lavorare e di lasciare un segno, seppure piccolo, in una città come Berlino.

La sfida di saper creare un ambiente accogliente e ospitale che trovi riscontro e gradimento tra i berlinesi.

I pochi e brevi viaggi a Berlino mi lasciano intuire lo spirito di questa città che parla per sensazioni, per simboli, segnali; incredibilmente forti e carichi di emozioni.

La voglia di buttarsi dietro le spalle un secolo appena concluso, pieno di drammi: il nazismo, la guerra, i bombardamenti, la divisione, il muro... e di uscirne fuori in grandezza, presentandosi come capitale del terzo millennio, libera, trasparente, trasgressiva, seducente.

La rigenerazione, la ricerca di nuove identità, la voglia di ritrovare i momenti magici della sua storia, gli anni '20 prima di tutto, quando Berlino era il centro culturale e artistico europeo, i suoi caffè erano il luogo di ritrovo degli intellettuali e luogo di nascita di movimenti d’avanguardia.

Oggi si può vivere a Berlino la contemporaneità in tutte le sue declinazioni.

Non si tratta però soltanto della sua immagine ufficiale, i suoi enormi spazi urbani , le piazze, gli edifici pubblici, i centri direzionali e commerciali, i musei e i monumenti che fanno di Berlino una grande città ma anche o forse soprattutto per la vita artistica e culturale che vi si svolge, per il fermento che si respira, per le strade, nei caffè.

Il progetto prevede la realizzazione nell'angolo tra Pariser Strasse 18 e Sachsische Strasse 72  , di un Winebar – Ristorante Italiano.

I caffè, i ristoranti, i locali dove le persone effettivamente trascorrono parte della loro vita  appartengono allo “stile di vita” della città.

Luoghi dove si svolgono frammenti della vita sociale di oggi e il progetto di tali luoghi è diventato oggetto di ricerca e sperimentazione da parte di architetti, desiner, artisti. con nuove sinergie e contaminazioni tra l'architettura, l'arredamento, la decorazione, le arti visive e la grafica.

I locali pubblici a Berlino parlano una molteplicità di linguaggi perlopiù ispirati a caratteri etnici, raccontano storie differenti, esprimono uno stile a volte creativo e ironico.

I principi che stanno alla base del progetto sono stati chiaramente esplicitati dai Committenti Italiani: l’ospitalità, l’accoglienza la convivialità.

Si tratta allora di prendere le distanze da un'architettura della tecnologia perfettamente organizzata, rigida e formale per creare un'atmosfera più intima dove le persone si trovano a loro agio, possono interagire e comunicare.

La conformazione architettonica, distributiva e funzionale, i materiali, gli arredi, le luci assumono quindi una connotazione meno formale, l'immagine del locale è composta da citazioni di più stili.